capitolo 8

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Quando gli occhi di Ruth si aprirono, fu sorpresa di ritrovarsi il viso di Cameron spiaccicato addosso.

«Dio, tutto bene?» ansimò il fratello. La ragazza si tirò sui gomiti, e si interrogò sul perché di quella domanda. La stanza era ancora buia e il letto di Cameron era tutto disfatto; probabilmente non erano neanche le quattro del mattino.

«Perché diavolo mi hai svegliato?» Cameron sospirò sollevato, e si sedette accanto a lei sul letto.

«Mi hai fatto cagare sotto! Eri in iperventilazione» Ruth corrugò le sopracciglia «Davvero?» chiese.

Il ragazzo annuì «Rimettiti a letto adesso» le lasciò un bacio sulla fronte e tornò nel suo, sbadigliando, prima di cadere nel sonno.


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Ruth posò i libri nell'armadietto, e sussultò quando notò la figura di Rose accanto a lei.

«Sei impazzita???» si portò una mano sul petto e alzò lo sguardo verso la rossa.

«Ho bisogno di chiederti una cosa» Rose si accarezzò i capelli e abbassò lo sguardo sul pavimento a scacchi.

«Dimmi pure» Ruth finse un sorriso e chiuse l'anta di ferro.

«Hai sentito qualche voce su Zayn?» entrambe si incamminarono verso l'uscita, spalla contro spalla.

«Avrei dovuto?» Ruth si morse il labbro con prepotenza, sperando che la conversazione si chiudesse con un "Okay, grazie mille per la disponibilità".

«Lui si comporta in modo strano da un po'. Non vorrei che avesse un' altra...» Ruth deglutì sonoramente, ficcandosi poi una gomma da masticare in bocca.

«Un paio di giorni fa parlava a telefono con un certo Luke; continuava a ripetergli "visto, te l'avevo detto che sarebbe stata fantastica". Questa cosa mi ha fatto riflettere; Zayn non mi ha mai presentato a nessuno dei suoi amici!» sembrava sull'orlo di una crisi isterica.

Ruth trattenne un sorriso e abbracciò l'amica. «Ehi magari parlava di una macchina. E magari non vuole presentarti ai suoi amici perchè sa che sei una rubacuori»

Rose sorrise e ricambiò l'abbraccio «Come farei senza di te?»

Già...



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«Andiamo, secondo me dovresti parlare con entrambe. Se è come dici so-»

«Non mi sembra di averti chiesto un consiglio su cosa fare» disse Zayn, portandosi la sigaretta alla bocca.

«Ma io sono tuo amico, bello, e i consigli li do senza richiesta anticipata» Luke ne rubò una dal pacchetto del moro e se la mise tra le labbra.

Zayn scosse la testa; il biondo era più testardo di lui, e sarebbe stato inutile perdere tempo a discutere.

La scuola non era distante dalle loro case, per questo, ogni giorno, i due amici facevano il tragitto insieme. In silenzio, parlando, ridendo, dipendeva dalla giornata.

In quel caso Zayn avrebbe preferito restare in silenzio. Aveva raccontato l'accaduto a Luke solo perché lo aveva stressato dalla prima ora di quella mattina.

Zayn si fermò di colpo, a pochi passi dalla sua villetta, afferrando immediatamente il braccio di Luke per invitarlo poco gentilmente a fare lo stesso.

Il ragazzo protestò, infatti, prima di notare la ragazza dai lunghi capelli rossi seduta davanti casa Malik.

«Porca puttana» Zayn si nascose immediatamente dietro la staccionata bianca che separava casa sua da quella dei vicini, trascinando con se Luke, che non la smetteva di borbottare.

Fragments of words / ZaynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora