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Ciro prese in braccio Elena come si prendono i bambini piccoli, facendole poggiare la testa sulla sua spalla e lei, si accoccolò a lui senza obiettare, infilando la testa nell'incavo del suo collo, inspirando il suo profumo. Era stanca, si sentiva letteralmente senza forze e in più, ritrovarsi tra le sue braccia la faveva rilassare enormemente e sentiva gli occhi lottare per non chiudersi. 《 Buongiorno Dottoressa 》salutò il comandante, facendole cenno di volerle parlare fuori. 《 Sì comandante, arrivo 》rispose sistemando velocemente il lettino così da far poggiare sù la bionda, tempo qualche secondo e furono lasciati soli, così, Ciro, prese una sedia e si sedette accanto a lei, intrecciando poi la sua mano con la sua, portandosi poi il dorso sulle labbra. 《 Mi sei mancato 》ammise lei, coricandosi su un fianco così da poterlo guardare meglio senza farsi venire il torcicollo. 《 Anche tu 》ammise anche lui, facendole un piccolo sorriso. 《 Vuoi dirmi che è successo? 》domandò poi, passando la mano libera fra i suoi capelli, iniziando a farle i grattini. 《 Per caso vuoi farmi addormentare? 》chiese di rimando Elena, chiudendo gli occhi, non le andava di parlare, voleva solo godersi tutte quelle attenzioni piacevoli che Ciro le stava dedicando, infatti, non sentì nemmeno la risposta del moro perchè si addormentò subito dopo.
《 Ricci, ancora cca staij? 》domandò la dottoressa entrando dentro la stanza, notando come il ragazzo guardasse ammaliato il volto addormentato della bionda. 《 Sta rurmenne, ij non me ne vado 》rispose solamente, avvicinandosi ancora di più alla ragazza. La dottoressa, fece per ribattere ma il comandante si intromise. 《 Va bene Cirù, però sta sera torni in cella a dormire 》lo avvertì uscendo poi dalla stanza, lasciando solo Ciro con Elena e la dottoressa. 《 È la ragazza tua questa? 》domandò la donna, guardando i due fin troppo vicini, in più, le sembrava strano che il comandante avesse dato il permesso al ragazzo di rimanere. 《 Statt zitt dottorè 》disse solamente Ciro, non gli importava più di niente e di nessuno se non di Elena, la fame gli era anche passata. Vedere la ragazza in quel modo gli aveva fatto stringere il cuore, si era preso un bello spavento e non sapeva neanche cosa fosse successo per far accadere quella reazione così tanto esagerata, non l'aveva mai vista così e aveva avuto paura. La dottoressa in silenzio, si diresse dall'altro lato della stanza, lontani da loro, sbrigando alcune cose al computer, tutto in totale silenzio. Ciro, invece, non aveva smesso neanche in secondo di accarezzarle i capelli e teneva ancorate le loro mani mentre guardava attentamente il suo volto adesso rilassato, i lividi stavano iniziando a sparire e i taglietti che aveva si erano definitivamente chiusi lasciando delle piccole crosticine viola, segno che si era rimarginate, in più, aveva delle brutte occhiaie, sicuramente non aveva dormito completamente nell'arco di quei quattro giorni e le dispiaceva davvero tanto. La sera arrivò presto e il comandante venne per portarlo a cena. 《 Cirù, andiamo a mangiare 》lo invitò entrando dentro la camera, portando una mano sulla sua spalla. 《 Essa sta bene, rimarrà qua tutta la notte, vi vedrete domani mattina 》 cercò di convincerlo e Ciro sapeva benissimo che rischiava di essere portato nuovamente in isolamento se si fosse permesso di fare casino in quel momento ma non poteva assolutamente permetterselo, sia perchè avrebbe rischiato di svegliare la ragazza che ancora dormiva e sia perchè sarebbe stato lontano da lei altri giorni, così, senza rispondere si alzò, togliendosi la felpa e poggiandogliela sopra il corpo rilassato, si abbassò e le diede un bacio delicato sulla fronte. 《 Buonanotte Nennè 》disse a bassa voce, allontanandosi non troppo volentieri da lei, lasciando la sua mano facendo attenzione, uscendo poi dalla stanza seguendo il comandante, dandole  un'ultima occhiata per poi girarsi e uscire completamente da lì.

'Superclassico' il fratello della mia migliore amica - Ciro Ricci - 《 COMPLETA 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora