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Elena scese dal pulmino, guardando davanti a sè la barca bianca su cui subito salì Beppe, intimando a tutti di salire con lui. 《 Non sono mai stata in barca 》ammise quando era il suo turno di salire, aveva un pò paura di salirci, e se nel frattempo scivolava e cadeva in acqua? Di certo non sarebbe stata una bella figura e non si fidava più di tanto di Beppe che le tendeva la mano per farla salire. 《 Ci penso io 》disse Ciro spostando l'uomo, ricevendo delle obiezioni che lui ovviamente ignorò, e le porse entrambe le mani. 《 Statti serena, non ti faccio cadere 》le sorrise Ciro, sporgendosi di più per facilitarla, così, senza esitare, Elena afferrò le sue mani e si spinse, perdendo l'equilibrio per colpa dello slancio e finendo con l'attaccarsi al petto del moro, che subito la strinse fra le braccia, riuscendo a mantenersi lo stesso in piedi. 《 Ti sei fatto male? 》domandò preoccupata Elena alzando lo sguardo su di lui, posando gli occhi sui suoi che erano già intenti a fissarla, Ciro in quel momento pensò che, nonostante i lividi, anche se poco visibili dato che si era truccata e i taglietti che aveva nel viso, era comunque bellissima, soprattutto illuminata dal sole. 《 Mh? No 》rispose scuotendo la testa e allontanandosi da lei solo dopo essersi accertato che la ragazza fosse apposto, mettendosi poi seduto accanto a Edoardo. 《 Ma nun è ca nu poco te piace? 》chiese divertito il ragazzo, passandogli una sigaretta che il moro accese subito dopo, portandosela alle labbra, guardando il mare che si poneva calmo davanti loro. 《 Edoà, ma ca sfaccim rice? 》sbuffò il fumo fuori dalle labbra, scuotendo la testa. Ciro voleva bene a Elena ovviamente, ma non come Edoardo pensava, o almeno, cercava di non pensarci su troppo anche lui, non sarebbe stata fattibile una relazione tra i due, lei era amica con Rosa ed era troppo piccola in confronto a lui e soprattutto, troppo buona, non voleva avvelenarla con il suo essere, nonostante Elena conoscesse un lato totalmente diverso che solo pochi conoscevano, ma il vero Ciro era anche quello che spacciava, che faceva del male e aveva l'anima nera, inoltre non si sarebbe mai perdonato se le avesse mai fatto del male, anche se, non riusciva proprio a smettere di stuzzicarla e scriverle quelle lettere, era più forte di lui, perchè quando stava insieme a lei, era un'altra persona, era come se tutto ciò che avevano intorno sparisse e ci fossero solo loro due.
Elena camminò titubante verso Silvia, Naditza che era seduta sulle gambe di Filippo e Carmine che si faceva i fatti suoi guardando il mare, chissà a che pensava, invece Kubra e Pino erano appartati a parlare, che fossero fidanzati? Non lo sapeva, ma sembravano abbastanza intimi. Si sedette poi accanto alla moretta, sbuffando quando lei e Naditza iniziarono a fare i versi dei baci e i cuoricini con le mani. 《 'A vulite feni'? 》chiese retorica portandosi le mani sul volto, coprendosi, evidentemente imbarazzata. 《 Oh sì Nennè, ti dò la mia felpa 》la prese in giro Silvia, dandole una leggera spallata. 《 Ma dai! 》esclamò rossa Elena, alzando poi gli occhi al cielo. 《 Tu pensa a come ti guarda Lino invece 》scherzò a sua volta la bionda, notando lo sguardo scioccato di Silvia. 《 Ah! Lo hai notato pure tu? 》domandò Naditza divertita, ponendo adesso la sua piena attenzione a loro dato che fino a qualche secondo prima stava riempiendo di baci il viso di Filippo. 《 Sì e l'ho visto solo due volte! Non fa altro che mangiarti con gli occhi 》disse scoppiando a ridere Elena. 《 E neanche ess scherza eh 》rispose Naditza, ridendo ancora di più quando Silvia si alzò per andare via, borbottando un " non è divertente ".
《 Ciao Elena 》la salutò un ragazzo, sedendosi accanto a lei, che era con loro a cui  non aveva ancora mai rivolto la parola, attirando così l'attenzione di Ciro poco lontano da loro.

'Superclassico' il fratello della mia migliore amica - Ciro Ricci - 《 COMPLETA 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora