"Ehi sveglia!" Mi disse Lizzy sventolandomi una mano davanti al viso. "Emh...dicevi?" Gli chiesi grattandomi io collo "È possibile che mi inviti a casa tua e neanche mi ascolti?" Disse lei sedendosi con me sul letto.
Anche se io non l'avevo invitata a casa mia ma era venuta lei per ovvie ragioni, una di quelle era che non ci sentivamo da quasi un mese, mi tempestò subito di domande. Tanto che non riuscì a seguirla già alla terza domanda fatta.
"Oggi proprio tu non ci sei con la testa eh..." mi disse chiaramente spazientita.
Aveva ragione non le stavo prestando attenzione ma la mia mente era occupata da ben altro e non lasciava spazio.
"Adam è qui..." e a quel nome tutti i miei neuroni si risvegliarono. "C-cosa?" Chiesi mandando giù la saliva e sentendo che il mio cuore iniziava a battere molto più velocemente.
"Ah ma allora ci sei! Ma buongiorno" disse lei sorridendo. "Cosa, dove sarà Adam?" Chiesi frettolosa di sapere di più. "Calma calma,lui non c'è." Si mise a ridere. "Ti ho detto poco fa, quando eri nel mondo dei sogni, che domani è il mio compleanno,se tu non te lo fossi dimenticata..." Diavolo era già venerdì e domani sarebbe stato il 19esimo compleanno di Lizzy ed io ero in ritardissimo con i preparativi e il regalo. "Comunque, visto che sabato sera siamo tutte e tre libere,io te e Anne, andremo fuori a mangiare qualcosa per poi andare in discoteca" concluse felice.Ma non erano questi i piani miei e di Anne.
Avevamo organizzato da tempo la sua festa, e sarebbe stata una festa a sorpresa. Ovviamente degli invitati se ne occupava Anne e io mi sarei dovuta occupare dei regali e dei festoni, ma voglia di festeggiare non ne avevo.
"Emh...si certo va bene" Dissi alzandomi di scatto dal letto e prendendo il cellulare per mandare un messaggio ad Anne che mi rispose che sarebbe arrivata a momenti. "Bene,Lizzy ora dovrei...emh uscire, si uscire...quindi se non ti dispiace..." gli aprì la porta della mia camera e gli feci capire che se ne doveva andare perché Anne sarebbe stata qui poco dopo per preparare la sua festa. "Uscire? Da sola?" Chiese stranita "No!no...non da sola con..con...mia madre già mia madre." Dissi io impacciata e agitata, stavo avendo un comportamento da pazza quello era chiaro ma era l'unico modo per farla andare via il prima possibile.
"Oh, okay! D'accordo...fammi sapere per domani!" Urlò mentre scese le scale e mi mandò un bacio. "Certo" risposi io restituendo il bacio.
*
"Ary tranquilla abbiamo detto e ridetto quello che abbiamo fatto, e ti posso assicurare che abbiamo fatto tutto." Mi rassicurò Anne. "Sei sicura? Invitati, festoni, regali...tutto?" Dissi io aggiustandomi il vestito corto nero che mi ero messa in occasione del compleanno. "Aspetta...!" Disse mettendosi una mano sulla bocca Anne. "Oddio che hai dimenticato?" Gli chiesi fulminandola. "Di darti una botta in testa per farti stare zitta...ecco cosa" mi misi a ridere.
Ero chiaramente agitato di rivedere tutti i miei amici del College, non li vedevo da tempo e beh mi erano davvero mancati.
Feci un grande sospirone ed Entrai nell'edificio. Gli invitati erano già tutti lì e Lizzy sarebbe arrivata tra poco. Salutai velocemente tutti e andai a spegnere le luci.
Quando sentimmo la porta aprirsi urlammo "Auguri!" Ma non era Lizzy la persona che era entrata e non era nemmeno Anne.
Ma era lui.Adam.
Da quel momento la mia mente non connetteva con il mondo esterno, in quel momento ero presa da lui,dai suoi occhi,dal suo sguardo penetrante che faceva venire i brividi, in quel momento c'eravamo solo io e lui e nessun altro.
Lizzy entrò e tutti gridarono "Buon compleanno!" Ma non io e Adam.
Noi continuevamo a fissarci,ci eravamo persi uno negli occhi dell'altro. Era come un filo tra di noi, che non si era mai rotto avevamo provato ad allontanarci ma più lo facevamo e più il filo ci riportava indietro come fanno due calamite che si cercano costanti.
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A+A=Amore (The Wattys 2015)
FanficBacia languidamente l'incavo del mio collo. Morde le mie labbra, le tortura. Sospira. «Non ti lascio più» dice. «Io non ti ho mai lasciato» penso. Destinati a trovarsi. Separati da piccoli, senza che uno sapesse della presenza dell'altro. Sono c...