È più di una settimana che cerco di evitare in tutti i modi Taehyung e Yoongi, stando alle regole di quello squilibrato... avrei tanto bisogno di un abbraccio di quel moro fastidioso ora, ma non voglio che quell'essere gli racconti quello che è successo.Continua a chiamarmi nonostante tutto, nonostante non mi faccia vedere... nonostante faccia finta di non provare niente per lui, come ho fatto dopo averlo conosciuto.
Mi immergo completamente nella vasca, trattenendo il respiro e guardando il soffito da sotto l'acqua. Certe volte mi sento un completo schifo... una completa vergogna per quello che ho fatto... amo davvero Taehyung? oppure ho solo bisogno di lui per sentirmi completo?
Chiudo pian piano gli occhi, sentendo tutto ciò che mi circonda completamente ovattato, senza sentire nulla, con lo scopo di prendermi una pausa dalla vita che continua a camminare nonostante tutto... che certe volte sembra correre senza importarsene di niente e di nessuno.
Perché ho paura di amare Taehyung? Perché ho... perché non riesco? Lui non è Jungkook, lui non mi farà del male... dicevo le stesse cose con Jungkook, eppure eccomi qui, terrorizzato nel solo sentire i suoi passi avvicinarsi.
Vengo tirato dai capelli verso la superficie e comincio a tossire. «Cosa stai cercando di fare? Vuoi davvero farla finita?» la sua inconfondibile voce riempie il silenzio nel piccolo bagno.
Mantengo il viso basso senza emettere una parola, lo vedo avvicinarsi sedendosi sul bordo della vasca mentre la mia ansia continua a crescere.
«Non devi fare queste cose Jimin. Ci siamo già passati, vuoi tornare indietro?» continua a parlarmi con il tono di chi fa finta di essere interessato. Mi avvicino una mano al volto, ma rimango leggermente restio nel farmi toccare.
Il suo sorriso riesce a congelarmi il sangue nelle vene, mentre mi afferra improvvisamente i capelli e li tira all'indietro. «Non puoi più scappare, devi solo arrenderti.» esordisce digrignando i denti, poi aggiunge con un sorriso maniaco «Non puoi andartene, altrimenti racconterò tutto».
Trattengo le lacrime il più che posso, ma cerco di non guardarlo negli occhi. Mi colpisce subito dopo con uno schiaffo, facendomi bruciare l'intero volto... solo una goccia scende dal mio volto, una goccia scarlatta che si disperde nell'acqua come una nube colorata.
«Vado a comprarti delle medicazioni.» va via a grandi passi, rimango immobile finché non sento la porta chiudersi e il silenzio ritornare nell'abitazione.
[…]
Finisco di medicarmi per conto mio finché non sento bussare alla porta. Sicuramente non sarà Jungkook, ha le chiavi.
«Chi è?» chiedo a voce alta, percepisco più di una voce al di là dell'altro lato. «Jimin apri, siamo noi.» una leggera gioia si fa strada dentro di me, realizzando essere Kai con gli altri ragazzi.
«Come mai non stai venendo più a scuola?» il ragazzi mi chiede subito non appena apro la porta, invitandoli ad entrare. Guardo bene per la tromba delle scale, cercando se ci siano tracce di Jungkook, ma non ne vedo e comincio a preoccuparmi che possa venire all'improvviso.
Gli faccio cenno di non preoccuparsi e replico, in modo che possano andarsene il più velocemente possibile «Tornerò presto, ho avuto solo una brutta influenza, tutto qui. Tornate a casa, non voglio che rischiate di ammalarvi con qualche piccolo germo rimasto».
Scuotono la testa e, accomodandosi attorno al tavolo, esordiscono «Meglio di no, ti abbiamo portato un po' di cibo. Vedrai che ti sentirai molto meglio, dopo aver mangiato il cibo.» mostro un sorriso forzato e subito continuo facendogli con insistenza «Meglio se andate a casa, ci vedremo a scuola. Lasciatemi finire la ricerca per domani».
Finalmente li convinco ad andare via, ma prima che chiuda la porta Kai mi domanda «Cos'hai fatto al labbro?» indicandomelo, mostrandosi leggermente preoccupato. Lo rassicuro subito e rispondo cercando di non far sporgere alcun dubbio «Te l'ho detto. Ho avuto l'influenza, ho appena preso un antibiotico».
Chiudo subito la porta, dopo averli salutati ancora una volta. Prendo un respiro profondo e mi siedo, appoggiando la schiena contro la porta, portando le ginocchia davanti al petto.
Mi arriva l'ennesima chiamata da Taehyung, una parte di me si batte per farmi rispondere, ma la paura che possa scoprire tutto mi spaventa... mi spaventa che possa odiarmi per quello che ho fatto.
Cerco di distrarmi con la ricerca che ormai ho completato circa 4 giorni fa, ho cercato di non pensare a quello che era successo lavorando alla ricerca senza sosta, ogni qualvolta che me ne prendevo una per poter bere un bicchiere d'acqua, il pensiero delle sue mani viscide sul mio corpo ed averlo dentro di me, mi faceva odiare quello che ero.
[…]
Bussano ancora alla porta dopo aver letto il mio testo per circa una decina di volte. Non smettono di bussare, cominciandolo a fare in modo ripetitivo.
Mi avvicino lentamente allo spioncino e vedo Taehyung che comincia a barcollare. Non so se dover rispondere e aprirlo, oppure far finta di nulla... facendo finta di nulla, potrebbe incontrare Jungkook e farsi del male; se dovessi invitarlo e verrebbe Jungkook, potrebbe farsi del male...
Sembra che ogni mia decisione preveda che Taehyung possa farsi del male. «Jimin, lo so che sei lì dentro. Riesco a sentirti.» dal suo semplice tono riesco a capire che sia sbronzo.
Rimango in silenzio per paura di poter sbagliare, ma preferisco che si faccia male dentro casa, piuttosto che vicino le scale.
Non appena apro leggermente la porta, mi spinge per poter entrare dentro e comincia a baciarmi. «Aspetta Taehyung.» ripeto più volte venendo interrotto continuamente dai suoi baci.
Quasi non mi sciolgo sotto il suo tocco, che quasi mi fa sentire meglio ma una volta che mi ricordo di Jungkook, lo spingo, facendolo cadere sul divano.
«Non possiamo Taehyung, devi andartene.» lo avviso mentre continuo a controllare che non entri nessuno. Lo sento farfugliare senza coscienza, poi esordisce «Perché sei un'altra persona da sobrio? Sembri una persona diversa...».
Mi assicuro di chiudere la porta a chiave, mi avvicino a Taehyung, prendendogli il viso tra le mani e susssurrandogli «Taehyung devi andartene, per favore, fallo per me.» continua a guardarmi come se non gli avessi detto nulla, continuando «Vedi come fai? Mi mandi al tappeto e poi sembri aiutarmi. Mi piaci Jimin, mi piaci davvero tanto».
Prende ad accarezzarmi dolcemente la guancia e quasi non mi arrendo, ma cerco di essere più forte del solito. «Per favore, mi sei mancato tanto... voglio continuare a baciarti, non faccio altro che pensare a te.» finisce di parlare e mi si avvicina per potermi baciare, ma mi scosto subito.
«Taehyung devi tornare a casa.» gli ordino spingendolo fuori casa, ma la paura che possa farsi male comincia a mangiarmi vivo. Vado quasi in panico, ma decido di farlo dormire da me... sarebbe da irresponsabili rimandarlo a casa da solo, anche se dovesse scoprirmi Jungkook, non mi interessa... lo rimanderò a casa, domani.
Lo faccio accomodare sul mio letto, mentre mi sistemo sul piccolo divanetto nel salotto. «Ora dormi e domani tornerai a casa.» gli accarezzo le ciocche brune, guardandolo dormire abbracciandomi a sé, finché non crolla definitivamente.
Una lacrima mi scende sul volto grazie al suo tocco, mi sento così sicuro e protetto, ma perché ho paura? perché non riesco a lasciarmi andare e stare con lui...?
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One Night Only || VMin
Fanfiction(COMPLETA) Come può una serata, cambiare la vita di due persone? In un locale notturno, due ragazzi fanno la conoscenza uno dell'altro, passando la serata insieme e scambiandosi il numero di telefono. Decidono di avere un'avventura di una sola not...