Tw: attacco di panico
Simone non aveva mai permesso a nessuno di decidere della sua vita, sin da piccolo aveva dimostrato di essere indipendente e una certa fretta ad imparare a fare tutto da solo, i suoi genitori avrebbero voluto accudirlo in ogni modo per tutto il tempo necessario ma Simone era restio e preferiva fare tutto da sé, anche sbagliando perché così gli era impossibile imparare. Crescendo non aveva mai accettato compromessi, non aveva mai accettato di cambiare per far felice qualcuno, nemmeno di mitigare quel lato del suo carattere, gli piaceva il suo modo di fare e credeva nessuno meritasse tanto.
Simone era anche tanto orgoglioso e testardo, raramente perdonava un torto e comunque non con facilità, credeva poco nelle seconde possibilità e credeva che se qualcuno lo faceva soffrire non lo meritasse. Il ragazzo aveva passato la sua intera vita con quelle convinzioni, allontanava senza troppe remore le persone che riteneva non potessero collaborare alla sua felicità e serenità, voleva essere circondato solo da persone che gli facevano del bene e volevano ciò che voleva lui, degli altri poco gli importava. Così facendo Simone si era sempre trovato bene, aveva sempre condiviso la vita con persone che gli volevano bene e mai gli avrebbero chiesto di rinunciare alla sua felicità, o parte di essa, per loro ma ad un certo punto qualcosa era cambiato.
Da quando Manuel era entrato nella sua vita tutto era cambiato, le sue priorità erano diverse e avevano compiuto gesti che fino a qualche mese prima gli sembravano totalmente distanti dalla sua persona. Manuel non gli aveva mai chiesto nulla, doveva riconoscerlo, ma per Simone era stato naturale fare tutto quanto era in suo potere per rendere felice il maggiore e continuare ad averlo nella sua vita. Per lui era stato naturale provarci con lui dalla prima volta che l'aveva visto, aveva subito colto in lui una luce particolare e aveva capito potesse combaciare con la sua, non era stato felice ma non si era mai arreso perché sentiva fosse la cosa giusta da fare. Era stato naturale anche accettare la sua proposta di non avere niente di serio, dopotutto si erano appena conosciuti e non aveva senso pretendere un chissà quale rapporto senza avere alcuna base, gli sembrava ragionevole andarci piano e nonostante Manuel gli piacesse molto – e ammetteva che all'inizio aveva fatto un po' di fatica ad accettarlo sul serio – aveva capito fosse giusto non precludersi nulla e costringersi a stare insieme senza prima capire cosa c'era tra di loro. Era stato naturale per Simone in quei mesi convincerlo che insieme stessero bene, rassicurarlo che le sue paure non fossero fondate e per un po' aveva anche pensato di esserci riuscito. Dopo l'uscita – che nemmeno era iniziata del resto – con Diego Manuel non aveva più accennato all'idea di conoscere altre persone, c'erano stati sempre loro due e gli sembrava le cose stessero andando bene, stavano bene e Manuel gli sembrava sereno, non avevano mai parlato di ciò che c'era tra di loro ma gli sembrava palese le cose fossero cambiate. Quando ne aveva poi parlato con Manuel aveva scoperto non fosse così, per qualche motivo a lui ignoto il ventiseienne ancora non voleva ufficializzare ciò che c'era tra di loro e continuava a sminuirlo, se la prima volta però Simone era rimasto deluso la seconda gli aveva fatto a pezzi il cuore.
La seconda volta che ne avevano parlato Simone aveva finalmente capito di amare Manuel e la sola idea di perderlo lo terrorizzava, era stato naturale per lui dirglielo e l'ultima cosa che si aspettava era una simile risposta. Non riusciva a credere che per Manuel, dopo tutto quello che era successo, continuasse a non volerlo al suo fianco per davvero e che gli andava bene quel sorto di limbo in cui si trovavano da mesi. Simone aveva sentito il suo cuore spezzarsi, era certo quello potesse essere il loro nuovo e vero inizio ma, ancora una volta, si era sbagliato e aveva capito Manuel non provasse ciò che provava lui e non volesse le stesse cosa che voleva lui. Se fosse successo in qualsiasi altro momento della sua vita e con qualsiasi altra persona Simone non ci avrebbe messo molto a recuperare le sue cose e andare via, a lasciarsi alle spalle quella persona e guardare dritto al futuro, ma quella sera era tutto diverso. Quella non era una persona qualsiasi, quello era Manuel e lui aveva fin troppa paura di perderlo, non riusciva più ad immaginarsi senza di lui al suo fianco e pur di averlo nella sua vita era disposto anche ad accettare quel compromesso e ad accettare di essere niente.
Per qualche motivazione a lui oscura c'era qualcosa che, dal primo momento, lo teneva ancorato a Manuel e non riusciva a separarsi da lui, c'era qualcosa che li aveva sempre uniti e pensare fosse solo da parte sua lo distruggeva. Non riusciva a credere si fosse sempre immaginato tutto, in qualche momento era stato certo Manuel provasse le stesse cose che provava lui ma ogni volta che ne parlavano lui ne usciva distrutto. Sperava fosse tutto dovuto solo a ciò che era successo, che Manuel fosse ancora scosso e non voleva prendere decisioni di alcun tipo, ancor meno qualcosa che riguardava entrambi, ma che prima o poi l'avrebbe fatto. Se però la scelta non fosse stata quella di restare con lui, che cosa avrebbe fatto? Simone sarebbe riuscito ad andare avanti senza Manuel?
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Sotto la pioggia
FanfictionPer Manuel la pioggia significa una cosa sola: cambiamento. Quale sarà il suo?