La Rosa dei Cieli

•Capitolo 11 pt2•

Ciaoo fiorellino, se ti va ascolta:
•Fade Into You -Mazzy Star
• All the Pretty Girls -KALEO

🦋

Buona lettura:)

✨✨✨

Continua...

Girai la manopola verso l'acqua calda e iniziai a spogliarmi lentamente.

Il mio corpo risentiva di tutto lo sforzo dovuto per la corsa.
Sentivo i miei muscoli tirare.

Mi specchiai e il mio riflesso poteva far concorrenza a qualche disegno sbiadito dall'acqua, un acquerello riuscito male.

I miei occhi erano cerchiati da macchie nere e il mascara era colato.
Le mie labbra erano screpolate e qualche brufoletto da ciclo stava iniziando a sbucare.

Spostai il mio sguardo in basso, sulle mie mani, avevano qualche graffio e all'altezza delle ginocchia stavano per emergere due bei lividi.

Macchie di terriccio sparse qui e la incorniciavano il disastro che ero.

Per tutto il bagno si stava espandendo una nube di vapore, che scatenò in me una serie di brividi seguiti da pelle d'oca.

L'acqua che fuoriusciva dal soffione e batteva contro la vasca mi dava una sensazione di tranquillità.

Il mio corpo si stava rilassando.

Entrai in vasca facendo attenzione a non scivolare e non appena mille goccioline bollenti scivolarono sul mio corpo indolenzito, i miei pensieri evaporarono, lasciando spazio al silenzio nella mia testa.

La guerra interna che stava avvenendo dal primo pomeriggio era finita.

Scivolai lentamente contro la parente finché non mi sedetti alla base della vasca e mi rannicchiai.

Lasciai che le goccioline portassero via tutti i residui della terra che si era seccata sulla mia pelle.

Chiusi gli occhi e mi beai del silenzio che mi circondava e del silenzio che in me regnava.

Dopo qualche infinito minuto mi girai in cerca di un bagnoschiuma.
E riposto in un angolo vi era un bagnoschiuma al pino e talco.

Sorrisi non appena il profumo pungente del pino e quello delicato del talco entrarono a contatto con la mia pelle.

E non potei non pensare ad Ambrose.

Ma Ambrose non profumava solo di pino e talco, non saprei descrivere il suo profumo con esattezza.

È qualcosa di inebriante, riesce ad ammaliarmi, intenso e ti avvolge.

E forse non stavo più parlando del suo profumo.

Non potevo più nascondermi.

Provavo dei sentimenti per lui, ma non erano chiari. Non potevo definirci ne amici e ne qualcosa di più.

Eravamo in bilico e finché non avessi avuto chiari i miei sentimenti nei suoi confronti non avrei affrontato nessun discorso.