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«A cosa stai pensando?» la voce del moro mi riporta alla realtà, risvegliandomi dai miei pensieri

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«A cosa stai pensando?» la voce del moro mi riporta alla realtà, risvegliandomi dai miei pensieri. Scuoto la testa e rifiuto di parlarne «Niente, sono solo incasinato dai compiti».

Mi afferra la mano prima di attraversare la strada. Il suo tocco sembra produrre una scarica elettrica, la sua pelle calda va in contrasto con la mia mentre la mia lingua sembra essersi paralizzata.

Arriviamo all'altro lato della strada, una parte di me sembra voler avere la sua mano nella mia, mentre l'altra vorrebbe solo scappare.

Continuiamo a camminare verso scuola, ma prima di sorpassare il cancello d'entrata, tiro la mano verso di me, lasciando la sua presa. «Cosa c'è?» mi chiede preoccupato Taehyung, cercando di prendere nuovamente la mia mano.

«Ti avevo chiesto di non chiudere il tuo cuore.» mi ricorda di ciò che mi aveva chiesto la scorsa sera, con un tono leggermente deluso. Mi avvicino in modo da poter sussurrare «Infatti non lo sto facendo, ma non ho mai detto che sarebbe stato facile.» per poi allontanarmi e dirigermi vicino ai miei amici.

[...]

«Allora? Com'è andato il compito di inglese?» mi chiede Kai che si unisce a me, nell'andare verso la mensa. Gli annuisco in risposta, lasciando un sospiro per l'ansia di sapere il risultato.

«Credo sia andato bene. Molte di quelle cose le sapevo, mentre altre ho tirato ad indovinare.» rispondo molto onestamente, prima che entriamo in mensa.

Non appena mi siedo al mio posto, mi arriva un biglietto di carta. Spero che nessuno l'abbia notato, a parte me. Lo apro e leggo "Vediamoci nei corridoi del primo piano, tra 2 minuti".

Mi guardo intorno ma non vedo nessuno, sicuramente sarà stato Taehyung, eppure sarebbe subito riconoscibile con il suo casco di capelli.

«Che stupido. Ho dimenticato di finire di fare i compiti di matematica.» mi invento una scusa al volo e mi allontano. Kai subito si alza dal suo posto, chiedendomi «Ti posso accompagnare?».

Gli faccio cenno di non preoccuparsi e mi allontano velocemente. Stando attento che nessuno stia nei paraggi, mi addentro nel corridoio principale del primo piano.

Mi sento tirare per il polso, con le spalle contro una delle rientranze dei muri. «Sapevo che saresti venuto.» vedo Taehyung che mi si para davanti, appoggiandosi al muro dietro alle mie spalle.

Gli do un colpo sull'addome e gli sussurro «Ma sei impazzito? Mi hai fatto spaventare. Se ci scoprissero?» ma dalla sua espressione sembra essere il più sereno al mondo.

«Ammettilo che sapevi che fossi io, eppure sei venuto.» mi parla con tono silenzioso, anche se non importa alzare la voce. Quella vicinanza e quel silenzio, riuscivano a farmi sentire anche il suo cuore battere nel suo petto.

One Night Only || VMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora