CAPITOLO DICIASSETTESIMO

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Christelle

Brad se n'è appena andato lasciandomi però addosso una miriade di dolori.
Mi sdraio sul divano ed osservo il soffitto, sono insolitamente tranquilla, molto stanca e rilassata.
Scrivo un messaggio a Andy per sapere come sta, sto ancora cercando di capire cosa succede tra lui e Michael.
Non risponde, magari dorme già..

Michael

Andy mi tira uno schiaffo incazzato, poi mi obbliga a rendergli qualsiasi cosa sia mai appartenuta a lui, o possa ricordargli noi.
Vuole andarsene, vuole lasciarmi.
Lasciarmi? Non stiamo assieme!
Che gli ho fatto?
Non riesco a capirlo, tento di baciarlo ma mi respinge.
Mi chiama stronzo, è convinto che io non lo ami.
Ma io lo amo?
Si tratta di ieri sera?
Voleva gli rispondessi che lo amo anche io?
Esce sbattendo la porta ed io cado in ginocchio piangendo.
Si, si lo amo.
Non voglio mi lasci andare, ho bisogno di lui..
"Ti voglio, Ti voglio"
Urlo.
"Un ti voglio non equivale ad un ti amo"
Mi risponde guardandomi con sguardo truce.
Non era uscito dalla porta?

***

Sono sudato fradicio e mi rigiro nel letto.
Andy è sdraiato su un materasso ai piedi del letto, abbiamo convinto i miei a lasciare che lo ospitassi per la notte.
Stavo sognando?
Andy mi prende una mano ed i suoi occhietti blu lucchicano nel buio della stanza, non fiatiamo sapendo di poter svegliare Fortunè.
Gli stringo la mano a mia volta.
Andy è ancora qua, al mio fianco.
Mi bacia il palmo della mano e inizia a usarla per accarezzarsi.
È così fottutamente dolce.
Altro che la nutella.
Questo ragazzo bellissimo agiato in fianco a me è io ragazzo che mi ama, il ragazzo che io amo.
Si, lo amo.
Se quello che provo non è amore, non sono in grado di spiegarmi di che si tratta.
Mi addormento di nuovo, più tranquillamente.

Quando apro gli occhi Andy dorme ancora, a differenza di Fortunè che pare esser già uscito dalla stanza.
Cazzo.
Le nostre dita sono ancora intrecciate.
Lo avrà notato?
Spero dentro me che non sia così.
Mi fiondo sul materasso di Andy per potermi accoccolare accanto al suo corpo e ascoltare il dolce suono del suo respiro.
"Ti amo anche io"
Sussurro sapendo benissimo che dormendo non sente ciò che dico.
Qualche minuto dopo si stiracchia ed apre gli occhi, senza nemmeno svegliarsi del tutto mi sorride ed avvicina e sue labbra alle mie, fino a toccarle.
"Buon giorno dormiglione"
Dico sorridendo, dentro sono ancora scosso per il sogno della notte appena passata.
"Buon giorno"
Biascica nel pronunciare le parole, essendo ancora parecchio assonnato.
Mia madre irrompe nella stanza facendomi sobbalzare, faccio appena in tempo a scollare il mio corpo da quello di Andy.
"Ragazzi, vi ho preparato la colazione, se volete l'ho posata sul tavolo, io devo uscire.."
Ci sorride affettuosamente, non pare aver notato nulla.
"Grazie mamma"
"La ringrazio signora Penniman"
Mi madre sbuffa sbatte la porta ridendo.
"Andy, sai che non vuole tu le dia del lei!"
"Lo so ma è più forte di me!"
Strilla quasi e mi fa venire da ridere.
Mi alzo dal materasso e rincorro mia mamma per le scale.
"Mamma, gli altri?"
"Tuo padre viene con me, tuo fratello credo sia uscito con un amico.."
Noto una nota di tristezza nella sua voce, Fortunè sta diventando davvero molto, molto freddo in casa.
"Okay, a dopo"
Le mando un bacio volante.
"A dopo tesoro"
Quando mamma è papà escono di casa rimango solo con Andy, di nuovo.
Non accenno al sogno, quando ci troviamo di nuovo nella mia stanza Andy nota che Fortunè ha scordato il telefono sulla scrivania, dato che suona.
Prendo il telefono e rispondo, dopo tutto è mio fratello.
"Fortunè son Ricky.. so che sei arrabbiato con me ma dobbiamo finire il discorso dell'altro giorno.
Non puoi baciarmi e poi sparire così."
"Ricky son Michael, ha scordato il telefono.."
"Cazzo. Scusa Michael.. era uno scherzo...sai com'è!"
"Si si lo so!"
Fingo una risatina e riattacco.
Mi volto verso Andy un po' scioccato.
"Andy.."
"Si Mika?"
"Credo di aver capito perché mio fratello si comporta così"
Strabuzza gli occhi in attesa della mia risposta.
"Si?"
Mi avvicino a lui e lo bacio.
"Per questo"
"Uhm.. ho capito, tuo fratello mi ama!"
Gli tiro un pugnetto sbuffando e voltandomi offeso.
Mi stringe dal dietro e finge di fare le fusa sulla mia schiena.
"Sei un cretino ahaha"
Mi stringe più forte e lo sento sorridere sulla mia spalla
"Credo anche Fortunè sia gay.."
Si stacca da me e mi osserva per qualche secondo.
Poi mi sorride e fa spallucce
"Sarà più semplice da ammettere poi!"
Gli sorrido di rimando dandogli ragione.
"Allora che facciamo!? usciamo?"
"Dove vuoi andare?"
Gli domando.
"Andiamo ... uhm.. andiamo in spiaggia!"
"Andiamo in spiaggia.."
Prepariamo il tutto e ci avviamo alla spiaggia, invitando anche gli altri a raggiungerci.

CASTLE ~ MikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora