“Era di moda, anni fa, farsi beffe dell’amore a prima vista come di una ridicola fantasia. Ma le persone che pensano, e quelle che sentono profondamente, hanno sempre affermato la sua esistenza.”
-Edgar Allan Poe-
Chuuya e Dazai finirono ben presto di lavorare quel giorno.
Non era una bella giornata. Il cielo era particolarmente grigio e portava pioggia, ma nessuno di due aveva un ombrello.
Dazai si era seduto sulla sedia e si era soffermato a guardare il cielo diventare sempre più scuro man mano che il tempo passava e che la notte iniziava a far capolino.
Sentiva che tutto stava per crollargli addosso, Ma che cosa, di preciso? Perché aveva così tanta paura di aprire il suo cuore a se stesso?A differenza di Chuuya, Dazai aveva difficoltà ad ammettere che poteva provare dei sentimenti come l'amore verso qualcuno. Aveva sempre sognato di suicidarsi con una donna, una donna bellissima, una donna che avesse condiviso con lui lo stesso desiderio di suicidio che lui possedeva, ma non l'aveva mai trovata. Aveva anche provato a chiedere alla donna che lavorava al bar sottostante se per caso lei fosse interessata a lui, a suicidarsi assieme a lui, ma lei non era nemmeno lontanamente interessata alla questione. In realtà sapeva che sarebbe morto da solo, non avrebbe mai trovato una persona del genere. Chi l'avrebbe mai accompagnato in un suicidio di coppia?
Certe volte si faceva questa domanda, e quel giorno era una di quelle volte. Tutto quello era stato scatenato da quello che Poe e Ranpo gli avevano fatto vedere.
Per quanto volesse bene a quei due e per quanto li vedesse bene insieme, non avrebbe mai chiesto più consigli d'amore a nessuno dei due.
Erano pessimi quanto intelligenti.
E, per carità, aveva apprezzato il fatto che si erano presi un grande disturbo solo ed esclusivamente per dargli un bellissimo consiglio, ma sentiva che tutto quello non era ancora abbastanza.Chuuya era appena dall'altra parte della stanza, ma Dazai non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi perché gli veniva in mente quello che era successo quella mattina: lo aveva baciato senza pensare.
Oltre al fatto che normalmente non l'avrebbe mai fatto, ora non sapeva nemmeno perché lo aveva fatto. Che fosse perché prova dei sentimenti per lui? Che fosse perché non aveva ancora trovato la donna che voleva suicidarsi assieme a lui? Che forse perché non scopava con qualcuno da una vita? Tutte queste domande lo stavano tormentando, continuavano a farlo sentire in colpa come se avesse commesso Chissà che reato. In realtà, per lui lo era.«Dazai?» chuuya richiamò la sua attenzione «Andiamo, prima che inizi a diluviare»
Il fatto che l'avesse chiamato così all'improvviso aveva permesso a Dazai di girarsi e di guardarlo negli occhi. Aveva sempre pensato che lui avesse degli occhi troppo chiari per avere dei capelli così Rossi. Amava i suoi occhi come amava i suoi capelli. Era particolare, non poteva che descriverlo se non con l'aggettivo soprannaturale. Certe volte si chiedeva perché non riuscisse a dirsi a se stesso di smetterla di fare lo scemo, di prendere fottutamente una decisione.
«Hai ragione, andiamo Chuuya» prese il suo cappotto color cammello, se lo infilò con un semplice movimento e si avviò prima di Chuuya.
Scese lui per primo le scale e varcò lui per primo la porta del palazzo dove si trovava l'agenzia.
«Facciamo presto, non ho assolutamente intenzione di bagnare il mio fantastico cappello!» Disse chuuya, mentre se lo aggiustava.
«Chuuya...» forse era arrivato quel momento.Forse era arrivato il momento di smetterla di pensare che non avesse nemmeno la possibilità di esprimere i suoi sentimenti. In fondo sapeva benissimo che poteva andare incontro soltanto al rifiuto o a una tenera accettazione. Quindi in quel momento prese coraggio, disse a se stesso di essere coraggioso e di liberarsi di questo grande pensiero.
« sai, non è che io sia tanto bravo con le parole... Però io questa cosa te la voglio dire. Oggi qualcuno mi ha fatto pensare un po' a quello che provo. Sinceramente, ho molta paura. È strano che io dica una frase del genere? In realtà è questa la risposta che vorrei tanto darmi, ma non ho abbastanza tempo per farlo. Oggi ho capito che dovrei essere un po' più sincero con me e con te, Devo smetterla di chiedermi quanto sia strano che il mio cuore batte così forte quando ci sei tu, e iniziarmi a chiedere perché lo faccia. So che questo da parte mia sembra un discorso senza senso, ma ti prometto che il senso ce l'ha. Credo che tu mi piaccia, Nakahara Chuuya»
E lì, iniziò a piovere. Chuuya era immobile, mentre il suo cappello si stava inzuppando.
Improvvisamente, il mondo era diventato tutto nero. Le nuvole nel cielo erano particolarmente scure, e la pioggia non sembrava nemmeno più pioggia, faceva troppo freddo per far sì che scendesse la pioggia. Stava nevicando.
Chuuya Non credeva alle sue orecchie. Lo aveva davvero detto? O meglio, lo pensava davvero? Tutte quelle domande gli facevano credere che il mondo stesse per finire, che Dazai stesse per suicidarsi e che quindi aveva deciso di dirgli tutto all'ultimo momento, giusto per non pentirsi e non portarselo nella tomba. Ora era arrivato il suo, di momento. Il momento in cui dichiarava che senza di lui non ce l'avrebbe fatta.«Dazai, io non ho nemmeno bisogno di dirti che credo che tu mi piaccia. Sono una persona sincera, non so nascondere bene i miei sentimenti, Nemmeno a me stesso. Forse dalla prima volta che ti ho visto ho pensato che noi due saremmo potuti essere una bella coppia. A prescindere dal senso della parola e del contesto, So di per certo di averlo pensato più di una volta. So che non dovrei dirtelo adesso, O almeno che te l'avrei dovuto dire molti anni fa, Ma sono stato così male quando tu te ne sei andato dalla port mafia che non ho nemmeno avuto il coraggio di venirti a cercare. A quanto pare i nostri destini sono legati, dato che in un modo o nell'altro ci incontravamo sempre. Per quanto mi faccia male dirlo e per quanto il mio cuore si stia lacerando soltanto ed esclusivamente al pensiero che le mie labbra si stanno articolando assieme alla lingua per dirti questo, so che è la cosa giusta da fare. Tu mi piaci, Dazai Osamu»
Forse era la neve, forse era perché le luci della strada erano finalmente accese. L'orologio vicino alla parafarmacia segnava le 20:30. Normalmente, a quell'ora loro due sarebbero stati comodamente sul divano a mangiare del Sushi, e Chuuya sicuramente a bere del vino.
Invece, quella sera, erano ancora in strada e si erano appena dichiarati l'un l'altro che forse avevano una possibilità. Tutto quello era successo mentre stava nevicando, Come in un film. Ma a differenza del film, non c'era stato un lieto fine né un bacio. Erano solo entrambi i rossi in faccia per quello che avevano sentito dirsi dall'altro, Ma si sa che entrambi l'avrebbero giustificato col freddo.

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𝐍𝐎 𝐋𝐎𝐒𝐓 𝐋𝐎𝐕𝐄
FanficChuuya non ha mai accettato la scelta di Dazai e soffre ancora per l'abbandono da parte sua, anche se tutto questo sta per cambiare, perché l'Agenzia ha annientato la Port Mafia e Dazai ha in mente di reclutare qualcuno della ex Port Mafia per la ma...