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Nei dormitori maschili invece, Lino camminava nel corridoio abbastanza nervoso, dirigendosi verso la cella di Ciro, poco fa era passato davanti ai bagni femminili mentre parlava con Liz e entrambi avevano sentito qualcosa della conversazione tra Elena e Viola, venendo poi letteralmente investiti dalla bionda che con la testa bassa camminava velocemente verso la sua cella e se Ciro avesse scoperto in un modo o nell'altro che aveva assistito alla scena senza andargli a dire nulla, sicuramente il moro non gliel'avrebbe fatta passare liscia. 《 Cirù, vieni ca, t'aggia parlà 》lo chiamò Lino da dietro le sbarre, guardandosi intorno per vedere se anche qualche altra guardia fosse lì ma c'era solo lui, così, spostò lo sguardo verso il ragazzo che si stava tranquillamente togliendo la maglietta così da prepararsi per dormire. 《 Che vuò? 》domandò con calma avvicinandosi alla porta, sapeva che se Lino fosse lì a quell'ora era perchè sicuramente qualcosa era successa e lui sperava che non si trattasse della sua bionda. 《 Ho sentito Viola che parlava con Elena 》iniziò a parlare, aspettando una reazione da Ciro che non arrivò anche se dentro, il moro sentì il cuore perdere diversi battiti, che cosa le aveva detto ora quella cretina? 《 Mh, e quindi? 》domandò alzando un sopracciglio, mostrandosi calmo. 《 E quindi le ha detto che voi avete scopato dentro uno sgabuzzino nel laboratorio di arte, Elena non sembrava molto contenta, penso stesse piangendo 》continuò alzando le spalle, guardando attentamente il volto di Ciro, la sua fronte adesso era corrucciata in un'espressione abbastanza arrabbiata. 《 Aspetta ca' 》sbottò seccato, quella stronza di Viola aveva raccontato una bugia, prima si erano visti è vero, ma non dove diceva lei e non avevano fatto di certo sesso, lui le aveva solo parlato, dicendole che non voleva più niente da lei e Viola sembrava averla presa bene, evidentemente non era così, così, prese un foglio da uno dei quaderni che teneva sopra la scrivania e iniziò a scrivere, lasciando poi il foglio di carta ben piegato, sempre dopo aver spruzzato un pò del suo profumo sopra, porgendolo poi a Lino. 《 Tu saje cosa devi fa' 》disse solamente Ciro appoggiando le mani alle sbarre, stringendole con forza mentre guardava l'uomo andare via e non appena svoltò l'angolo, si girò verso l'armadietto tirandogli un pugno di sopra. 《 Zoccola e merd 》gridò arrabbiato, facendo uscire un Edoardo confuso dal bagno. 《 Oh ma che tieni? 》domandò il moro avvicinandosi all'amico. 《 Stat zitt 》rispose Ciro nervoso, passandosi le mani fra i capelli poi prese un respiro profondo e si accese una sigaretta, calmandosi un pò poi si girò verso Edoardo che lo guardava e aspettava pazientemente che Ciro iniziasse a parlare. 《 Viola ha detto a Elena che abbiamo chiavato prima nello sgabuzzino del laboratorio, lo stesso dove ci siamo baciati oggi 》disse alzando gli occhi neri sui suoi. 《 E non e o' ver? 》si azzardò a domandare Edoardo, avendoli comunque visti poco fa insieme. 《 No Edoà, prima l'ho lasciata, per questo eravamo assieme 》 ammise Ciro, sbuffando via il fumo della sigaretta, sperava solamente che Elena leggesse la sua lettera il più presto possibile.
Elena invece, era sotterrata dalle coperte quando Silvia entrò dentro la cella. 《 Elenù, staij rurmenne? 》domandò la mora sedendosi poi sul letto della ragazza, aspettando una risposta da parte sua che arrivò presto. 《 No 》mormorò la sua voce spezzata e Silvia intuì che Elena stesse piangendo. 《 Ho incontrato Lino prima, mi ha detto di darti questa e di dirti che Ciro era veramente incazzato per colpa di Viola, ma che ha fatto? 》chiese curiosa Silvia, passandole poi da sotto le coperte la lettera che Elena afferrò un pò titubante, come faceva Lino a sapere quello che era successo? E come faceva a saperlo anche Ciro? Assurdo come quel ragazzo avesse occhi e orecchie ovunque. 《 Mi ha detto che hanno chiavato prima nello stesso sgabuzzino dove ci siamo baciati 》rispose la bionda tirando su col naso, sentendo poi Silvia alzarsi dal suo letto dopo averle dato una carezza sulla gamba. 《 Elenù, non credere a tutto quello che dice quella pazza, Ciro non farebbe mai una cosa del genere, lo sai 》cercò di consolarla la mora, salendo poi sul suo letto. 《 Buonanotte piccrè 》la salutò poi, sapendo che la bionda volesse rimanere sola. 《 Buonanotte Silviù 》rispose Elena, uscendo la testa dalle coperte, osservando la lettera fra le sue mani, doveva davvero leggerla?

'Superclassico' il fratello della mia migliore amica - Ciro Ricci - 《 COMPLETA 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora