CAPITOLO SETTIMO

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Christelle

Andy sembra davvero molto.. agitato, arrabbiato?
Prende a calci la ghiaia bofonchiando frasi a voce troppo bassa per essere comprese.
Davvero non riesco a capire cos abbia .
Si volta di scatto verso di me, il suo sguardo è duro.
Mi alzo dalla panchina e mi avvicino a lui, subito dopo lo abbraccio;
si può dire che l'alcool che ho ancora in corpo mi rende coraggiosa.
Mi stringe a se con molta forza.
So che praticamente conosco questi ragazzi da due giorni, ma mi sto già legando parecchio.
Strano a dirsi da parte mia.
Antonella interrompe il nostro abbraccio urlandoci contro che Michael non sta bene.
Andy scatta all'istante sull'attenti e corre dentro al locale lasciandomi sola con un'Antonella preoccupata.
"Josh?"
Le domando senza pensare.
"È dentro ad aiutare Sophia e Christian a rianimare Michael"
"Rianimare?"
"Si, deve aver bevuto troppo, è svenuto praticamente al centro della pista da ballo.
Per fortuna non sembra aver picchiato la testa"
Tiro un sospiro di sollievo nel sentir pronunciare quelle ultime parole.
"Antonella.."
"Si?"
"Cosa dovremmo fare?"
"Lasciamo che se la sbrighino loro, sono sicura che domani Michael sarà come nuovo!"
Sophia esce dalla grande porta in vetro reggendosi a Christian.
"Allora?"
Domandiamo all'unisono io e Antonella.
"Josh sta aiutando Andy a caricarlo in macchina.
Comunque sta bene, deve solo smaltire la sbronza."

Mi domando come farò a trovare la strada di casa.
Ed ecco arrivare anche Josh.
"Christelle, ho chiesto ad un paio di miei amici ancora sani se potrebbero riaccompagnarti a casa, non preoccuparti sono brave persone.
Essendo in tre hanno ancora un posto in macchina libero"
"Grazie"
Pronuncio con un velo di insicurezza.
Mentre mi si avvicinano tre ragazzi, il mio gruppo mi saluta e si avvia verso il parcheggio sul retro del locale.

Michael

Non riesco a reggermi in piedi, eppure.. sto camminando?
Delle braccia mi sostengono e mi trasportano sino ad un'automobile, sento la portiera del guidatore sbattere e l'auto viene messa in moto.

Christelle

Due ragazze ed un ragazzo camminano nella mia direzione.
Sono bellissimi.
Le ragazze credo siano due gemelle, nella poca luce delle 2:00 del mattino fatico a veder con chiarezza.
Il ragazzo sembra altro più o meno quanto Michael.
Avendo la vista parecchio affaticata non riesco a distinguere nitidamente i suoi lineamenti.
"Brad"
Dice allungando la mano verso di me.
"E loro sono Natalia e Viola"
aggiunge indicando poi con un movimento del capo le due ragazze, una delle quali si avvicina con espressione seria.
"Non guardare il quel modo il mio ragazzo, stronzetta."
Rimango letteralmente a bocca aperta.
Ma che ho fatto?
Brad la strattona ridendo
"Smettila di far la scema sorellina"
Mette volutamente più enfasi sull'ultima parola, lei sbuffa.
Sorrido tra me e me rasserenata dall'idea che nessuna delle due sia la sua ragazza.
Ma perché la cosa mi fa sorridere?
Nemmeno lo conosco.
Salgo in macchina e spiego il luogo dove si trova casa mia a Brad, che a quanto pare già conosce bene perché è il quartiere dove si trova la sua reale ragazza.
Scesa dall'auto accetto il numero di Brad un po' delusa ed entro in casa facendo ben attenzione a non svegliare quell'arpia di Caterina.
Missione compiuta, mi metto a dormire.

Michael

Mi sveglio sudato fradicio su un divano che son sicuro di aver già visto, che non appartiene però a casa mia.
L'orologio elettronico al mio polso segna le 5:16 del mattino, fantastico!
Riesco finalmente a capire dove mi trovo: è la casa di Andy.
I suoi sono partiti verso non ricordo dove per depositare le ceneri del suo povero nonno, perciò è solo in casa.
A fianco a me c'è uno sgabello con un bicchiere d'acqua ed una bustina di oki appoggiati sopra.
Ringrazio mentalmente il mio amico.
Incuriosito dall'idea di poter vedere Andy dormire mi alzo del divano e cerco goffamente di camminare nel buio per trovare la camera da letto in cui Andy dorme.
La terza porta che apro nasconde un letto matrimoniale sul quale giace una testolina piena di capelli biondi ed arruffati.
Le labbra sono leggermente schiuse e la maglietta si muove a ritmo del suo respiro ederendo al petto a causa del sudore.
Ha davvero un bel fisico.
Mi accorgo di esser più eccitato ora che nel locale con la ragazza.
Ma è impossibile..!
Picchio contro ad un comò nel momento in cui cerco di tornare in sala.
Sento Andy emettere un suono simile ad una lamentela e girarsi nel letto, apre gli occhi.
Cazzo...

CASTLE ~ MikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora