La mattina seguente mi sentivo leggermente meglio, ma il senso di colpa era sempre lì a rodermi il cuore. Andammo a fare colazione e riuscii a fare come se la sera precedente non fosse successo nulla. Mi ero sentita stanca ed ero tornata in camera a riposare per poi addormentarmi subito. Questo è ciò che ripetevo a chi me lo chiedeva. Fortunatamente, per tutta la giornata non incontrammo mai Sebastian e Alex mi aveva chiesto di stare alla larga da lui, cosa che avrei fatto sicuramente. Soprattutto dopo la sera precedente. Avevo bisogno di schiarirmi la mente così come il cuore.
Lola mi aveva promesso che mi avrebbe aiutato a mantenere il segreto e mi avrebbe aiutata a tenere lontano Alex e i miei amici da Sebastian. Mi serviva davvero il suo appoggio e il suo silenzio, perché non sapevo come avrei fatto, se il giorno prima non mi avesse trovata lei. Dovevo ammettere che, dopo tutto, non era una così brutta persona. Era stata gentile nei miei confronti e mi aveva sostenuto quando gli altri sicuramente non l'avrebbero fatto così facilmente.
Quando arrivarono le 16.00 iniziò il primo rituale: quello dei lupi mannari. In pratica consisteva in una caccia al cervo nel parco. Parteciparono alcuni lupi mannari scelti tra quelli trasformati da poco, tra cui anche Leo e Lola. Per fortuna Sebastian non si presentò, ma sapevo che al prossimo rituale ci sarebbe stato, purtroppo. Dopotutto, era quello dei vampiri.
Ad acchiappare il cervo fu Leo che, però, decise di condividere la preda e la vittoria con tutti i partecipanti. Una cosa davvero ammirevole.
Terminato il primo ci dirigemmo poi all'interno della sala da ballo dove si sarebbero svolti gli ultimi due rituali. Tutti erano riuniti intorno al gruppo dei vampiri novizi che, come rituale, avrebbero fatto un giuramento di sangue al signore dei vampiri dell'Italia, cioè Filippo Rinaldi. Davanti ad uno dei novizi c'era una coppa e un'altra era davanti a Filippo. Nella prima venne fatta cadere una goccia di sangue di ciascuno dei novizi, mentre in quella davanti a Filippo venne fatto cadere il suo sangue, abbastanza per tutti i novizi. Dopo che furono riempite, le due coppe vennero scambiate. Filippo bevve quella con il sangue dei novizi e loro bevvero un sorso ciascuno del sangue di Filippo. Si trattava alla fine di un semplice atto simbolico. Non tutti dovevano farlo.
Dopo il giuramento di fedeltà si levarono un mare di applausi. Mi guardai intorno preoccupata ma...alla fine, capii che Sebastian non si era presentato e la cosa mi parve davvero strana. Forse non ero l'unica ad essere rimasta sconvolta da ciò che era avvenuto sul balcone. Perché lo aveva fatto? Sapeva bene il mio legame con Alex, quindi perché? Si trattava forse di sfidare Alex? Si trattava di un tentativo per avere come premio il mio potere? Oppure...lui provava davvero qualcosa? Ma la mia mente sapeva bene che la mia ultima supposizione era del tutto improbabile. Lo aveva detto chiaramente al nostro primo incontro. Voleva solo il mio potere...e niente di più. Anche se dal nostro primo incontro non aveva fatto che flirtare, io ero certa che quella fosse semplicemente la sua personalità.
Tra poco sarebbe toccato a me partecipare all'ultimo rituale di quel giorno, quello delle streghe. Mi avvicinai al gruppo di streghe novizie che erano tutte disposte davanti a Elvira, che stava aspettando me per spiegare come si sarebbe svolto il rituale. Alcune streghe stavano già disegnando il cerchio magico sul pavimento dove poi saremmo dovute entrare una alla volta. Le streghe più anziane intorno al cerchio avrebbero pronunciato l'incantesimo e noi ci saremmo addormentate mentre il nostro spirito sarebbe andato nel mondo degli spiriti dove si sarebbe presentato il nostro famiglio e dove avremmo stretto un legame con esso. Era il famiglio a scegliere la strega, non il contrario.
Quando fu il momento la prima novizia entrò nel cerchio e, dopo aver pronunciato l'incantesimo, una flebile luce bianca la circondò.
<<L'intensità della luce dipende da quanto è potente il famiglio.>>mi disse Elvira di fianco a me. Dopo pochi minuti sul suo polso si formò un tatuaggio che sembrava un bracciale. Era davvero affascinante... Non avevo mai assistito ad un vero rito di streghe e non potevo fare a meno di rimanerne incantata. Poco dopo la ragazza si svegliò e ritornò dalle sue amiche felice come una Pasqua. Il rituale si ripeté così per altre 4 volte e alla quinta fu il mio turno. Entrai tentennante nel cerchio e mentre mi sdraiavo vidi alla mia destra, poco lontano, Sebastian che mi guardava. Rivolsi subito il mio sguardo altrove mentre le anziane ripetevano la formula. Non capivo le loro parole che erano pronunciate in una lingua a me sconosciuta e molto antica. Sentii la testa farsi sempre più leggera fino a che non mi addormentai e non vidi più niente. Solo oscurità. Un'oscurità senza fine ed avvolgente. All'inizio pensavo che il mondo degli spiriti fosse più luminoso, ma forse era solo una mia stupida supposizione.
STAI LEGGENDO
La ragazza della profezia: Amore o destino
ParanormalEva è una normalissima ragazza di Trento molto introversa e che frequenta ancora il liceo. Vive una vita molto semplice e senza amici stretti. Solo la famiglia è stata importante per lei. Poi un giorno si ritrovò invischiata in un mondo più grande...