ATTENZIONE! In questo capitolo narrerò della storia di Venti, anche se ci potrà essere una minima percentuale che sia sbagliata o ci siano parti che non sono giuste, vi prego di corregermele. Si narrerà della storia di Mondstat, e ripeto, anche un po' sulla storia di venti. Quindi se non volete spoiler sconsiglio di leggere il capitolo.
Gli schiamazzi dei bambini rendevano viva l'aria della città. Persone che lavoravano, viandanti che cercavano di promuovere le loro merci, o solo persone che si godevano la mattinata con il cibo tipico della regione, affollavano le strade. Aether e Xiao erano usciti quella mattina senza Paimon. L'albina li aveva pregati di lasciarla dormire ed Aether sospirando rassegnato glielo permise. «Che ne dici di andare a fare colazione?» Chiese il biondo. «Mh va bene, fammi strada.» Rispose il corvino. Erano diretti alla Coda di Gatto, anche se un locale per alcolici, vi era un piccolo banco che si occupava della sezione bar. Aether aprí la porta del locale, il suono della campanella fece notare il loro ingresso. «Benvenuti alla Coda di Gatto, accomodatevi e un cameriere verrà a prendere i vostri ordini.» Una voce annoiata parlò, era una piccola bambina, seduta al bancone con la mano che le sorreggeva la testa mentre picchiettava con le dita la superfice dura. La piccola aveva dei corti capelli rosa, e due piccole orecchie da gatto, cosa insolita a Xiao visto che non aveva mai visto un mortale con delle orecchie. «Aether? Ma quell'essere ha delle orecchie..?» Chiese confuso indicando la minore. «Eh quale essere?» Chiese altrettanto confuso il biondo mentre si voltò verso la direzione indicata dall'adepto. «Diona? É strano vederti qua!» Esclama poi. Xiao lo guarda nuovamente confuso. 'Conosce proprio tutti a Mondstat eh?' Pensa stizzito. «Viaggiatore? Cosa?! Ero convinta che fossi partito chissà dove!» Urla scioccata la gattina alzandosi di scatto dalla sedia dove era seduta avvicinandosi a loro. «Heilà! Come vanno gli affari?» Chiese pacato il biondo. «Mh bene, ma la gente continua a venire sempre per quel dannato alcool!» Disse incrociando le braccia la minore guardandolo storto. Aether ridacchia. «Diona... Lo sai che i tuoi drink sono molto apprezzati, quindi perché privare i tuoi clienti di tale delizia?» Chiese Aether dolce piegandosi per arrivare all'altezza della minore. Diona sbuffa chiudendo un occhio, per poi portare lo sguardo dell'altro occhio sulla figura di Xiao: «E lui chi é? Non mi sembra originario di mondstat.» Chiede diffidente osservandolo. Xiao ricambió lo sguardo, sembrava una sfida, chi dei due avrebbe ceduto avrebbe dimostrato che é il più debole. Xiao assottiglia le palpebre per rendere le sue iridi più minacciose. Diona fa lo stesso, nessuno sembra cedere. Aether agitato da quella pressione tra i due abbraccio un braccio di Xiao attirando la loro attenzione. «*Coff Coff* Possiamo avere un caffé e una granita?» Chiese Aether dolcemente. «Certo..» Disse la minore voltandosi e dirigendosi verso il bancone. «Non mi piace quella bambina..» Disse Xiao. «Diona potrà sembrare scontrosa inizialmente, ma se ti prende in simpatia, diventerà dolce e gentile nei tuoi confronti.» Disse Aether guardando la minore mentre preparava le loro ordinazioni. «Su andiamoci a sedere.» Disse Aether lasciando il braccio di Xiao. Presero un tavolo isolato, all'angolo del locale, vicino a un tiragraffi con dei gattini sopra. Appena ci sedemmo, due di loro si prestarono ad avvicinarsi a Xiao facendo le fusa e strusciandosi ai suoi piedi. Il corvino li prese e li poggio sulle sue gambe. Uno di loro aveva il pelo di un colore particolare: era un colore che ricordava il giallo, ma non uno accesso, più su una tonalità scura tendente all'ocra con due occhi, anch'essi, gialli. L'altro invece aveva il pelo lungo e scuro con le punte grigie accompagnato con due occhi verdi smeraldo minacciosi. «Quel gatto ti somiglia!» Esclama Aether indicando il gatto dal pelo scuro. Xiao sbarra gli occhi: «Maddai non credo, ti sembro simile a lui?!» Esclama offeso il diretto interessato. «Ecco a voi i vostri ordini offre la casa solo perché sei tu viaggiatore.» Disse Diona poggiando le loro ordinazioni sul tavolo. «Grazie Diona, sempre la migliore!» La ringrazia il biondo facendo il segno della vittoria. Aether aveva preso un caffè per svegliarsi meglio, mentre aveva ordinato per Xiao una granita in quanto voleva esaudire il suo desiderio di "assaggiare la neve". «Questa che cos'é?» Chiese il corvino indicando la bevanda. «Una granita, é molto simile alla consistenza della neve, solo più solida, é fatta di ghiaccio tagliato a pezzetti.» Spiegò Aether mentre sorseggiava il suo caffè. L'adepto osservava la bevanda curioso come se da un momento all'altro sarebbe potuto accadergli qualcosa. «Su assaggia non é letale.» Disse il biondo ridacchiando mentendo il braccio con il gomito sul tavolo e la testa poggiata sulla mano guardandolo dolcemente. Xiao portò le sue labbra vicino alla piccola cannuccia cremisi, bevendo un grande sorso. «Ahi! Che male alla testa!» Esclama dolorante ponendo le sue mani sulle tempie, lasciando distrattamente la bevanda sul tavolo. Aether rideva: «Pft- Scusami, mi ero scordato di dirtelo di berla piano.» Disse mentre rideva. Il corvino lo guardava stizzito, portando lo sguardo altrove ed incrociando le braccia, segno che sel'era presa. «Su su, non fare così. Ora andiamo a fare un giro in città e poi passiamo da Venti.» Gli disse pattandogli la spalla e dirigendosi verso l'uscita. Xiao sbuffa, per poi alzarsi e seguirlo. «Grazie ancora Diona, tutto buonissimo come sempre!» Esclama il viaggiatore salutandola. «Torna presto!» Le risponde la minore.
«Dove mi stai portando ora?» Chiese il corvino al suo fianco. «Nella parte alta della città! Li ci sono la Cattedrale Favonius e la statua del Dio Anemo!» Disse entusiasta indicando davanti a sé. Mondstat piaceva molto ad Aether, si vedeva. Si vedeva dalla luce dei suoi occhi, quando metteva piede nella regione essi cambiavano, diventavano più accessi, più felici, pieni di vita. Mentre in altre regioni erano, come dire, più spenti. Anche li avevano un loro bagliore, ma non poteva essere paragonato al bagliore dei suoi occhi a Mondstat, la vedeva come se fosse la sua casa, il luogo che lo aveva accolto dopo il suo risveglio a Teyvat. Quando parlava dei monumenti, delle loro storie, si preoccupava ad aggiungere piú particolari possibili per far capire quanto la storia sia incantevole e profonda. Camminavano per le conosciute strade, che erano sempre lì a mostrargli la via. Salirono molte rampe di scale, fino ad arrivare alla parte alta della città. Vi era una grande piazza, con attorno un enorme stata del Dio Anemo, portava un lungo vestito che arrivava fino a terra accalcandosi un po, e possedeva delle grandi ali spalancate. La statua poneva avanti le mani tenendole poste davanti a sé, come se stesse aspettando qualcosa che stava cadendo dal cielo. Il capo era coperto da un cappuccio, ma si intravedevano i capelli raccolti in due treccine, tipiche del dio. Era stato scolpito con un espressione seria in viso, cosa che fece ridere Aether. 'Se sapessero com'é ora, non credo che un espressione così seria sia adatta a Venti..' Pensò sorridendo. Lui e il corvino si sedettero su un muretto li vicino per osservare il monumento. «Mondstat al tempo era divisa in due potenze opposte: nella prima potenza c'era Decarbian, il Dio anemo, al tempo, e anche Dio delle tempeste. Nell'altra, invece, vi era il sovrano del Nord, cioé Andrius. Decarbian voleva proteggere il suo popolo, ma il suo modo di proteggerlo, era abbastanza soffocante e violento, di fatto egli avvolte la città intorno a una tempesta non permettendo ai cittadini di entrare o uscire da essa. Tutto questo durerà fino a quando un bardo, l'ex amante di Decarbian Amos, e un cavaliere insieme all'aiuto di uno spirito elementare, che poi diventerà Barbatos; non avviarono una rivolta popolare contro il dio. Decarbian fu sconfitto, perdendo il suo titolo di Dio Anemo, e il suo successore legittimo, Andrius, rifiutò l'incarico. Venne eletto come successore del dio Anemo precedente: Barbatos, che partí via da Mondstat per lasciare ai cittadini la libertà di governo controllata dagli aristocratici. La situazione peggiorerà nel tempo, ma si riprenderà grazie alla fondazione dei King of Favonius e alla rivolta di Lady Vennessa contro la Famiglia Lawrence. Durante la battaglia contro Decarbian morí il bardo, a cui si era molto affezionato lo spiritello elementare, e per non dimenticarlo prese le sue sembianze fisiche, così é ancora oggi l'aspetto del Dio Anemo.» Concluse Aether passandosi una mano tra i capelli sospirando, mentre oscillava le gambe. Ogni volta che ripensava alla storia della statua, gli ricordava, ovviamente, quella di venti. E al solo pensiero lo rendeva triste, quanto ancora crudele poteva essere il passato di una persona? «Quindi l'aspetto di venti non é il suo originale?» Chiese stupito il corvino. «Si, ha preso le sembianze di una persona a lui cara, tenendola così sempre in ricordo. A pensarci é un pensiero davvero profondo e pieno di significato.» Disse Aether con aria malinconica guardando la statua. «Meglio andare alla prossima tappa sennò non finiremo piú e ti annoierai.» Disse il biondo cominciando a camminare per cambiare la piega che stava prendendo la situazione. Xiao lo seguiva silenzioso, mentre attraversavano la piazza per arrivare davanti alla cattedrale.
«Questa é la cattedrale Favonius. É la più importante cattedrale di Mondstat, dove l'Archon Anemo viene venerato calorosamente. I più importanti esponenti della chiesa sono Sorella Victoria e Sorella Barbara, quest'ultima é una famosa Idol. Di fatto ha molto seguito con dei fan super generosi quanto soffocanti. La cattedrale é fatta da uno stile gotico, si può notare dalla gulia, la punta più alta, accompagnata dai pinnacoli, le punte più piccole. La struttura possiede molti archi di vario tipo, che variano in base a dove il peso deve essere disposto. Il penso si concentra sulle colonne, donando alla struttura la possibilità di svilupparsi in altezza rendendola più maestosa. Sopra la grande porta che funge da ingresso troviamo un rosone, una grande finestra di vetro colorata che ha funzione di rappresentare la luce divina all'interno della cattedrale.» Spiegò Aether cercando di essere il più comprensibile possibile. «É davvero affascinante il metodo in cui é stata costruita e come é stato pensato il modo in cui proporzionare il peso delle strutture..» Disse Xiao guardando amaliato la struttura. «Vero! Soprattutto con gli archi il peso si può concentrare su più pilastri portando la struttura a non crollare e a svilupparsi sempre più in altezza!» Disse contendo il biondo. «Ora però direi di andare, vorrei passare a prendere Paimon e poi andare da Venti, non vedo l'ora!», Disse il biondo cominciando nuovamente a camminare emanando una certa energia positiva.
*Il prossimo capitolo partirà direttamente con l'incontro con venti, per questioni di mia comodità nella narrazione*
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•[Under the stars]•XiaoTher
Fanfiction¡COMPLETA! C'era un lato di Aether che nessuno conosceva, un lato stanco, al limite che tirava avanti con il pensiero di rivedere l'adorata sorella. Un ragazzo che aiutava tutti pur di ricevere qualche utile informazioni su sua sorella Lumine. Tutto...