CAPITOLO OTTAVO

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Michael

Ho accidentalmente svegliato Andy, che faccio? Scappo in sala o aspetto che si accorga di me?
Non ho nemmeno il tempo per pensarci che già mi sta guardando col suo visino assonnato.
*tap tap*
Picchia una mano sul materasso invitandomi ad avvicinarmi a lui.
Odora di vaniglia, evidentemente si è lavato prima di distendersi, a differenza mia che ho ancora i vestiti impreniati di alcool e probabilmente troppa acqua di colonia.
Andy mi sorride reinfilando il braccio sotto il cuscino, è sdraiato su un lato, così faccio lo stesso rivolgendomi verso di lui.
D'un tratto inizia a giocare con uno dei miei riccioli cascanti sulla fronte.
Lo lascio fare.
"Quando ti ho visto in pista con quella ragazza.."
"Si?"
I nostri occhi sono fissi gli uni negli altri.
"Lascia stare.."
Inspira bruscamente e si alza sedendosi sul letto con la schiena appoggiata al muro, seguo il suo esempio.
"Grazie.. c'è.. di avermi portato qua da te.. immagini quanto sia preoccupata mia madre!"
"Non preoccuparti,l'ho avvisata io"
Nel chiarore della stanza riesco ad intravvedere un sorrisetto.
La maglietta sudata aderisce ancora perfettamente al suo corpo , sto morendo di caldo e la situazione non mi aiuta affatto.
D'un tratto Andy si avvicina al mio viso e posa la sua fronte sulla mia nello stesso modo in cui lo avevo fatto io al parco.
Sento il suo respiro sul mio viso ed il battito del mio cuore accelerare.
I miei occhi sono fissi sulle sue labbra e sento una sensazione allo stomaco mai provata prima.
Avvicina il suo viso ancor più al mio, credo voglia baciarmi quando invece mi sussurra:
"levati questa cosa che...puzza"
Mentre pronuncia queste parole mi passa due dita sul petto.
Scoppio a ridere.
Puzzo davvero così tanto?
Mi sfilo la maglietta senza nemmeno pensarci.
"Anche tu sei sudato fradicio amico"
Dico quasi per ripicca .. o per altro? L'idea di me e Andy nello stesso letto a petto nudo mi piace parecchio.
Si sfila la maglia lanciandola poi ai piedi del letto.
"Contento?"
"Si!!"
Ridiamo di nuovo.
Quando sono assieme a lui non riesco a fare a meno di ridere.
Andy apre leggermente la finestra per far cambiare aria nella stanza ed io mi sdraio nuovamente, con la braccia e le gambe spalancate , per godermi la sensazione dell'aria fresca che mi accarezza il petto.
Nel farlo occupo praticamente l'intero letto, perciò Andy mi osserva fingendo un broncio.
"Non ho intenzione di spostarmi sappilo.
Soni certo che il pavimento sia altrettanto comodo."
Dico con tono di scherno.
Improvvisamente mi si sdraia addosso, spingendo volutamente sulla mia gabbia toracica per farmi mancare il respiro.
"Sei uno stronzo!"
Sostegno tirandogli i capelli.
Di colpo mi immobilizza tenendomi le braccia.
"Ah, si?"
"Si.."
Annuisco convinto di aver detto quel 'si' a voce troppo bassa.
Restiamo immobili, non tento di spostarlo.
I nostri corpi aderiscono perfettamente.
Ho più caldo di quanto ne avessi prima, ma non me ne curo.
Andy abbassa il viso e lo appoggia nell'incavo del mio collo, gli passo le dita tra i capelli.
Sento un brivido percorrermi la schiena nel momento in cui mi posa una scia di baci leggeri dietro l'orecchio.
È giusto quello che stiamo facendo?
Mi piace quello che stiamo facendo.
Allargo le gambe lasciando che vi si posizioni meglio al centro e con le braccia lo stringo dietro alla schiena spingendolo ad alzare il viso.
Voglio baciarlo? Voglio baciarlo.
Lo bacio?
I nostri respiri si fanno più pesanti e si sposta addosso a me spingendo il suo bacino insistentemente contro al mio.
Lo bacio?
Accavallo le mie gambe attorno al suo corpo come a mostrargli la mia supplica.
Le sue labbra si spostano sul mio mento, la mia guancia, sulle mie.
Un fremito mi percorre.
Sento la sensazione di umido sulla mia bocca, nessuno dei due osa velocizzare questo processo quasi doloroso.
Le nostre labbra si coccolano, ma appena le nostre lingue si sfiorano scivolo via dalla sua presa ed esco correndo dalla porta.
Ho una paura cagna.
Ma paura di cosa?
Prendo velocemente le chiavi della mia macchina e scendo i tre scalini d'ingresso .
La mia auto si trova sotto casa di Andy dato che sincera fatto accompagnare alla festa, perciò per tornare a casa sua deve aver usato la mia.
Guido e parcheggio senza curarmi troppo di quel che faccio ed entro in casa in fretta.
Mia madre è in cucina a preparare la colazione, fingo di non accorgermene.
Mi butto sul letto ed inizio a piangere con la testa sul cuscino.
Non riesco a smettere di singhiozzare.
Sento la porta aprirsi e subito dopo qualcuno mi accarezza la schiena, ma non dura molto dato che gli dico di uscire senza nemmeno curarmi di chi si tratta.
Posso essermi davvero innamorato di Andy?
Del mio amico?
Sono...gay?
No, non può essere.
Ero di sicuro poco lucido a causa della scorsa notte.
Il mio telefonino continua a squillare e a notificarmi messaggi, probabilmente è Andy che mi domanda perché ho reagito così..
Non volendo scoprirlo lascio che continui a squillare ininterrotto e proseguo nel mio pianto.

Christelle

Michael non mi risponde al telefono e leggendo i messaggi sui vari gruppi whatsapp capisco che non risponde a nessuno di noi.
Chiamo Andy per assicurarmi che non sia successo nulla.
Sembra turbato ma mi assicura che non c'è da preoccuparsi.
Decido di credere alle sue parole e mi infilo le cuffiette alle orecchie.
Una ventina di minuti dopo ricevo un messaggio da Brad.

Messaggio da: Brad
Hey bellissima, ti va se passo a prenderti e ci mangiamo un gelato?

Accetto senza pensarci due volte.
Non ho voglia di stare in casa.
Mi lego i capelli e mi passo un po' di fard in viso, dopo aver infilato le scarpe son pronta per uscire e aspetto Brad seduta in veranda.

CASTLE ~ MikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora