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*Due cose importanti:
1-Questo capitolo sarà concentrato su Xiao.
2-Ci saranno spoiler sulla sua lore, in quanto chi non la conoscesse, sconsiglierei di leggere il capitolo.
Probabilmente non so se riuscirò a narrare bene la storia di Xiao, perché essa é complessa, se ci saranno errori vi prego di correggermeli.(La storia la narrerò in base alle mie conoscenze e alla mia documentazione online)

Incubo: sogno spaventoso, terrificante, particolarmente intenso, caratterizzato per lo più da sensazioni di oppressione, soffocamento, blocco dei movimenti.

Gli incubi di Xiao si manifestavano costantemente nell'arco della notte turbando il sonno di quest'ultimo. Ormai erano diventati un abitudine per l'adepto che si rifugiava nel sonno per staccarsi da mondo reale. Gli incubi si facevano di volta in volta più terrificanti, più reali, più intensi riguardo al passato del corvino. Quando li faceva si sentiva bloccato, come se non potesse uscire da lì, obbligato ad assistere sempre alla stessa identica tragedia, la quale lo aveva segnato per secoli. Durante questi incubi assisteva a come i suoi fratelli e sorelle sono deceduti a causa dell'odio represso che aveva contaminato le loro anime di debito karmici, compresa l'anima del corvino. Loro morirono a causa del dolore fisico e psicologico, mentre il corvino si salvò grazie a una strana melodia che udí mentre era vicino alle coste di Liyue. Una dolce melodia, che lo avvolse del suo potere liberandolo dal suo odio, sottraendolo a morte prossima. Xiao ancora non sapeva chi era l'artefice di tale gesto, era felice di essere vivo ed era debitore a chi lo avesse salvato. Ma ora era solo nessuno era piú con lui, i suoi fratelli e sorelle erano morti, lasciando l'unico superstite il corvino.

'Perché non sono morto con loro?'

Si chiedeva spesso l'adepto. Se fosse morto anche lui, ora starebbe in compania dei suoi amati fratelli allenandosi con loro, o con le sue adorate sorelle chiaccherando e scherzando. Ma invece no, lui era ancora vivo, credeva che da quando Rex Lapis li avesse salvati da sotto le grinfie di quel Dio Antico le cose sarebbero migliorate, avrebbero potuto vivere felici rinsanando il contratto stretto con l'Archon, cioé quello di proteggere Liyue. Ma nulla, cosa doveva fare? Continuare a vivere e rinsanare il contratto stipulato con Rex Lapis? Xiao non si era mai immaginato una vita senza i suoi fratelli, loro per lui erano tutto, erano la sua famiglia. Erano le persone a cui teneva di più. Passava le giornate in giro per Liyue, proteggendola e cercando di non farsi notare dai suoi abitanti, non che non gli piacessero i mortali, ma gli era difficile stare vicino a loro dopo ciò che aveva fatto. Aveva paura di fargli del male. Sotto sotto anche a Xiao interessava la cultura degli umani, e con Aether pian pian stava entrando tra loro. Al biondo deve tanto, in poco tempo lo aveva aiutato moltissimo.

Si mise sdraiato su un fianco, passandosi una mano tra i capelli sospirando. Nemmeno quella notte avrebbe dormito. Si alzò, cercando di non svegliare Aether che stava dormendo abbracciando Paimon. Decise di andare in balcone, faceva freddo fuori, ma era l'ideale per distrarsi dai suoi pensieri. Si poggiò alla ringhiera, sospirando, non gli piaceva fare quegli incubi, a chi piacerebbe farli? Vedere la propria famiglia morire mentre soffrivano lentamente... Un brivido lo percosse. Il cielo quella sera era più spento del solito, non vi erano le solite stelle ad illuminarlo, c'erano solo alcune nuvole a coprirlo. Rimase a fissarlo per un po' finché non sentí un qualcosa di morbido e caldo cadergli addosso. Era una coperta: «Dovresti coprirti fa freddo a quest'ora.» Una voce dietro di lui parló. «Dovrei dire lo stesso, non sei messo meglio di me, indossi solo una maglietta e dei pantaloncini.» Ribatte l'adepto sistemando la coperta su di sé. «Touchè, come mai sei qui fuori?» Chiese Aether mettendosi al suo fianco. «Un incubo, nulla da preoccuparsi, puoi tornare a dormire. A voi mortali è importante avere un totale di ore di sonno.» Disse il corvino non guardandolo in volto. «Scordatelo, tu ci sei stato per me, ora tocca a me esserci per te.» Disse con tono serio il biondo. Non poteva essere preso seriamente in quel momento, aveva i suoi lunghi capelli biondi sciolti e scompigliati, e gli occhi un po' arrossati. «Non devi.» Disse secco l'adepto. «Non insistere, fammi spazio là sotto.» Disse il biondo mettendosi anche lui sotto la coperta in cerca di calore. «Davvero non c'è bisogno.» Insiste nuovamente Xiao. «Xiao! Insisto io ora, fa bene parlare, aiuta più di quanto pensi te lo assicuro.» Disse il corvino guardandolo. Xiao sospira stanco, gli unici a sapere la sua storia erano Zhongli e Ganyu, non sapeva se fosse una buona idea raccontarla al viaggiatore. Ma dopotutto, egli si era confidato con lui, perché non farlo? Prese un respiro profondo. «Come sai, io sono un'Adepto, soprannominato "Vigilante Yaksha". Avevo due sorelle e due fratelli... Ognuno di noi combaciava ad un elemento: Geo, Pyro, Cryo, Electro ed Anemo. In giovane età, io e i miei fratelli fummo sottomessi da un Dio Antico che ci obbligó a compiere atti crudeli. Trasformó me in una vera macchina uccisoria. Mi obbligava a divorare i sogni di coloro che dovevo uccidere..» Fece una pausa. Tremava, ricordare il suo passato non gli piaceva, gli ricordava troppe cose brutte. Si sentí avvolgere la mano da qualcosa di caldo, spostó lo sguardo verso la fonte, Aether lo aveva preso per mano senza guardarlo in volto per non metterlo a disagio. Xiao ricambió la presa fissando le loro mani intrecciate. «Io e i miei fratelli, siamo stati sotto il suo controllo fino alla guerra degli Archonti, fin quando Rex Lapis non ci liberó dalle grinfie di quell'Antico dio. Per questo gli sono debitore, noi abbiamo stipulato un contratto dove dovevamo prestare protezione a Liyue per il resto della nostra vita. Solo che nessuno si sarebbe aspettato ciò è che successo dopo..» Un'altra pausa, Xiao deglidisce. Per poi ricominciare: «L'odio represso nei confronti degli antichi dei ha portato alla corrosione delle anime di debiti karmici delle nostre anime. Ci attaccava da dentro, in modo lento, e dolente.Fino a quando non morirono tutti, escluso io. Fui salvato da una strana melodia che eliminó l'odio represso in questi secoli.. con la conseguenza di rimanere solo.» Fece una pausa respirando lentamente. Aether aumentó la presa sulla mano di Xiao, era frustato, come poteva un ragazzo come xiao aver avuto un passato così sofferente? «Le loro voci, riesco sempre a sentirle... Le loro urla... I loro pianti disperati... Ogni volta mi compaiono in sogno dicendo 'Xiao dovevi morire anche tu con noi' oppure  'Non meriti di vivere, non dopo ciò che hai fatto'
E io rimango lí, incapace di muovermi, incapace di parlare, soffocato dalle mie stesse memorie. É sempre lo stesso incubo, ma ogni volta che si manifesta diventa sempre più terrificante, più opprimente, più toccante. Non appena chiudo gli occhi, le loro figure sofferenti appaiono nella mia mente, é come una maledizione. Io non so piú che fare..» Concluse con voce spezzata e mettendosi le mani tra i capelli sospirando. Aether rimase lì a fissarlo, non aveva parole con cui esprimersi. Dirgli che gli dispiace, non cambierà le cose. La sua storia é stata davvero toccante e profonda che ora ha le lacrime agli occhi. Lui ha perso sua sorella, ma almeno sa che é viva e che la potrà rivedere, forse. Lui invece ha perso i suoi quattro fratelli non potendoli rivedere mai più. Xiao si voltò verso Aether: «Scusa, forse sono andato un po' oltre..» Disse per poi essere interrotto dal biondo che si catapultò tra le suo braccia abbracciandolo mentre qualche singhiozzo scappava dalla sua bocca. «S-scusa! S-so che non p-potrò fare la differenza, m-ma ora ci sono io a farti compania.» Singhiozza il viaggiatore. Xiao sorrise dolcemente, ricambiando l'abbraccio e accarezzandogli la testa: «Grazie Aether.» Disse.

Xiao accarezzava la schiena del biondo, mentre quest'ultimo ascoltava il battito del suo cuore. «Manca ancora qualche ora prima che il sole sorgi, vuoi dormire?» Chiese Xiao. «No tranquillo, ho dormito prima abbastanza.» Disse per poi scacciare dalla sua bocca uno sbadiglio. «Mh mh..» Mugugna il corvino guardandolo storto. «Ok forse potrei avere un pochino di sonno, ma pochissimo.» Disse facendo segno della quantità con le dita. Il corvino si staccò dall'abbraccio, prendendolo per il polso e trascinandolo fino al divano, facendolo sedere al suo fianco. «Tu ora dormi. Non avevi detto che domani volevi farmi da guida? Che gran peccato se domani tu non fossi in forze per farmela se non dormissi abbastanza!» Disse il corvino con un cenno ironico. «Xiao! Non è giusto.» Disse il biondo incrociando le braccia. «Si si, ora dormi.» Disse secco. Aether poggio la testa sul bracciolo del divano rannicchiandosi a se. Xiao poggió un gomito sopra lo schienale del divano osservando il biondo. Aether era un bel ragazzo, era evidente. I suoi lunghi capelli dorati combinati con le sue iridi lo rendevano di una bellezza unica. I lineamenti delicati, insieme al piccolo naso leggermente all'insú, e le lebbra rosate gli attribuivano un qualcosa di grazioso. Xiao provava attrazione fisica nei suoi confronti sin da subito, ma ora era convinto che era più che attrazione fisica era amore. Come se ne era accorto? Be' ne aveva parlato con Ganyu prima di partire, era stato strano, si ricordava che Ganyu alla notizia aveva assunto una strana espressione mista tra la felicità ed eccitazione cominciando a saltellare sul posto. Gli disse che quello che provava nei confronti del viaggiatore era amore cominciando a fantasticare su chissà che cosa. Il corvino la guardó confuso prima di andarsene farfugliando qualche ringraziamento. A lui piaceva Aether? E ad Aether? Provava le stesse cose? Pensó il corvino prima di cadere tra le braccia di Morfeo, sperando di non fare brutti sogni.

•[Under the stars]•XiaoTherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora