Los Angeles, oggi.
Un giovane giornalista in seguito ad una giornata non proprio indimenticabile decide di smettere di masturbarsi.
Questa decisione innescherà una serie di eventi che lo porteranno a migliorarsi drasticamente divenendo una sorta di...
Ero in una specie di sottopiano davvero enorme, un open space. Quella volta davvero non so come ho fatto a non pisciarmi addosso dalle risate, c'era un uomo nel buio, in posizione da yoga, illuminato solo da una candela molto distante da lui. Un odore fortissimo d'incenso e questa dannata musica zen. Chiusi la porta, non riuscivo a capire che razza di persona potesse essere: aveva tipo un velo sulla testa ed era scalzo ma per il resto non capivo con chi avessi a che fare, c'era troppo buio. Mi disse di accomodarmi in un sedia, eravamo ad una distanza di cinque o sei metri ma non capivo la forma del suo viso. «Cosa posso fare per te?» «Dottor Roman Phillips mi chiamo Hiroshi Jordan vorrei farle qualche domanda sul suo libro» «Strano non sapevo fosse ancora in produzione...» «Infatti non lo è più, sono riuscito a scaricarlo gratis dal web» «Be' in questo caso mi devi 12,50$» Rise o per meglio dire sorrise o per meglio dire ancora IO mi accorsi di un cenno di un sorriso.«Ma non si potrebbe accendere una luce?» «Sto meditando...ho bisogno del buio e di tranquillità» Ok sei uno strano ma in fondo questa è casa tua, pensai. «Sto praticando da due settimane la semen retention e mi sono accorto di alcuni piccoli miglioramenti come un leggero aumento delle energie. «Quindi com'è la vita senza masturbarsi?» Chiese a bruciapelo. «Bè è presto per dirlo ma credevo fosse molto peggio.» Silenzio. Certo che era uno di poche parole. «Ho fatto qualche ricerca online ed esistono addirittura dei gruppi di persone che si ritrovano sul web per discutere sugli effetti positivi che ha avuto l'astinenza sulle loro vite.» «Che impressione ti hanno dato?» «Se devo essere sincero mi è parsa tipo una setta e molti di loro millantano miglioramenti ai limiti dell'umano. Poi mi ricordava i bigotti cattolici che non si masturbano per non fare torto a Dio.» «Chi è il tuo pugile preferito?» mi chiese senza preavviso, una domanda che apparentemente non c'entrava nulla. «Mike Tyson...perché?» risposi davvero incuriosito.
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Mi è sempre piaciuto Tyson, il suo stile, la sua carriera, era uno spettacolo. Il Mike Tyson degli esordi faceva impressione per quanto era aggressivo ed efficace, lasciava i commentatori esterrefatti per la potenza che era in grado di sviluppare. I risultati ottenuti da Mike Tyson all'inizio nella sua carriera professionistica sono strabilianti. A soli 19 anni, nel 1985, fu protagonista di ben 15 incontri tutti vinti per KO, di cui 11 alla 1ª ripresa. Mike si meritò così, alla sua prima stagione da pugile professionista, la copertina più ambita dagli sportivi di tutto il mondo, quella di Sport Illustrator. A poco più di 20 anni l'ente World Boxing Council diede l'opportunità a Tyson di affrontare il campione Trevor Berbick, noto per aver sconfitto Muhammad Ali nel suo ultimo match. Tyson battè per KO al secondo round Berbick conquistando il titolo mondiale WBC a soli 20 anni 4 mesi e 22 giorni. Divenne in poco tempo il primo peso massimo nella storia a detenere tre delle quattro cinture delle federazioni più importanti.Usava la tecnica del "Peek a boo", una tecnica pugilistica adatta ad uno stile offensivo, sviluppata e resa celebre dal famoso allenatore Cus D'Amato. Il nome deriva dal nome in lingua inglese del gioco infantile del Gioco del cucù (o Bubù-Settete): un pugile capace usante questa tecnica può apparire docile pronto a farsi colpire, scomparire, e riapparire colpendo decisamente. Un fenomeno assurdo ma vero era che negli anni 90 nelle settimane successive ad un incontro di Tyson negli Usa i crimini violenti aumentavano del 10%, incredibile eh?
«Nel periodo d'oro di Tyson per cinque anni praticò la ritenzione e fu campione del mondo incontrastato»disse. Era vero. Lo cercai e trovai le dichiarazioni di Tyson stesso. Nella seconda metà della sua carriera smise di praticarlo ed iniziò con le droghe, perse diversi incontri addirittura dichiarando bancarotta nel 2003. L'avevo sempre considerata una sorta di leggenda, come un luogo comune di altri tempi. In molte scene di film di pugilato l'allenatore diceva all'allievo: « le donne tagliano le gambe!» Ma credevo fossero esagerazioni da film. «Si ok potrebbe anche essere ma non è un dato statisticamente rilevante, la ritenzione non equivale a successo, se per quello aveva Tyson anche un difetto di pronuncia e non è che tutti quelli che hanno un difetto di pronuncia diventano campioni». Cercavo di controbattere ma sapevo che mi sarei incartato. «Giusta osservazione» ribatté. «Benissimo» rispose «allora dimmi chi è il tuo personaggio storico preferito?» Era sempre stato Leonardo Da vinci, mi affascinava tutto di quel personaggio la storia, i suoi dipinti, le sue invenzioni, il fatto che fosse poliedrico, e avevo scoperto che fra le altre cose era anche un ottimo musicista anche se com'è noto si dedicò di più ad altre discipline. Mi aveva sempre incuriosito perché utilizzava il sonno polifasico cioè dormire pochissimo e poi ogni tanto fare dei pisolini di 15minuti. «Leonardo Da Vinci» risposi.