Capitolo Tredici (Flashback Alex)

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Quando Alex aveva sedici anni, viveva nella grande villa dei Maildec solo con il padre, sua madre era morta poco dopo la sua nascita. La sua famiglia era ricca da generazioni e in passato erano nobili, ma con l'avanzare delle generazioni i titoli si andarono a perdere e ciò che rimase era solo un sacco di denaro.

Alex pensava di entrare nell'esercito già a tredici anni, ma doveva aspettare i sedici per entrare. A quel tempo il suo carattere era molto diverso da quello che sarebbe stato più avanti, sorrideva spesso e aveva molti amici nella sua città natale.

Il giorno del suo sedicesimo compleanno venne organizzata una festa dal padre, gli invitati erano tutti i suoi amici e altre persone che lo conoscevano in città. Era più una festa per salutarlo in realtà, perché il giorno dopo sarebbe finalmente partito per l'esercito.

Il padre era orgoglioso, anche se in parte non avrebbe voluto che partisse. Sapeva che Alex sarebbe stato mandato subito a combattere la guerra che si svolgeva molto lontano da lì in quel periodo. Nessuno sapeva con esattezza chi era il capo della fazione nemica. L'obiettivo dei nemici era stato reso top secret per non scatenare il panico e chiunque avesse voluto aiutare a combatterli era il benvenuto. Persino le persone che erano state addestrate all'accademia vennero chiamate per combattere.

Alex partì, ci mise due giorni di treno a raggiungere la base militare Darsal. Al suo arrivo incontrò molti altri ragazzi come lui e non ci mise molto a stringere amicizia. Tutti quelli appena arrivati erano inesperti come lui e furono addestrati alla base. Nel frattempo la guerra proseguiva.

Dopo un mese di addestramento fu detto ai ragazzi che erano pronti. Tutti rimasero stupefatti della durata così breve dell'addestramento e gli fu spiegato che il resto avrebbero dovuto impararlo sul campo, perché servivano uomini in fretta e non c'era tempo da perdere.

Alex non vedeva l'ora, contrariamente a molti dei suoi amici che decisero di tornarsene a casa spaventati, mentre altri presero coraggio e decisero di entrare in battaglia.

Passò un anno, molti dei compagni di Alex che avevano scelto di restare erano morti, e un giorno anche lui fu colpito da due colpi da arma da fuoco in pieno petto. Gli era bastato un momento di distrazione contro un soldato nemico.

I dottori fecero quel che poterono per salvarlo, con tutti quei feriti non potevano perdere troppo tempo su una singola persona che forse non sarebbe sopravvisuta, tuttavia Alex riuscì ugualmente a riprendersi. I dottori gli dissero che qualcun altro avrebbe preso il suo posto perché lui per almeno un anno sarebbe dovuto stare a riposo. Alex voleva restare almeno alla base, ma non gli permisero di occupare un posto a vuoto lì, ormai per loro era diventato momentaneamente inutile, così fu mandato a Tosuk, un paesello in riva al mare non troppo lontano dalla base, dove la guerra non era arrivata.

L'esercito gli affittò una vecchia casa spoglia con un piccolo giardino. Alcuni suoi compagni furono mandati con lui il primo giorno per arredargli la casa con qualche vecchio mobile e aggiustargli qualche tubatura guasta.

Il giorno dopo, quando tutti erano andati via si ritrovò solo, non sapeva come avrebbe fatto a resistere un anno intero in quel paesino senza neanche poter faticare più di tanto. Ogni tanto le fitte delle ferite tornavano a farsi sentire, ma erano sopportabili.

Dopo una settimana chiuso in casa la noia aveva preso il sopravvento, così una sera decise di uscire a passeggiare per Tosuk.

Il paesello non era molto grande, non c'era niente di particolare, era composto principalmente da case, diverse strade e una piazza, inoltre a quell'ora in giro non c'era nessuno. Alex continuò ad andare in giro seguendo una stradina che lo portò vicino a un piccolo fiume. C'erano diverse panchine lì vicino, un ponticello e vari lampioni su entrambe le sponde.

Farti tornare da me (Revisionato, Completato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora