Briseide
"Pronto Leo?" Chiede Will grondante di sudore.
Io stavo squagliando là dentro ma mai lo avrei lasciato.
Lui non rispose.
"Will ti prego, fagli sta cazzo di puntura"dico alzando la voce.
La temperatura si stava alzando ancora di più.
Percy mi prese per le spalle.
"Briseide allontanati, mettiti là, vicino a me. Qua brucerai"
"No, Percy, preferisco bruciare piuttosto che allontanarmi da lui." Urlo scostandomi dalla presa.
"Ma Bree..."
"Ma Bree un cazzo. Tu lo faresti per Annabeth? Tu le terresti la mano se lei fosse in queste condizioni?"
Mi guarda con occhi leggermente più comprensivi. Era preoccupato ma entrò nei miei panni.
Non rispose.
"Ecco, ti sei risposto da solo. Will, ti supplico"
"Quest'iniezione gli farà abbassare la febbre gradualmente e lo indebolirà tantissimo. Delirerà per le prossime ore. Se tutto andrà bene entro domani pomeriggio dovrebbe essere tornato alla sua temperatura normale..."
"Perchè Will, c'è anche una possibilità che vada male?"
"Nella medicina bisogna calcolare tutte le possibilità..." dice facendogli la puntura.
"Will, che cazzo stai dicendo?"
"Briseide, sto dicendo che se il medicinale non gli farà bene, lo ucciderà. Ecco cosa sto dicendo"
Posa la siringa nel kit e io guardo il ragazzo steso.
Gli stringo la mano ancora più forte.
La mia mano stava andando a fuoco ma non avrei mollato la presa nemmeno sotto tortura.
"Ora lo lasciamo riposare e domani mattina vediamo come sta. Briseide vai a dormire anche tu"
"No, non riuscirei a dormire. A sto punto rimango qua e lo controllo. Se succede qualcosa ti chiamo"
"Bree-"
"No, Percy, resto qua. Voi andate."
Li accompagno alla porta e auguro loro la buonanotte.
"Se c'è qualcosa..." inizia Annabeth.
"Vi chiamo, certo. Grazie ragazzi, grazie Will" dico salutandoli con la mano.
"Non c'è di che...cerca di dormire"
"Ci provo".
Rientro in stanza che, piano piano, si stava raffreddando.
Leo iniziava a respirare regolarmente e le chiazze sul torace diminuivano.
Sbadigliai. Erano quasi le 4. Tutta quella situazone mi aveva sfinita ma non volevo dormire.
Andai nel bagno della cabina e mi lavai la faccia, cercando di togliere il trucco rimasto e quello colato.
Il bagno di Leo profumava di Leo. Il suo bagnoschiuma era nella vasca.
Lo aprì e lo odorai.
Sapeva di arance e cannella.
Lo richiusi e mi accorsi che avevo bisogno di una doccia, ma non era il momento.
La cosa che più mi serviva ,oltre la doccia, era una maglietta.
La mia felpa era ormai andata, bruciata, volata nell'Ade delle felpe.
Col cavolo che sarei tornata in camera mia a prenderne una, non avrei mai lasciato Leo da solo.
L'unica opzione era quella di fregargli una maglia.
Si, vabbè, non pensate male.
Ho bisogno di una sua maglietta solo per una notte. Non potevo tornare in cabina lasciando solo un ragazzo che prende fuoco con la febbre.
Aprì il suo cassettone.
Dentro c'erano vestiti e oggetti vari.
"Per Zeus quanto sei disordinato."
Smucinai un pò per trovare una maglietta.
Ne presi una marrone semplice e la spiegai.
Da lì cadette una foto.
La raccolsi e la guardai.
Era un piccolo Leo con la madre. Esperanza Valdez.
Leo mi aveva parlato molto di lei, dicendomi quanto fosse bella.
Il castano non mentiva, sua madre era stupenda.
Girai la foto e ci trovai una frase.
La lessi.7 de julio de 2001
"Feliz cumpleaños amor.
Con cariño, tu madre"Il 7 luglio, il suo compleanno. Questa foto era con un regalo di compleanno fatto dalla madre. Il suo settimo compleanno. L'ultimo che avrebbe passato con lei.
"Raggio di Sole" sentì sussurrare.
Mi girai. Posai subito la foto e la richiusi dentro il cassettone.
"Leo"
Mi misi la sua maglietta.
"Devi riposare" gli dico.
"Anche tu"
"Sì, anche io"
Vado sul letto, sedendomi con la schiena poggiata sulla testiera.
"Dormi qua?" Chiede con gli occhi chiusi.
"Tu mi vuoi?"
"Mhmh"
"Allora sì, dormo qua."
"Hai la mia maglietta"
"O, malato sì, rincoglionito un pò meno"
Sorride leggermente.
"Ho usato la mia felpa per toglierti la maglietta, si è bruciata, sono rimasta senza e, per non lasciarti qua da solo, ne ho presa una tua"
"Potevi rimanere anche senza, a ms non sarebbe dispiaciuto"
"Ah ah, ora stai delirando"
Alzo le coperte e infilo le gambe sotto.
"Ti sta bene" dice dopo qualche minuto di silenzio.
"Cosa?"
"La mia maglietta"
"Grazie" sorrido.
Affondo la testa nel cuscino e gli occhi si chiudono da soli.
"Sai Raggio di Sole"
"Che cosa?"
Con gli occhi chiusi e con fare delirante continua.
"Chirone porta Festus in volo fino ad Ogigia, dove abita Calipso"
"Cosa c'entra Calipso?"
"È la mia ex"
Alzo le sopracciglia, non so perchè ma mi da fastidio questa cosa.
"Dedalo le deve dire"
"Ma non era Chirone?"
"Chiredalo"
Sta dando i numeri e io non so se ridere o andare a chiamare di nuovo Will.
"Ok, cosa deve dire Chiredalo, o chiunque egli sia, a Calipso?
"Che non la amo più"
"Ah, sì, manderesti Chiredalo a dirglielo?" Gli tengo il gioco anche se ora vorrei solo dormire.
"Mhmh"
Pausa di riflessione.
"Gli direi pure di dirle che amo solo e soltanto un certo Raggio di Sole"
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~𝑅𝑎𝑦 𝑜𝑓 𝑠𝑢𝑛𝑠ℎ𝑖𝑛𝑒~ 𝐿𝑒𝑜 𝑉𝑎𝑙𝑑𝑒𝑧
Fantasy"Immagianai l'oceano turchese, dove il sole colpisce i punti più profondi. Raggio di sole. Sono un raggio di sole che si riflette nell'oceano. Che si riflette nella sua tranquillità. Sono un raggio di sole."