"Quantunque degli esseri umani avessi un terrore mortale, sembravo assolutamente incapace di rinunciare alla loro compagnia"
-Osamu Dazai-
E così Dazai gli disse tutto.
Quel giorno era iniziato come se fosse un giorno qualsiasi, e invece si era tramutato nel peggiore incubo di Dazai.
Doversi vivere tutto quello che era successo quella sera, dover riprovare quelle strane emozioni che aveva provato quando si era trovato il suo amico tra le braccia, morente, per Dazai era un dolore assurdo.
E Dazai non aveva mai sopportato il dolore, in vita sua, ma se era per portarsi Chuuya dalla sua parte, allora stranamente andava bene.Dopo quella conversazione, i due decisero di separarsi ed andare ognuno per una strada diversa. Dazai era rimasto in ufficio, Chuuya era andato al supermercato a comprare del vino. In quel momento ne sentiva davvero la necessità. Si sentiva responsabile del dolore di dazai, si sentiva responsabile del suo dolore in quel momento e quindi voleva bere.
Chuuya bevava spesso. Beveva per festeggiare, beveva vicino ai pasti, beveva Per dimenticare, beveva anche per passare il tempo. Adorava bere il vino e specialmente quello rosso. Spesso si ritrova ubriaco, mezzo addormentato o mezzo collassato nella sua stanza o in salotto. Ci aveva fatto l'abitudine, e in quel momento voleva solamente prendere una bottiglia di vino e scolarsela tutto in un sorso. Era vero, Dazai lo stava facendo soffrire ancora, ma lui non voleva fare lo stesso con lui.
Tornò in agenzia solamente quando il sole era calato. Tornò con due o tre bottiglie di vino nella busta, una invece era tra le sue mani, vuota.
«Chuuya-kun...?» Era la voce di Atsushi «Ti senti bene?»
«Yo, Atsushi...» nemmeno si reggeva in piedi.
Si faceva schifo da solo, si era presentato in agenzia davanti a tutti quanti con quell'aspetto.
«Mah, come al solito sei ubriaco» Disse Akutagawa.
«Come...al solito?» chiese Atsushi
«Beve di continuo...e beve sempre vino, pure se non lo tollera quando ne beve più di due bicchieri.»
«Ah...dovremmo...chiamare Dazai?» Continuò Atsushi.
Dazai arrivò poco dopo nella stanza di sua spontanea volontà.Si ricordava benissimo del vizio di Chuuya, della sua passione per il vino rosso e di quanto gli piacesse ubriacarsi. Cacciava sempre fuori la scusa che in realtà reggeva l'alcol quando invece era una grandissima menzogna.
«Chuuya, un altra volta? Non ti basta semplicemente comprarlo?» Dazai lo prese sulle spalle «Andiamo a casa...chuuya»
Chuuya mugulò. Sentiva il profumo di dazai nel naso. Adorava quel profumo anche se non glielo aveva mai detto.Si era dimenticato di quando si era innamorato di lui, non si ricordava nemmeno come era successo. Forse, tra un morto e l'altro, gli era nata una sorta di attrazione nei confronti di quel ragazzo con le bende che non vedeva l'ora che la sua vita finisse. Non sapeva quando aveva iniziato a bere più vino del solito, ma ogni volta che incontrava dazai e che lui non lo calcolava, gli veniva voglia di bere.
«Chuuya, da oggi in poi parte una sorta di disintossicazione dall'alcol. Non ti trascinerò a casa così ancora una volta!» Disse Dazai, tirando fuori dalla tasca le chiavi di casa.
«Dazai, non fare lo stronzo con me, giuro che ti prendo a schiaffi!»
«Oh! Che paura!» lo disse in modo ironico.
Chuuya scese dalle spalle di Dazai.
A malapena stava in piedi.«so che magari questa casa non è il massimo, però spero che per te possa essere accogliente dato che sarà la tua casa da oggi in poi, la nostra casa»
Chuuya si buttò immediatamente sul divano come faceva di solito.
Dazai gli si sedette accanto.In realtà non è che non lo sopportava, semplicemente erano molto diversi e spesso non andavano d'accordo come lui sperava, ma non l'avrebbe mai lasciato da solo. Per lui Chuuya valeva molto, così tanto che nemmeno si rendeva conto di quanto effettivamente valesse per lui. Gli piaceva come gli stava quel cappello ma non glielo aveva mai detto. Si vergognava di come lo trattava, certe volte pensava di esagerare, ma la risposta a tono di Chuuya gli faceva capire che non era così.
Spesso si era ritrovato a pensare, da quando aveva lasciato la Port Mafia, a come stesse Chuuya, a come l'aveva presa.
Pensare che aveva pianto, che era stato male solamente per colpa sua, lo faceva sentire davvero in colpa.
Dazai non era mai stato una persona dalle parole gentili, né le avrebbe mai rivolte a Chuuya, ma in quel momento si sentì di dire qualcosa di tenero.«Chuuya, non voglio rinunciare più a te. Sono stato davvero un egoista negli anni scorsi. Per un po' Non mi sono nemmeno fatto il problema di come l'avessi presa tu, quando ho lasciato la Port Mafia, ma ho soltanto pensato a me stesso. Da oggi voglio fare una cosa diversa, voglio occuparmi di te, quindi forse per te è difficile, ma ti prego di perdonarmi. Il mio egoismo non ha pari...»
«Dazai...» chuuya si tirò su per guardarlo meglio «...va bene così. Ora che so il motivo del perché te se ne sei andato Non c'è bisogno che tu mi chieda una cosa come questa. Avevi le tue ragioni e le tue ragioni erano più che giuste per lasciare la Port Mafia»
«Ma non te, non per lasciare te, che eri il mio partner che mi è sempre stato accanto, pur se il nostro rapporto è sempre stato un po'...strano» Dazai gli prese una mano.
« ti perdono, allora» Chuuya lo abbracciò.Era la prima volta dopo anni che si ritrovavano abbracciati. Chuuya stava riprovando di nuovo quelle strane emozioni che provava già tanti anni prima, Dazai sentiva che quell'abbraccio era l'unico segno di perdono, l'unico modo che aveva di perdonarlo.
« ora siamo di nuovo insieme, chuuya» Dazai lo strinse più forte « ora siamo di nuovo il duo che tutti temevano, e sono sicuro che saremo ancora più forti di prima.» Poi Dazai lo guardò negli occhi «continuiamo a stare insieme, Continua a stare al mio fianco, Chuuya»

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𝐍𝐎 𝐋𝐎𝐒𝐓 𝐋𝐎𝐕𝐄
FanficChuuya non ha mai accettato la scelta di Dazai e soffre ancora per l'abbandono da parte sua, anche se tutto questo sta per cambiare, perché l'Agenzia ha annientato la Port Mafia e Dazai ha in mente di reclutare qualcuno della ex Port Mafia per la ma...