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«Allora Aether, come mai vuoi ritornare a Mondstat tutt'uno tratto?» Chiese l'albina facendo uno sguardo poco raccomandabile. Paimon già da tempo pensava che tra il viaggiatore e l'Adepto era nato qualcosa, li aveva sorpresi la sera stessa insieme, era venuta a controllare se Aether stesse bene visto che si era fatta una certa ora e lo aveva sorpreso a essere abbracciato dall'adepto. Cosa avrebbe potuto pensare? Le faceva piacere che Aether si distrasse dalla questione di sua sorella e dalle missioni, una vacanza più qualcuno al suo fianco che non fosse lei se la merita, dopotutto lei non lo faceva stare bene pienamente. «Ho bisogno di parlare con Venti, e poi volevo rivedere i nostri amici di Mondstat! E ho voluto invitare anche Xiao per fargli conoscere la regione, visto che non é mai uscito da Liyue.» Disse il biondo non entrando nel dettaglio. Paimon annuí. Arrivarono alla porta di pietra: «Hey Aether! Ecco Xiao! Xiaooo siamo quaa!» Urla l'albina agitando il braccio in aria. Il corvino li notò dirigendosi verso di loro. «Buongiorno, avete riposato? Non ho intenzione di trainarvi fino a destinazione.» Disse diretto l'adepto. «Tranquillo, se Paimon dovesse stancarsi la posso portare io, in quanto a me non ho problemi a camminare per molto.» Disse Aether agitando la mano imbarazzato. «Solo che non dovremo passare per di qua se vogliamo passare per Dragonspine.  Se prendessimo questa strada passeremo per il Vigneto Prima Luce, e così non potrò farti vedere la montagna... L'ideale sarebbe attraversare l'estuario di Qiongji, arrampicarsi su una piccola parte montuosa, e poi arriveremo a Dragonspine.» Illustrò il biondo, indicando il persorso sulla mappa che aveva tirato fuori. «Fino a quel punto possiamo teletrasportarci, ma da lí in poi dovremo proseguire a piedi visto che non conosco l'area.» Propose Xiao. «Fantastico! Grazie Xiao mi sdebiterò!» Esclama Aether prendendogli le mani. L'adepto arrossisce, voltandosi e afferrando la mano di Aether usandola come scusa che se non fossero in un contatto fisico con lui, durante il trasporto, si sarebbero potuti perdere nello spazio tempo. (É una gran cavolata, ma ho preso spunto da Dragonball, é il metodo in cui Whis trasporta Lord virus per tutto l'universo, vi prego capitela).
In realtà voleva tenere la mano del biondo, una volta controllato che anche Paimon fosse tenuta a lui, essendo che sennò la sua "scusa" non sarebbe stata plausibile, si teletrasportarono. «Woah! A Paimon gira la testa, non le piace teletrasportarsi!» Esclama l'albina stordita. Aether barcollò fino a poggiarsi sulla spalla di Xiao. «Tutto apposto?» Chiese addolcendosi e mettendogli una mano sulla schiena. «Mh si tutto apposto, suppongo che il teletrasporto mi abbia un po' scombussolato. É la prima volta che mi capita di viaggiare così.» Disse ridacchiando il biondo mettendo una mano sulla fronte. «Se vuoi ci fermiamo, non é un problema, avrei dovuto avvertirvi prima che farlo sarebbe stato abbastanza scombussolante.» Disse Xiao buttando un'occhiata a Paimon che già era bella che andata sul terreno. «Non se ne parla! Andiamo, se non ci fossimo teletrasportati ci avremo messo il doppio del tempo.» Esclama Aether staccandosi dal corvino dirigendosi con passo deciso verso l'albina, per fargli vedere che stava già meglio. Il viaggiatore prese tra le sue braccia Paimon tenendola stretta a se, in modo da trasmetterle un po' di calore. «Allora partiamo, qualunque cosa possiamo fermarci lo sai?» Chiese l'adepto. «Si si non preoccuparti.» Disse Aether che già aveva iniziato ad avanzare.

«Dragonspine è un’area situata nella parte sud-orientale di Mondstadt. Una vasta montagna che comprende diverse area innevate, antiche rovine e i resti di Durin, il drago. La montagna era storicamente conosciuta come Vidagnyr diverso tempo prima la caduta del drago. Ora non starò a raccontarti la storia di Durin, in quanto io non ne so molto i particolari, ma potremo chiedere a Lisa una mia cara amica che si occupa della biblioteca di Mondstadt. A Dragonspine la neve si raccoglie in modo singolare, di fatto, non si scioglie mai del tutto rendendo l’area praticamente invivibile per un comune essere umano. A causa del freddo estremo, la montagna innevata, è diventato uno dei luoghi più pericolosi di Mondstadt Ma non preoccuparti, il percorso che prenderemo noi non é molto frequentato dai mostri, il massimo che potremo incontrare sarà qualche Hilichurl o Samachurl innevato.» Spiegò al corvino. «Mh secondo te però Durin era più grande o più piccolo di Dvalin?» Chiese Xiao per aprire una conversazione. «Mhh non saprei...Io ho visto Dvalin, ma Durin, non credo sia più piccolo, sempre qua, nella montagna, c'è il suo "cuore/nucleo" e da come si vede é molto grande, quindi non so darti una risposta sicura, ma credo sia un poco più grande di Dvalin. O almeno questo é il mio ragionamento.» Afferma Aether. Camminavano per il sentiero innevato, Xiao che di tanto in tanto raccoglieva un po' di neve, ed Aether che si stringeva nel suo capotto con Paimon tra le braccia. «Mi é sempre piaciuta la neve, a Liyue non nevica mai. Ho sempre desiderato vederla, provare come é al tatto, di cosa sa, se ha sapore o se invece é insapore, se ha un odore o meno.» Disse Xiao fermandosi ad osservare l'insiemi di cristalli di ghiaccio. «Mi fa piacere che hai potuto provare il piacere di vederla. Quindi era per questo che ti interessava Dragonspine...non mi aspettavo che ti interessasse la neve!» Disse il viaggiatore contento. «Un obbiettivo della tua lista "Cose da fare a Mondstat" lo possiamo spuntare!» Continua dicendo sempre Aether facendo il pollice all'insú. Xiao sorrise riprendendo a camminare. «Solo, che non mi piace stare in posti affollati, la gente mi mette ansia, qua è così isolato e tranquillo... mi piace.» Disse il corvino. «Be' a Mondstat non posso assicurarti che sia isolato come qua, ma farò il possibile per non far avvicinare troppa gente. In quanto a Dragonspine... sembra un luogo tranquillo ma ti assicuro che non lo è affatto..» Disse Aether incuoendosi verso la fine.
«Dove siamo diretti ora?» Chiese il corvino per cambiare discorso. «Per ora dirigiamoci verso la città. Da lì prenderemo un'alloggio e vedremo cosa fare. Per un po' dovrò lasciarti solo, perché ho bisogno di parlare con Venti, mi dispiace.» Esclama ponendo una mano davanti alla testa in segno di scuse. «Nessun problema, é normale voler parlare con qualcuno che non si vede da molto. Forse nel mentre starò con Paimon e vedremo di inventarci qualcosa.» Disse il corvino.

Camminavano per le grandi valli, chiaccherando del più e del meno. Paimon si era ripresa e aveva già ricominciato a parlare e fantasticare sulle bellezze di Mondstat a Xiao. «Mondstat é una delle sette regioni di Teyvat, é nata grazie a Lady Vennessa, un'importante donna, e il Dio Barbatos.» Gli disse Paimon. «Barbatos? Chi é? Non credo di averlo mai sentito come divinità.» Chiese Xiao. «Oh barbatos, é l'odierno dio Anemo, dagli abitanti si fa chiamare anche Barbatos, ma non ricordo l'origine del nome.» Si intromise il biondo. «Aether quanto manca? Paimon non vede l'ora di rientrare in città!» Chiese Paimon impaziente. «Non molto. Guarda! Si può già notare il Grande Albero del Levantolo!» Esclama Aether indicandolo. Xiao guardo curioso quel grande albero: «Non mi sembra un albero qualunque, suppongo sia sede di qualcuno o qualcosa di importante, non ho mai visto a Liyue alberi di tale taglia.» Disse il corvino con espressione pensierosa. «Ma allora lo hai un po' di cervello! E Paimon che era convinta che tu non lo avessi! É giusto, il Grande Albero del Levantolo é onorato al dio Barbatos!» (Non ne sono sicura, ma tenendo conto a ciò che dice la storica, che si trova vicino all'albero, narra di Lady Vennessa e di Barbatos, quindi non so a chi sia onorato.) «Wow, Il dio Anemo deve essere molto amato dal suo popolo.» Disse Xiao. «Hey guardate ecco la città!» Esclama Paimon indicandola.
Era fantastica, era rimasta tale e quale a come l'avevamo lasciata i due compagni di viaggio alla loro partenza. «Forza scendiamo!» Disse Aether entusiasto. Arrivarono fino al Ponte per poi fermarsi a causa di qualcuno. «FERMI LA!» Una voce sconosciuta gli urlò, una ragazza dai lunghi capelli castani fece un salto ed arrivò davanti a loro in perfetto equilibrio. Xiao si mise davanti ad Aether, in caso la sconosciuta avrebbe avuto brutte intenzioni. «Amber!?» Esclamarono all'unisono Paimon ed Aether. Xiao diede un'occhiata al biondo confuso: «Xiao non c'è nulla da temere, è una mia vecchia amica.» Gli disse Aether poggiandogli una mano sulla spalla. «Amber come stai? È da tanto che Paimon ed Aether non ci vediamo!» Disse contenta l'albina. «Heylà! Tutto apposto qua, le solite cose lo sapete. Da quando il Terrone Alato si è placato, Mondstat è molto più tranquilla.» Disse Amber. «Allora viaggiatore! Con chi ho il piacere di incontrarmi?» Chiese indicando la figura dell'Adepto. «Oh! Lui è Xiao, viene da Liyue, la regione accanto, l'ho portato con me per fargli conoscere la regione.» Spiega Aether. «Benvenuto Strano, ma rispettabile viaggiatore! Io sono Amber la vigilante, qualunque cosa ottai rivolgerti a me!» Esclama la castana mettendosi a mo' di soldato. «Strano ma rispettabile viaggiatore? In che senso, sono tutti così strani a Mondstat Aether?» Chiese stranito l'Adepto. «No, non farti strane idee ti prego. È il saluto che i Cavalieri di Favonius devono porre a chi è nuovo nella regione.» Gli disse il biondo. Xiao scrutò con disgusto la figura della castana, non gli piaceva quando i mortali lo trattassero come loro simile, quando lui era un immortale. Ma questo non lo sapeva la povera vigilante, di conseguenza, Xiao lasció scorrere la cosa, cominciando a incamminarsi verso la città. «Non gli ho fatto una buona impressione..» Disse una volta che l'adepto si fosse allontanato, facendo una piccola risatina nervosa. «Come dire, Xiao è... particolare. Ma devi scusarlo, non è molto bravo a nascondere i proprio pensieri sulla gente altrui...» Disse il biondo guardandolo male. Il corvino se ne accorse e lo guardó con sguardo confuso. 'Cosa ho fatto?' Pensó l'adepto. «Amber, meglio che vada, magari uno di questi giorni ci vediamo.» Le disse il viaggiatore. «Ma certo! Che il vento sia con te Aether!» Esclama prima di correre e scomparire chissà dove. Il biondo si incamminó verso il corvino, non proferendo parola. «Ho fatto qualcosa?» Chiese stranito. «Nulla tranquillo.» Rispose secco Aether, facendo capire che qualcosa c'era.

•[Under the stars]•XiaoTherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora