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Sono giorni che faccio finta che Taehyung sia ormai morto per me

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Sono giorni che faccio finta che Taehyung sia ormai morto per me. Non mi aspettavo che mi dicesse quelle cose... non lui, ma a quanto pare non sembro azzeccarci in materia di ragazzi.

Sorseggio il mio drink mentre me ne sto appoggiato al bancone del bar di Yoongi. «Sei da solo?» mi chiede un ragazzo poco più grande di me, gli rivolgo un piccolo sguardo e replico «Sparisci».

«Ho pensato che potevamo conoscerci...» continua a parlarmi in cerca di attaccare bottone, ma lo interrompo «Vattene. Il concetto non ti è chiaro?» si scusa con un piccolo inchino e si allontana.

«Cosa succede? Era un bel ragazzo. Stai male per Taehyung, ammettilo.» mi ribadisce Yoongi avvicinandosi, ma scuoto la testa mentre gioco con la cannuccia. «Non voglio sentir nominare nemmeno il suo nome.» gli ripeto l'ennesima volta, rivolgendogli un'occhiata fulminante.

Alza le mani quasi in segno di resa, non gli è mai piaciuto partecipare ai miei litigi, né tantomeno prendere posizione. «Dopotutto non può averti detto quelle cose all'improvviso.» continuo a guardarlo male, ma dopotutto non l'ha nominato.

«Cosa dovrei fare? Andare ancora da lui e ferirmi, l'ennesima volta?» gli faccio quasi con tono sarcastico, facendo cenno a quel che è successo più di un giorno fa. «Quindi senti ancora qualcosa per lui?» continua a chiedermi, ma continuo a guardarlo male, ribadendogli il concetto «No. Per me è morto. Non è mai esistito».

Mi ricorda poi ciò che ho detto «Ma tu hai detto che non vuoi ferirti un'altra...» lo interrompo e gli chiedo alterato «Da che parte stai?» alza le mani in segno di resa, ma continua nonostante a difenderlo «Dico solo che non credo sia possibile che ti dica quelle cose se non provava nulla».

«Sai cosa c'è? Non ho bisogno di lui, sono stato uno stupido nel pensare di confessargli tutti i miei sentimenti.» mi alzo dallo sgabello e vado per tornare a casa, ma nemmeno esco che mi fronteggia subito.

Rimaniamo a guardarci, deglutisco nervosamente mentre non ho nessuna intenzione di parlargli. Mi allontano velocemente verso casa, chiudendo la porta e organizzando una serata tra amici.

[…]

«Va tutto bene con il tuo ex?» mi chiede Mai prima di mandare giù un altro sorso di alcol. Annuisco piano mentre ripenso a come Yoongi mi ha salvato quella sera, mentre una parte di me si rifiuta di ricordare... sarebbe come riportarlo alla realtà..

«Menomale che abbiamo avvertito Yoongi quella sera, almeno ha potuto aiutarti.» rivelandomi subito dopo il come è riuscito Yoongi a salvarmi... «Quindi siete stati voi ad avvisarlo?» chiedo, ricevendo un cenno con la testa.

Una volta mandato giù un altro sorso, mi chiede «Come sta andando con Taehyung? Avete chiarito?» abbasso la testa in silenzio, senza emettere una singola parola o suono.

«Possiamo non parlare di lui?» ribadisco con calma e a voce bassa, rimaniamo in silenzio per un po', non sapendo di cosa parlare. Chiedo poi «Perché vi ha detto qualcosa?» non sanno se rispondermi o meno, ma comincio a guardarli in attesa.

«L'abbiamo visto fuori il bar di Yoongi, come se cercasse di sentire qualcuno parlare all'interno, mentre poi il giorno dopo abbiamo visto il tuo ex entrare a scuola e dirigersi ai distributori.» mi spiegano l'intera situazione e non mi incapacito di come abbia potuto credere alle parole di un bugiardo e viscido come Jungkook e non alle mie... nonostante abbia ascoltato i miei sentimenti per lui.

Mi sorge poi un dubbio, perché origliava nel bar di Yoongi? era abbastanza tardi quando l'ha chiuso, cosa ci faceva ancora per strada sapendo le sue abitudini?

«Ragazzi vengo subito, voi fate ciò che volete, ma non fate casino.» mi alzo di soprassalto e mi precipito al bar in tutta velocità, cercando di controllare il respiro senza riuscirci.

È stato Yoongi a farlo arrivare lì fuori, è stato sempre lui che mi ha detto di parlare dei sentimenti che provo... che provavo per Taehyung.

[…]

Entro nel bar sfondando quasi la porta, vedendoli parlare animatamente ma si fermano non appena notano la mia presenza.

Fingo che Taehyung non ci sia con tutta la mia forza interiore, riferendomi solo e unicamente a Yoongi. «Ho delle domande da farti.» esordisco rimanendo al mio posto, non avvicinandomi né tantomeno allontanandomi.

«Kai mi ha detto che ha visto Taehyung fuori il bar, la sera che ti ho parlato dei miei sentimenti per lui. Sei stato tu?» facendo attenzione alla sua espressione che quasi cambia totalmente.

«Jimin...» cerca di parlare ma Taehyung si alza dallo sgabello ed esordisce «Vado via.» mi ci paro davanti e lo fermo, avvisandolo «Ce ne ho anche per te».

«Non ero morto per te?» mi chiede subito dopo, ma comincio a parlargli con tono alto e non importandomene della vena sul collo. «Perché credi alle parole di quel viscido e schifoso?! Hai sentito tutto quello che provo, tutto quello che sento e non ti basta!».

«Puoi raccontarmi tutto quello che ti ha detto Jungkook?» continua quasi a guardarmi col dubbio se credermi o meno, ma continua a dirmi tutto quello che è successo quel giorno.

*** Quel giorno al distributore... ***


«Voglio dichiararmi, voglio poter stare con lui.» esordisco ad un mio amico, mentre mi avverte «Sei sicuro? Lui prova lo stesso con te?» annuisco sorridendo nel ricordare le sue parole.

Vengono chiamati in fondo al corridoio e li lascio andare, avvicinandomi ulteriormente al distributore, vedendo il riflesso di una persona alle mie spalle.

«Cosa vuoi Jungkook?» gli chiedo, lui comincia a guardarmi con la sua spavalderia, con le mani nelle tasche dei jeans.

«Volevo raccontarti quello che è successo tra me e Jimin. Lo vedi strano ultimamente, giusto?» continua stimolando la mia curiosità, mi giro per poterlo vedere meglio.

Rimango vicino al distributore, mentre lo vedo comprarsi qualcosa «Ti ha raccontato che abbiamo fatto sesso, giusto?» comincio a fissare il vuoto non credendo a quello che ho appena sentito.

«Effettivamente non può avertelo detto, forse magari non voleva fartelo sapere, quindi magari ho anche sbagliato.» prende il suo snack, dando il primo morso, dopodiché gli rivolgo un'occhiata e gli chiedo «Perché dovrei crederti?».

Lo sento emettere una risata beffarda «Non voglio che tu mi creda, volevo solo dirtelo.» prende un respiro e continua aggiungendo «Non volevo che ti dichiarassi a lui, nonostante avesse fatto quel che ha fatto».

Sta per andarsene, ma subito dopo aver preso un sorso del suo drink, mi porta a conoscenza di un particolare «Ha detto che mi ama mentre stavamo insieme.» si allontana definitivamente mentre sento la rabbia bollirmi nelle vene e le lacrime quasi bagnarmi il viso, ma non ci crederò finché non me lo dirà lui stesso.

One Night Only || VMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora