12

77 6 0
                                    

Il giorno seguente, visto che avrei saltato la scuola, sarei voluta andare a fare shopping. Purtroppo per lui, però, era troppo pericoloso girare per la città se non eravamo almeno in 3.

<<Alex, davvero... non mi succederà nulla se esco da sola con Natalia.>> dissi mentre Alex si preparava per uscire.

<<No, Eva. Oggi tu non esci. È troppo pericoloso.>> disse lui serio.

<<Lo capisco che sei preoccupato, ma adesso stai decisamente assomigliando troppo ai miei genitori.>> gli dissi. Iniziavo a sentirmi soffocare in quella casa. Volevo davvero uscire un po' e respirare un po' d'aria fresca.

<<No.>> disse lui uscendo dalla porta  e lasciandomi da sola all'ingresso. Sbattei forte il piede a terra infastidita. Non mi aveva nemmeno lasciato finire la frase. La frustrazione si stava impossessando di me, ma, prima che peggiorasse, la repressi per evitare di rompere qualcosa e poi andai in camera nostra per calmarmi.

Alla fine io e Natalia rimanemmo a casa tutto il giorno da sole. Restai buona parte della mattina in camera e quando mi accorsi che la scuola era finita decisi di fare una videochiamata con Elena.

<<A scuola nelle nostre classi non fanno che parlare di te e di quanto sei stata coraggiosa dopo che mi hai aiutato. Sei un'eroina ora.>> disse lei ridendo.

<<Non ridere. Lo sai che non mi piace attirare troppa attenzione su di me. Spero solo di non diventare popolare... Ci manca solo questa e la mia vita tranquilla è rovinata.>> risposi affondando temporaneamente la testa nel cuscino per reprimere un'imprecazione.

<<La tua vita non può essere chiamata tranquilla... vista la tua natura e il branco di lupi che ti dà la caccia.>>

<<Vero...>> dissi sospirando.

<<Invece... sai che quando tornerai ti troverai una splendida sorpresa?>> disse lei cercando di tirarmi un po' su di morale.

<<Cioè?>> chiesi incuriosita. A scuola era tutto troppo monotono e non c'erano spesso sorprese che potessero tirarmi su di morale.

<<La professoressa di matematica è in congedo a causa di un parente malato e la sostituirà per un po' un prof davvero... bellissimo.>> affermò sapendo che avevamo la stessa prof di matematica. Per questo aveva potuto commentare così sinceramente il suo aspetto. Oggi, però, non avrei dovuto avere matematica, ma domani sì e perciò mi incuriosii. Anche se per me non c'era ragazzo o adulto più bello di Alex.

<<E com'è?>> domandai.

<<Davvero sexy. Non avrei mai creduto che un tipo così fosse un professore se non lo avessi visto di persona. Si allena molto visto il fisico, anche se non è un palestrato. Capelli biondo platino e occhi azzurri... avrà più o meno 28 anni.>>

<<Davvero giovane per un'insegnante...>> dissi sorpresa. La maggior parte degli insegnanti e supplenti che avevo avuto nel corso degli anni erano sopra i 37 anni.

<<A quanto ho capito è un supplente, ma non ancora un insegnante. Tutte le mie compagne gli sbavano dietro perché sembra un ventiseienne.>>

<<Tu no?>> le domandai curiosa.

<<Beh...è carino ma non il mio tipo.>> commentò lei.

<<Mi sembra che da piccole ti piacesse quel tipo. Ti ricordi Pietro?>>

<<Era solo una cottarella infantile... Ti ricordo che anche a te piaceva quell'altro, ma oggi hai cambiato tipo.>> disse lei stuzzicandomi.

La ragazza della profezia: Amore o destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora