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Da quel giorno le giornate passarono in modo diverso. In classe Alex ed io non parlavamo più molto. Solo per cose riguardanti la scuola. Non mi diede più strappi in moto e per questo Natalia si decise a parlarmi. Dopo che le raccontai tutto l'accaduto non resistetti più e piansi tirando fuori tutte le emozioni che avevo represso dopo quel rifiuto. Lei mi consolò come poté, ma entrambe sapevamo che c'era poco da fare. Intanto, la notte di luna piena si avvicinava e tutta la classe fu invitata alla festa di compleanno di Amanda che si svolgeva nella sua casa in montagna. Decidemmo di accettare così da poter usare la scusa della festa come copertura per la trasformazione. Per fortuna, non molto lontano dalla sua casa c'era una foresta enorme e decidemmo che ci saremmo trasformati lì.

Il giorno della festa e della notte di luna piena andammo a scuola come al solito. La festa si sarebbe tenuta solo quella sera.
Quando entrai in classe mi andai a sedere e iniziai a leggere il libro che mi ero portata da casa. La mia lettura fu, però, interrotta dall'arrivo di Leo che iniziò a parlarmi. Stranamente.

<<Ciao, Eva.>> mi disse lui. Mi resi conto che era la prima volta che lui veniva a parlarmi di sua iniziativa. Inoltre, era da molti giorni che lo ignoravo completamente, presa com'ero da Alex.

<<Ciao, Leo.>> dissi chiudendo il libro per dargli tutta la mia attenzione. Per quanto possibile. Sembrava che volesse parlarmi di qualcosa di importante dato il leggero senso di nervosismo che percepivo da lui.

<<Tu andrai alla festa di Amanda?>> mi domandò di punto in bianco sorprendendomi.

<<Sì, penso che tutta la classe ci andrà...>> dissi. Ero leggermente confusa e dubbiosa sul motivo per cui aveva deciso di rivolgermi la parola. Non ci siamo mai scambiati molte parole, se non un saluto.

<<E hai già qualcuno che ti accompagni? Perché io, Tommaso e Lucrezia pensavamo di andare con la mia macchina. Se ti va, potresti venire con noi.>>

Dietro di lui notai che Alex ci stava guardando e forse ci stava anche ascoltando. Dovevo togliermelo dalla testa e non c'era niente di meglio che uscire con qualcun altro. Dopotutto, prima di Alex avevo una cotta per lui.

<<Certo, sarebbe splendido...>> dissi sorridendogli.

<<Allora ti passiamo a prendere alle 8?>> chiese soddisfatto.

<<Va bene. Più tardi ti invio il mio indirizzo.>> risposi.

<<Perfetto. Allora a dopo.>> disse lui rivolgendomi un ultimo sorriso prima di allontanarsi.

<<A dopo...>> dissi ricambiando.

Quando lui tornò al suo posto, arrivò subito Alex a disturbare la mia lettura.

<<Che cosa fai? Dovevamo andare tutti insieme alla festa. Non abbiamo tempo per appuntamenti.>> disse serio.

<<Tranquillo, starò poco alla festa con lui. Tanto... la luna non diventerà piena prima di mezza notte.>>

Vidi la sua espressione contrariata e chiesi:<<Vuoi dirmi qualcos'altro oppure mi lasci continuare il mio libro?>> chiesi spazientita. Sia dalla sua reazione sia dall' interruzione alla mia lettura.

Non disse nulla. Ovviamente si vedeva che era leggermente innervosito dalla situazione, ma in ogni caso lui tornò al suo posto senza dire altro. Sembrava un fidanzato geloso. Lui però mi aveva rifiutata e io non lo avrei perdonato per avermi ferita così presto. Non poteva comportarsi come aveva fatto, dato che quel bacio era stato solo un errore per lui. Non ne aveva alcun diritto.

Tornata a casa inviai a Leo il mio indirizzo e lo raccontai a mia madre: le dissi che Leo mi aveva invitata ad andare alla festa con lui e poi le chiesi di aiutarmi a vestirmi. Non sapevo cosa ci si mettesse per un appuntamento, in particolare ad una festa di compleanno.

La ragazza della profezia: Amore o destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora