Parigi quella sera era uno sbrilluccichio di luci e giovani coppie che passavano per le strade.
Alex continuava a fare domande, curioso di saperne di più di quella città magica, che pensava essere fatta di sogni. Era il suo sogno, visto quanto aveva sognato di andarci, di essere lì.
Luigi gli stava sempre vicino, cercando di concentrarsi sui fiumi di parole che uscivano dalle sue labbra, ma la verità era che spesso si soffermava sulla curva del suo sorriso, o sul luccichio dei suoi occhi. Si perdeva in quelle piccole cose che sapeva già che c'erano, ma alle quali non aveva mai prestato così tanta importanza prima.
Entrarono in una delle botique più costose della capitale francese, sotto consiglio di Carola. Offrì lei di pagare il completo di Alex, consapevole che né Luca né Luigi potevano permettersi nulla di tutto quello.
Alex venne servito da un giovane uomo che, dal momento in cui aveva scoperto che la ragazza nel suo negozio era la cugina di primo grado dell'Imperatrice, non faceva altro che balbettare in preda all'agitazione. Finì per consigliare ad Alex un paio di pantaloni verdi e una camicia fin troppo grande. Quando uscì dal camerino per farsi vedere, Carola trattenne a fatica una smorfia.
<< Beh... >> Borbottò il commesso con accetto francese marcato. << Non gli sta proprio così tanto male... >>
<< Per carità. >> Lo interruppe Luigi, alzandosi dalla poltrona in cui era sprofondato. << Da qui in poi ci pensiamo noi, va bene? >> Chiese al ragazzo, facendo segno di allontanarsi.
Alex gli regalò un piccolo sorriso grato, e, nel giro di qualche minuto, senza capire il perché, si ritrovarono da soli, in quel piccolo camerino.
Luigi non faceva altro che passare le dita su ogni vestito presente, mentre Alex lo guardava col cuore che gli batteva forte, tanto forte che riusciva a sentirne il battito perfino in gola.
<< Tu lo hai già scelto il tuo vestito? >> Chiese in un sussurro Alex, cercando di smorzare la tensione.
Luigi annuì. << Molto semplice e discreto. Ti piacerà. >> Gli promise.
<< Uh, eccolo qui, finalmente. >> Borbottò in seguito, tirando fuori quello che aveva tutta l'impressione di essere uno dei vestiti più eleganti che quel negozio avesse da offrire.
<< Per te invece ho pensato a qualcosa di particolare, ma non troppo eccessivo. >> Sussurrò al suo orecchio, prima di prendere e mostrargli quel completo.
Era davvero bellissimo.
Sembrava il vestito di un angelo.
E Alex, beh, lui sperava solo di esserne all'altezza.
<< Dobbiamo fare in modo che l'imperatrice rimanga letteralmente affascinata da te. >>
Alex sbuffò una risata, accarezzando con le dita la stoffa del vestito. << Beh, credo che sono costretto a fidarmi di te. >>
Luigi gli sorrise dolcemente. << Pensavo di abbinarlo ad una camicia e una cravatta, anch'esse bianche. E poi sul petto appunteremo una rosa. >>
Alex annuì. << Va bene. >> Disse, con un certo stupore, non aspettandosi che Luigi fosse sul serio così bravo quando si parlava di vestiti.
Abbassò lo sguardo per non fare notare il rosso di cui si erano tinte le sue guance, ma improvvisamente due dita furono poggiate sotto il suo mento per fargli risollevare il viso.
<< Nessuno potrebbe indossare questo vestito se non tu. >> Sussurrò Luigi, con dolcezza, direttamente sulle sue labbra.
Alex deglutì. << Fatico fatica a crederci. Ma ti ringrazio. >>

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𝐎𝐧𝐜𝐞 𝐔𝐩𝐨𝐧 𝐀 𝐃𝐞𝐜𝐞𝐦𝐛𝐞𝐫
Fanfiction1917. Una rivoluzione scoppia a San Pietroburgo, e una terribile maledizione incombe sulla famiglia Rina. Solo uno riuscirà a salvarsi quella notte, il più giovane figlio dello zar, Alessandro. Seguitelo nella sua avventura, alla ricerca di un passa...