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Ciro era comodamente seduto sulla panchina a fumarsi una sigaretta, quel giorno era tranquillo, aspettava calmo che lo chiamassero dato che aspettava la lettera da parte di Elena ma comunque, era tutto apposto, la colazione e il pranzo li aveva passati senza arrabbiarsi, nessuno gli aveva dato un minimo fastidio e ora stava lì, rilassato a guardare la partita di calcetto che gli si poneva davanti.
《 Sta arrivando coccheruneo 》disse Edoardo alzandosi di scatto e girandosi verso la macchina che aveva appena fatto il suo ingresso, ma comunque non ricevendo nessuna attenzione da parte del moro. 《 Speriamo sia na belle guagliona 》rispose a sua volta Totò, facendo scuotere la testa a Ciro. 《 Il tuo pensiero è sempre quello eh 》gli disse divertito il moro, aspirando il fumo dalla sigaretta, sentendo immediatamente i muscoli rilassarsi, decidendo poi di girarsi per guardare, notando uno strano silenzio dai ragazzi accanto a lui, dato che non era da loro non commentare sui nuovi arrivati. Appena gli occhi di Ciro incontrarono quelli della ragazza che stava poco lontano da lui, quasi non gli venne un infarto, era Elena e non aveva di certo un bell'aspetto, immediatamente si alzò, sentendo il sangue ribollire nelle vene. 《 Ele ma ca cazzo è succiess? 》domandò irato, portando le mani sulla rete davanti a lui e muovendola con forza. Elena, vedendo il moro arrabbiato in quel modo, sapeva che non prometteva nulla di buono e solo al pensiero di dovergli raccontare il tutto, sentiva gli occhi bruciarle nuovamente per colpa delle lacrime che stavano per uscire; la ragazza non aveva nessuna intenzione di muoversi, era rimasta lì bloccata a guardare Ciro che incazzato, si dirigeva verso di lei, a passo svelto, ma venne subito bloccato da Liz.
《 Ue Cirù, che intenzione tieni? Statti là, lei viene con me 》lo fermò la donna, portando un braccio davanti a lei come per parare Elena, non conosceva le sue intenzioni ed era evidentemente quanto fosse arrabbiato in quel momento. 《 Liz, lievt annanz o cazz, dacci due minuti 》disse non guardandola completamente, non riusciva a staccare gli occhi dalla bionda davanti a lui che non faceva altro che tremare, scossa dai singhiozzi. Liz, alzò le mani in segno di resa e si fece da parte, era inutile andare contro Ciro, era già una battaglia persa dall'inizio. 《 Ele 》mormorò lui, avvicinandosi piano, poggiandole una mano sulla guancia, facendola sussultare. 《 Io non volevo fare niente 》rispose solamente, tirando su col naso, scoppiando letteralmente a piangere quando il moro, avvicinandosi di più, la strinse forte tra le braccia, accarezzandole i capelli per farla calmare. 《 Stai tranquilla, ci sono io con te 》quasi sussurrò, lasciandole un bacio dolce sulla nuca, voleva sapere cosa fosse successo ma sapeva che di certo in quelle condizioni, Elena non avrebbe mai parlato, gli sembrava di essere ritornato a quel giorno, quando la ragazza era venuta a casa sua in cerca della sorella, piangendo per poi sfogarsi con qualche difficoltà con lui, ci aveva messo un bel pò per calmarla ma alla fine c'era riuscito. A quel punto, nel pensare a quell'episodio, si illuminò, era stato sicuramente suo padre a ridurla così e si sentiva ancora più arrabbiato, ma cominciare a rispondere male non era il massimo per calmarla. Rimasero abbracciati per un pò, non faceva altro che fare dei segni a Liz, che capì il perchè lui fosse corso immediamente da loro, di certo nè lei e nè gli altri ragazzi che li stavano guardando sorpresi, si sarebbero mai aspettati di vedere un Ciro così premuroso verso qualcuno, tranne Edoardo, conosceva Elena solo di vista, ma l'amico gli aveva spesso raccontato di lei. 《 Ti ho bagnato tutta la maglietta 》mormorò la bionda, staccandosi dopo essersi calmata e alzando gli occhi sui suoi, erano scuri più del solito, sapeva che si stava trattenendo dal fare qualcosa di avventato. 《 Nu fa niente 》rispose a sua volta, asciugandole le lacrime con un fazzoletto che si era fatto passare da Liz, che li guardava mezza sconvolta. 《 Jamme ja, vi vedete dopo 》si intromise, prendendo nuovamente Elena per il braccio. 《 Vai, stai tranquilla che dopo parliamo 》disse solamente il moro, lasciandole una carezza sulla guancia livida, aspettando di vederla poi scomparire dentro l'edificio, per tornare nuovamente al suo posto, tirando un calcio contro la rete. 《 Elena? 》domandò solamente Edoardo, avvicinandosi con cautela, sapeva di non dover rischiare a parlare quando l'amico era in quello stato. 《 Elena 》rispose Ciro, accendendosi un'altra sigaretta.

'Superclassico' il fratello della mia migliore amica - Ciro Ricci - 《 COMPLETA 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora