capitolo 9

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Ruth si svegliò di nuovo senza fiato, mandida di sudore e con i capelli appiccicati in fronte.

Erano giorni che andava avanti questa storia, e cominciava a scocciarla. Tutti questi incubi non facevano che ritorcersi sulla sua giornata, rendendola sempre nervosa e triste.

Infatti quel giorno fu terribile. Compito di matematica a sorpresa più un impreparato in storia.

Rientrò in casa verso le 2 del pomeriggio, e si mise a studiare per il giorno seguente senza neanche toccare un boccone.

Non aveva fame, ne voglia di fare qualcosa che comprendesse l'alzarsi dalla sua comoda posizione.

Cameron entrò nella loro stanza una mezz'oretta dopo che aveva cominciato a studiare. «C'è un tizio alla porta per te» disse annoiato, irrompendo senza neanche bussare.

«Un tizio per me?» chi diavolo sarebbe dovuto venire da lei a quell'ora? O ad un qualunque altro orario? Lei non aveva quasi mai visite; raramente Rose passava a trovarla, e non aveva altri amici così premurosi.

«Credo che sia il tipo del supermercato dell'altra volta. Vuoi che lo mandi via? Ci metto due secondi a stenderlo... se-»

«Cam!» lo fermò Ruth, piazzandogli una mano sulle labbra «È un mio amico, va tutto bene» annuì.

Cameron scosse la testa e borbottò qualcosa come "e che amico".

Ruth corse alla porta sorridente e si lanciò immediatamente tra le braccia di Zayn, che la accolse con un bacio sulla testa «Sbaglio o qualcuno è contento di vedermi?» disse il moro, tenendola stretta a lui dalla base delle gambe.

Ruth scoppiò a ridere «Mi mancavi» gli lasciò un bacio sulla guancia. Potè sentire con la superficie delle labbra il filo di barbetta che gli stava spuntando sulle guance.

«Anche tu piccola» Zayn non perse un attimo e premette le labbra su quelle di Ruth.

La ragazza allacciò le braccia intorno al collo del moro e si lasciò andare ad un bacio pieno di passione.

«Ehm ehm» i due si staccarono immediatamente, e Ruth guardò il fratello con il viso in fiamme.

«Credo che tu dovresti finire di studiare prima che tornino mamma e papá» disse, senza staccare gli occhi da Zayn. Ruth era diventata un peperone; probabilmente era stato uno dei momenti più imbarazzanti della sua vita.

«Certo» prese Zayn per mano e lo trascinò verso la sua camera.

«Da sola» Cameron si parò davanti a lei, bloccandole la strada. Ruth gli rivolse uno sguardo arrabbiato «Levati di mezzo» si voltò verso Zayn, che sembrava guardare suo fratello con la stessa rabbia con cui Cameron ricambiava lo sguardo.

Zayn annuì, prendendo Ruth per i fianchi e avvicinandola al suo corpo «Chiamami quando hai finito, tesoro» le sussurrò all'orecchio.

La baciò avidamente, facendo schioccare le loro labbra e bagnandole la bocca con la sua saliva.

La ragazza lo accompagnò alla porta e aspettò che arrivasse l'ascensore prima di chiudersi la porta alle spalle.

«È il tuo ragazzo?» chiese suo fratello, seguendola nella loro stanza.

«Non sono affari tuoi» Ruth riprese i libri e si asciugò le labbra ancora umide di Zayn.

«Prima Harry, poi questo... che ti sta succedendo?»

«Cameron, tra me e Harry non è successo nulla. Ora lasciami studiare»

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Fragments of words / ZaynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora