22.TI HO AMATA DAL PRIMO MOMENTO

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Briseide
Seguimmo Ares che camminava spedito.
Dopo 10 minuti di puro silenzio arrivammo davanti alla limousine.
Ares ci aprì la portiera.
"Divina Afrodite" dissi abbassando il capo.
Leo si sistemò i capelli mentre fissava la dea.
Ok che è la dea della bellezza e bla bla bla, ma sono meglio io.
Gli schioccai le dite davanti agli occhi e si riprese, più o meno.
"Venite ragazzi, accomodatevi".
Ci sedemmo di fronte a lei mentre si metteva il rossetto sulle labbra.
"Ci ha fatto chiamare, divina Afrodite"
"È esatto, miei dolci eroi"
Disse guardando Leo. A dire che lui sbavava era a dir poco.
Alzai gli occhi al cielo.
"Come va miei giovani semidei?"
Dice rivolta a Leo.
Ero così tentata dal dire"eeehi ci sono anche io" ma Leo parlò prima di me.
"Lei è...è bellissima"
Mi veniva da tirargli un calcio sulle gengive.
Abbiamo litigato, lo so, ma la cosa mi urta alquanto.
"Ecco, è proprio qui che volevo arrivare" dice la dea chiudendo il rossetto e sistemandosi meglio sul sedile della limousine.
Mi stava arrivando il sangue al cervello.
Porca miseria non sono mai stata gelosa e, di base, non avrei dovuto avere nemmeno motivo di esserlo data la situazione
"Divina Afrodite, lui è impagnato"
Seconda figura di merda fatta. Ma cosa cavolo mi sta prendendo?
La dea rise. Rise di gusto.
"E ti pare che io non lo sappia?"
Quella dea mi farà uscire scema.
"Leo, come mi vedi? A chi somiglio?" Chiede Afrodite sistemandosi i capelli.
Leo la squadrò. Strabuzzò un pò gli occhi.
Si girò verso di me e mi guardò.
Mi puntò un dito contro.
"A lei...Somiglia a Briseide, in una maniera assurda" dice guardandola.
L'informazione fu catturata dal mio cervello 30 secondi dopo e la elaborò in altri 30. Ragionai in altri 30 secondi e ricollegai tutto negli ultimi 30.
2 minuti per capire. Tempo record.
Una lacrima scese.
Chiusi gli occhi e quando li riaprì vidi Afrodite sorridere.
"Sono leggermente confuso...perchè la dea somiglia a te e tu stai piangendo?"
Mi chiede visibilmente confuso.
"Briseide, la maledizione è spezzata cara"
Coprì il viso con le mani e iniziai a piangere ancora di più. Non ci potevo credere.
"Qualcuno che mi spieghi perchè vedo due Raggio di Sole?"
Sbraitò il castano.
"Glielo spieghi tu?" Mi chiede Afrodite.
Tolsi le mani dal viso e presi le sue.
Le strinsi.
Vaffanculo la litigata.
"Leo, la sai una delle più belle particolarità di Afrodite?"
Lui fece "no" con la testa.
"Afrodite è la dea dell'amore e della bellezza, e questo lo sai."
Annuisce.
"E spero che tu conosca anche il concetto della bellezza"
Lo vedo interdetto.
"Che è soggettiva"
Annuisce con convinzione.
"Ok. Essendo soggettiva ognuno ha dei canoni diversi. Una persona per me può essere bella per me come per te no o viceversa. Afrodite, però, è bella per tutti. Tu sai perchè?"
"No, non ne ho idea"
"Perchè le persone vedono Afrodite simile alla persona che amano..."
Mi stoppai.
Lui sembrò aver recepito il punto. Sorrise leggermente e mi mise una mano sulla guancia.
"Leo, se tu vedi Afrodite simile a me, significa che..."
Mi spostò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
"...che ti amo" completa la frase.
Alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi.
"Tu mi ami?" Chiesi. Mi tirai un pizzicotto per vedere se non stessi sognando e, grazie agli dei, non lo stavo facendo
"Da morire, ti ho amata dal primo momento"
"Tu mi ami?"
"Sì, tantissimo Raggio di Sole"
"Leo tu mi ami"
Lui rise.
"Sì, Raggio di Sole, ti amo"
Mi abbracciò.
"Mi ami" susurrai appoggiata alla sua spalla.
"Si, si e si"
Girai lo sguardo e vidi che Afrodite non c'era più. Credo che se ne fosse andata già da un pezzo.
Gli portai le braccia dietro al collo.
Mi sorrise mettendomi le mani sui fianchi.
"Anche io ti amo"
Pausa rossore.
"Da impazzire"
Mi baciò. I suoi ricci mi solleticavano il viso.
Giocavo con i suoi ricci alla base dei capelli.
Il tocco di Leo andava dai fianchi, passava sulla schiena e tornava sui fianchi.
"Sei bellissima, te l'ho già detto?"
Mi dice quando ci stacchiamo leggermente.
Tornai a baciarlo con molta più intensità facendolo stendere sul sedile della limousine e trovandomi sopra di lui.
"Si, me lo dici sempre. E amo quando lo fai"
Mi prese il viso tra le mani.
"Allora continuerò a dirtelo."
Mi baciò.
Dalle sue labbra scesi al collo.
Gli passai le mani sotto la maglietta e lui mi strinse i fianchi.
"Fa caldo anche qua?" Gli chiedo.
"Sì, tanto".
Prendo il lembo della maglietta e gliela tolgo.
La buttai sotto ai sedili.
In quel momento ribaltò la situaizione.
Mi ritrovai sotto di lui.
"Ti amo, tanto" mi disse.
"Mi vuoi far piangere di nuovo?"
Mi baciò.
Passò alla mandibola, scendendo sul collo.
Chiusi gli occhi.
La mia mano gli accarezzava i capelli.
Si staccò dal collo.
Mi guardò mentre teneva in mano il lembo della maglietta.
Mi fa morire il modo in cui ogni volta, per togliermi la maglietta, cerca il mio consenso.
Sorrisi.
Lui sorrise.
Mi tolse la maglietta e la mise di fianco alla sua.
Mi accarezzò la guancia e mi baciò di nuovo.
Scese di nuovo sul collo e mi diede una fila di baci che iniziavano sulla clavicola e si conclusero poco sopra la chiusura dei miei pantaloncini.
Ritornò sul mio viso.
"Non mi guardare così"
"Così come?"rispondo.
"Come fai te"
"E perchè?" Chiedi sorridendo.
"Perchè mi fai impazzire"
Lo baciai.
Mi pizzicò un fianco facendomi saltare.
"Coglione" Sussurrai sorridendo sulle sue labbra.
Sorrise anche lui.
Tornò di nuovo sul collo.
Ad un certo punto sentì il mio collo diventare caldo. Più precisamente dove Leo mi lasciava i baci.
Inizialmente pensavo fosse una cosa normale.
Poi capì.
"Leo, Leo, Leo"
Lui si staccò.
Si grattò il collo.
"Ho sbagliato qualcosa?"
"No, assolutamente."
Pausa di riflessione.
"Scotti da morire" dissi.
Si sedette sul sedile e buttò la testa indietro.
Gli toccai la fronte ma dovetti subito ritirare la mano.
"Ahi, cazzo".
Mi guardò.
"Scusa, Raggio di Sole"
"No, non è colpa tua" dico preoccupata.
"Chiamo agli altri".
Presi il telefono e chiamai Will.
Mi rispose preoccupato visto che non usavamo mai i cellulari per evitare attacchi dei mostri.
"Will, vieni subito alla limousine di Afrodite, penso che Leo abbia la febbre...scotta da morire...ok, a dopo" chiusi la telefonata.
"Will sta arrivando". Gli dissi.
Lui aprì gli occhi difficilmente.
Io spalancai tutte le portiere della limousine, facendo entrare l'aria fresca della sera.
"Ora arriva Will e vedrai che starai meglio, ci sono io"
Mi indicò il collo, dove mi aveva scottato con le labbra.
"Non ti preoccupare per me, sto benissimo. Non è colpa tua..."
"Ragazzi, sono qui" Will sbucò con Annabeth, Percy e Nico.
"Cosa stavate facendo?" Chiese Percy vedendomi senza maglietta.
"Cazzo" la presi e me la rimisi.
"Non è il momento del quarto grado".
Uscì dalla macchina e aiutai Will e Percy a prendere un Leo mezzo morto.
"Scusa Raggio di Sole" sbiascicò lui mentre trascinava i piedi.
"Tranquillo, non è colpa tua"
Risposi io.
"Cosa è successo?" Chiese Will.
"Non entrare nei particolari, grazie" continuò.
"Nulla, abbiamo parlato con Afrodite, mi ha detto che mi ama e ci siamo dati qualche bacetto innocente."
"Certo certo, qualche bacetto che sicuramente era innocente" continuò Will.
"Smettila di fare il deficente. Cosa potrebbe avere?"
"Potrebbe essere anche solo la situazione che lo ha reso nervoso. Quando arriviamo faccio qualche esame per escludere altre cose.
Andrà tutto bene."

Ciao Raggi di Solee🫶🏼
Oggi ben 2 capitoli.
Spero vi piaccia.
Kiss kiss.

Ps:lo sapete già🫶🏼

~𝑅𝑎𝑦 𝑜𝑓 𝑠𝑢𝑛𝑠ℎ𝑖𝑛𝑒~ 𝐿𝑒𝑜 𝑉𝑎𝑙𝑑𝑒𝑧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora