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Elena, ancora rossa in viso, si avvicinò alle tre ragazze che stavano prendendo il sole tranquille anche se, non si erano perse la scena che gli si era parata davanti. 《  Chillu pezzo e merda 》sbottò Naditza quando vide la ragazza sedersi di fronte a loro. 《 Gli conviene proprio non avvicinarsi di nuovo perchè un calcio nelle palle non glielo risparmia nessuno 》disse Kubra scuotendo la testa e facendo sorridere Elena, anche se si trovava lì solo da un giorno, sapeva che aveva trovato delle persone a cui appoggiarsi. 《 E cos'era quello? 》domandò poi Silvia, alzando un sopracciglio guardandola. 《 Pari un pomodoro o' saje? 》scherzò la mora, guadagnandosi una gomitata da parte di Kubra. 《 Ma lasciala stare 》la rimproverò evidentemente divertita lei. 《 Non era niente, te l'ho già detto un sacco di volte 》rispose alzando gli occhi imbarazzata, niente non era, il suo cuore continuava a battere all'impazzata e oltretutto sentiva il suo sguardo bruciarle la schiena. 《 Mah, neanche Filippo me guarda così 》ammise Naditza, stuzzicandola, trattenendo una risata nel notare le guance della bionda arrossarsi ancora di più, fortunatamente, Beppe le richiamò, erano arrivati al molo e dovevano nuovamente salire sul pulmino per tornare all'IPM, così, in meno di dieci minuti, si ritrovarono tutti dentro il pulmino e Ciro stava seduto proprio di fronte Elena. La ragazza guardava fuori dal finestrino, ma all'improvviso, come se fosse attirata da qualcosa, spostò lo sguardo verso quello di Ciro che era già posto su di lei, si guardarono negli occhi tutto il tempo del viaggio, nessuno dei due riuscì a distogliere lo sguardo e l'aria stava iniziando a farsi imbarazzante per coloro che stavano intorno, così una volta arrivati, Kubra le diete una gomitata per farla smuovere. 《 Sì però se lo guardi così, io non posso difenderti con loro due 》le sussurrò all'orecchio prima di tirarla da un braccio per farla scendere. 《 Ma dai Kubra, che dici 》le sussurrò a sua volta la bionda, era come se non se ne fosse resa conto, le sembrava essere passato solo qualche secondo da quando aveva posato gli occhi sui suoi e invece ne erano passati dieci, ma non di secondi, di minuti. 《 Ele, vi siste fissati tutto il tempo 》infatti ridacchiò lei, camminandole accanto tranquilla. 《 O cazzo non me ne sono resa conto 》si ritrovò quasi ad urlare, portandosi una mano sulla fronte, okay, quello sì che era imbarazzante, ma comunque perchè Ciro non aveva distolto lo sguardo o detto niente? Elena era in totale confusione. 《 Nennè, tieni questa 》disse Ciro spuntando accanto a lei all'improvviso, facendo saltare dallo spavento entrambe le ragazze, il moro aveva un foglio di carta in mano che si affrettò di porgerle prima di essere affiancato dal comandante. 《 Cirù vieni ja, la direttrice vuole parlarti 》disse l'uomo sorridendo alle due ragazze. 《 Ci vediamo dopo Nennè 》la salutò il moro, facendole un cenno con la testa, andando poi via con il comandante.  《 Pensi che gli facciano qualcosa per quel pugno? 》domandò pensierosa Elena, tenendo stretta tra le mani la lettera di Ciro. 《 Io penso di sì, spero solo per te che non lo mettano in isolamento 》rispose Kubra, camminando insieme a lei verso la mensa, era già l'ora di pranzo. 《 In isolamento? 》chiese spalancando gli occhi Elena, di certo non vedere il ragazzo per un pò di tempo non la faceva stare per niente bene, lei era tranquilla solo grazie alla sua presenza e non sapeva come avrebbe fatto senza di lui.

'Superclassico' il fratello della mia migliore amica - Ciro Ricci - 《 COMPLETA 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora