Capitolo 1

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Shiho aprì la porta della casa del dottore, che come al solito aveva dimenticato di chiudere.

-Oh, sei tornata! Com'era il film?- Domandò il dottor Agasa premurosamente

-Noioso. Ed è finito come al solito male.

-Immagino che Ayumi si sia disperata...

-Già...E a Genta è venuta voglia di sushi.

-Beh, tu e Shinichi? Cosa avete fatto?

-Vado in camera.- Disse evasiva lei- Devo scrivere una storiella infantile in tempo per...bah non so.

L'ex donna in nero salì in camera e prese dei fogli protocollo.

"Quindi, leggendo la traccia...la storia sarebbe: Scrivi un testo di una fiaba modificata a tuo piacimento."

Scrollò le spalle, prese la penna e fissò il foglio. Scrivendo così...

_Il diario della Cenerentola alla Ciliegia_

Capitolo uno: L'ultimo incontro prima della prigionia.

La giovane e gioiosa Shiho Miyano stava correndo per i giardini della sua villa. La fontana faceva sgorgare l'acqua cristallina e la piccola si bagnò il volto ridendo. I suoi genitori se ne erano andati quando era molto piccola, lasciando il loro castello e la loro villa, comprese le loro ricchezze, a lei e a sua sorella maggiore Akemi. I suoi genitori erano molto famosi per essere scienziati di successo, ma una brutta malattia li aveva portati via da lei e da Akemi. Poi, era arrivata una misteriosa donna che si faceva chiamare con un nome di liquore, bevande che lei non avrebbe mai bevuto. Ma la piccola Shiho aveva tutte le sue libertà e si divertiva a giocare con la sorella, nonostante avesse solo sette anni. Era solare e allegra, ma non si mostrava così con gli altri per paura del confronto. Nonostante ciò, le piaceva molto passare il tempo all'aria aperta, e il suo posto preferito era quella fontana in mezzo ai fiori. Annusò l'aria felice e chiuse gli occhi. Non si preoccupava della donna chiamata Vermouth che si aggirava per casa, anche se si domandava perché, in certi momenti Akemi piangeva. Quello era uno di quei momenti, e lei si era rifugiata in giardino, nel suo posto felice. Però, nonostante ciò, quel poco di felicità svanì. Akemi soffriva. E non sapeva come impedire che succedesse. Forse doveva mandare via Vermouth... Ma come poteva? Era la loro tutrice. Non poteva mandarla via. Stava scritto nel testamento dei genitori. Non poteva fare nulla, la piccola Shiho, fino ai vent'anni compiuti. Per ora, le restava solo sognare.

"Beh, meglio di nulla."

Al castello c'era un grande andare e venire, e infatti Akemi aveva preferito vivere nella villa con la fontana. Non le piaceva avere troppi confronti con la gente. In questo si somigliavano, anche se lei non sorrideva con gli altri, come sua sorella. Vide una famiglia arrivare al castello. Da lì scorse la donna solare, famosa attrice, e suo marito, scrittore di gialli. Si avviarono al castello entrando dentro mentre, una domestica li accoglieva.

"Chissà come mai sono venuti..."

La bimba scese dal bordo della fontana e si mise a giocare a campana da sola.

"Però da sola non è divertente..."

Improvvisamente, l'attenzione della piccola venne attratta da un ragazzino che passeggiava per lì. Dove lo aveva visto?

"E' il figlio di quei due signori che ho visto poco fa!"

Il ragazzino passeggiava spostando un sassolino con i piedi.

-Ehi...?- Domandò Shiho quasi senza accorgersene.

Il bambino alzò lo sguardo e si tolse gli occhiali in tutta fretta.

-Ciao.- Continuò Shiho.

-Ciao...- Disse lui a disagio- Cosa ci fai qui?

-Io ci vivo.- Disse lei.

-Ah...davvero? Spero di non aver invaso la tua proprietà...

Lei scosse la testa.

-Non ci viene mai nessuno qui. Mi fa piacere avere un po' di compagnia.

Shiho aveva assunto un'espressione seria, come succedeva molto spesso quando parlava con qualcuno.

-Posso darti del "tu" o vuoi che ti dia del "voi"- Domandò a disagio lui dopo quei momenti di imbarazzante silenzio.

-Dammi del tu.

Shiho lo osservò. Doveva avere la sua età.

-Perché hai tolto gli occhiali?- Domandò Shiho guardando l'oggetto nascosto dietro la schiena del bambino.

-Beh, vorrei evitare di metterli.

-Perché? Gli occhiali hanno un tocco in più. Ti fanno sembrare più intelligente!- Disse lei sorridendo appena.

-Ah sì?- Domandò lui inforcandoseli in volto.

-Sì!

-Sei simpatica.

-Grazie. Anche tu.

Camminarono a lungo durante quei giorni in cui la famiglia Kudo si sistemò a palazzo per ragioni importanti. Pian piano conobbero tutto l'uno dell'altra. Shinichi comprese l'amore di Shiho per la scienza e Shiho osservava rapita Shinichi con i suoi racconti galli e le sue partite di calcio. Un giorno, Shiho non resistette nel domandare a quel vispo bambino cosa gli piaceva di una ragazza, anche se uscì una domanda un po' diversa.

-Cosa vuoi fare da grande?

-Il detective! Voglio aiutare la gente a far sentire meglio gli altri e a sconfiggere i cattivi!- Disse lui mentre giocava a campana in giardino con la Miyano- E tu?

-Io?- Domandò lei perplessa- Non so. E...che genere di ragazza ti piace?

Lui si fermò a guardarla.

-Deve essere simpatica e una buona amica...Come te!

Shiho arrossì.

-Ehm...scusa non volevo sembrare...- Farfugliò lui arrossendo.

-Mi prometti una cosa?!- Domandò lei con voce stridula.

-C...Cosa?

-Che quando cresciamo ci sposeremo?!

Ci fu un silenzio imbarazzante.

-Scusami. Non volevo fare una domanda del genere...Ciao io me ne vado...

Shiho si alzò con le lacrime agli occhi e corse via. Ma come le era venuta una domanda del genere? A cosa diavolo stava pensando?

-Sì!- Urlò una voce che la fece girare.

Era Shinichi.

-Ti prometto che ci sposeremo!

Lei gli sorrise e annuì contenta.

***

Quando tornò a casa, vide sua sorella che stava preparando le valigie.

-Parti?

Akemi la guardò.

-Sì, ma starò via solo una settimana. Mi hanno chiamata per un colloquio sui nostri genitori...

-Ok.

Si salutarono così. A susseguirsi di un bacio e un abbraccio. Akemi partiva spesso, e quindi ci era abituata. Passati quattro giorni, Shiho riuscì ad avere tempo libero per imparare a suonare il piano. Sapeva già farlo. Ma le piaceva imparare ancora. Improvvisamente sentì le domestiche intente a parlare con voce tragica.

-Oh, era così giovane!

-Ma chi lo dice ora alla bambina? Yuri, devi farlo tu!

-E va bene.

La domestica più anziana, entrò nella camera della bambina.

-Sì?- Domandò lei educatamente.

-Sua sorella Akemi è morta. 

Il diario della Cenerentola alla ciliegia (fanfiction ShinxShiho)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora