Capitolo 7

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Capitolo 7

-Il diario della Cenerentola alla ciliegia-

Era furiosa, una cosa era certa. Non sopportava di vederla piangere, era la persona più cara che aveva, e l'unica che non l'aveva fatta scappare. Per di più, da ciò che le aveva sempre detto su Shinichi, lui non era così. Una cosa è certa: doveva aiutarla, doveva aiutare Shiho. Lei non aveva fatto niente per aiutarla, mentre l'altra l'aveva fatta andare avanti senza che nemmeno se ne accorgesse. Finì distrattamente di fare quello che le diceva Yuri, e tanto che fece veloce, non ebbe nemmeno il tempo di andare da Shiho. Però Shiho non era la prima persona che voleva vedere. Doveva consolarla, certo. Ma non poteva andarla a consolare, dicendo che andava tutto bene, se poi fosse crollata di nuovo. Non poteva: sarebbe stata una ragazza vile, a raccontarle una bugia. Perché Shiho stava male. Perché Shinichi non doveva venire in quel posto; Shiho sarebbe andata avanti senza di lui, si sarebbe fatta una vita e avrebbe mandato via per sempre Vermouth. Ma poi era arrivato lui e l'aveva fatta stare male.

"Shiho è l'unica persona che mi abbia guardata in faccia quando ero venuta li in lacrime"

Se lo ricordava bene. Shiho aveva dieci anni e stava pulendo i pavimenti dell'atrio. Quando vide arrivare Vermouth stringendo il braccio di quella ragazzina, alzò lo sguardo, bieca.

-Questa è la tua nuova amichetta, mia piccola Sherry- Disse la donna, buttando a terra la bambina in lacrime e facendo rovesciare il secchio di acqua sporca- Ooops! Che sbadata.

Shiho, invece di pulire di nuovo quel disastro, o di iniziare a piangere, come si era aspettata la bambina in lacrime, la vide avvicinarsi a lei e abbracciarla, dicendole che sarebbe andato tutto bene e che non era sola. E per di più, non se lo era detto da sola, perché lei non aveva genitori, mentre la nuova arrivata sì. Da allora Shiho era un punto di riferimento per lei.

-Sai dove si trova Shinichi?- Domandò alla cameriera.

-Il SIGNORINO (ma che cavolo sto scrivendo xD) Shinichi ora è in giardino- Disse l'altra correggendola.

La ragazza non ci badò e scese fin nel giardino. Vide Shinichi su una panchina. Fece un respiro profondo e, cercando di non tremare disse:

-Devo parlarti.

Shinichi si voltò e vide una sguattera, come le chiamava lui, che per di più voleva parlare con lui dandogli del tu.

-Cosa vuoi?- Domandò, cercando di nascondere lo stupore.

-Voglio che la smetti di trattare male Shiho.- Ayumi lo guardò fisso negli occhi.

-Perché? Sei l'avvocato peronale?- Disse lui prendendola in giro.

-No. Perché lei non si merita tutto questo.

Shinichi alzò le sopracciglia, come se non capisse.

-Non se lo merita? E' la sguattera peggiore che abbia mai visto. Per di più urla come una pazza nella notte, e per tornare a dormire in santa pace ho dovuto farle pure da cavaliere!

Ayumi si sentiva fremere, comprendendo che Shinichi era proprio uno senza cuore. Ad un certo punto non resistette più e urlò:

-Tu non puoi trattarla come ti pare! Lei ha un cuore!

-Ah sì?

E detto questo si avvicinò per baciarla...

Shiho, sentendo quelle urla, si precipitò in giardino, ma si nascose dietro il cancello, scioccata: Ayumi non poteva baciare Shinichi. Lei, che considerava la sua migliore amica... Era combattuta tra il correre via piangendo o interrompendo quel momento. Ma il dolore era troppo forte, e decise di correre via, fin che non sentì uno scoppio. Si girò, vedendo Ayumi con una mano alzata e la guancia rossa di Shinichi.

-Sei un grande, grandissimo stronzo, Shinichi.

-Come ti permetti!?

-TU COME TI PERMETTI!- Urlò a squarciagola- Dici che hai una ragazza e baci me?- Non disse anche "Una serva" perché sarebbe stata un'arma a doppio taglio.

-Stai zitta brutta...

-Sei tu quello che dovrebbe stare zitto! Sei una vergogna! Tu che dovresti prendere quella villa? Ma fammi il piacere! Li ci vivevano persone per bene! Persone che avevano un cuore a differenza di te e addirittura persone che si erano fatte un sogno, su quella fontana!- Indicò la villa in lontananza- Tu non vali nemmeno metà di loro! Tu non vali niente! NIENTE rispetto a quelle persone che ormai... sono costrette a soffrire perché la gente è troppo cieca!

Shiho aveva le lacrime agli occhi: Ayumi era una ragazza d'oro, che era sempre pronta ad aiutare. Non sapeva come esserle grata.

-La gente qui sa cos'è la povertà, il dolore. Non pensi che sia già difficile questo? Poi arriva uno fresco fresco che credendo di essere uno figo ci tratta male. Se ci fossi tu al nostro posto, rimpiangeresti quello che fai e che dici. Perché non tutte le ragazze aspettano che tu le guardi. E posso assicurarti che Shiho non è una di queste.

Detto questo Ayumi se ne andò, lasciando Shinichi li impalato.

Quando salì in camera, decise di bussare alla porta di Shiho.

-Shiho aprimi sono Ayumi.

Quando la porta si aprì, una Shiho in lacrime l'abbracciò.

-S...Shiho!

-Io ho visto tutto. Grazie. Grazie di cuore, Ayumi!

La ragazza strinse la sua unica amica; perché sì. In fondo erano in qualche modo diventate quasi come sorelle.

Ai chiuse il quaderno, con le lacrime agli occhi, proprio come lei nella storia. Aveva capito solo allora che Ayumi era davvero la sua unica e preziosa amica. Poi le squillò il telefono e lesse un messaggio.

"Stai bene, Ai-chan? Vuoi venire a casa mia oggi pomeriggio? Ayumi"
Lei, rispose subito sì.

Spoiler

-Io dovrei andare a quel ballo?

Il diario della Cenerentola alla ciliegia (fanfiction ShinxShiho)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora