Ai chiuse il libro di scatto. Sbuffò e mise la testa sul banco annoiata. Non era da lei fare quelle cose. Ma non sapeva che le stava succedendo.
"Forse è l'amore?"
Si alzò, raccolse i fogli protocollo e si sistemò per l'inizio della nuova lezione. L'insegnante non venne. Quindi l'ora successiva passò con grida e parlatine dei bambini.
Ai sbuffò. Di nuovo.
-Tutta questa gioia ti da fastidio Haibara?
Quella voce...
-Non credo che valga la pena di rispondere.
-Ah capisco, sei arrabbiata perché non trovi un finale felice per una potenziale storia.
-Credimi Kudo, i finali felici non esistono, a meno che non si è dotati di ingenuità....Come la tua bella dell'agenzia investigativa...
Ci fu un silenzio imbarazzante. Aveva fatto centro.
-Non ti permetto di criticarla!- Sillabò acido lui.
Ai assunse un sorriso divertito.
-Non stavo proprio criticando nessuno.
-Beh, lei non merita di soffrire, e una come te...
Freccia di veleno. Aveva scalfito l'armatura.
"E IO NON MERITO FORSE DI ESSERE FELICE DOPO TUTTO QUESTO?!"
Dopo le lezioni, Ai corse via senza aspettare gli altri, entrò a casa del dottore e si chiuse in camera, dopo che le lacrime le riempirono il viso, la penna prese il sopravvento...
-Il diario della Cenerentola alla ciliegia-
Shiho non si sentiva capace. La sua vita era finita. Adesso davvero poteva farla finita. Concludere con quel martirio che le era stato imposto da bambina... e rivedere Akemi. Tornò al castello e si chiuse nelle cucine.
-Hai bisogno di compagnia?- Domandò Ayumi guardandola.
-No. Voglio stare sola.
-Sei sicura?
-Sì! NESSUNO POTREBBE CAPIRMI! – Urlò lei in un momento di disperazione.
Ayumi la fissò. Andò vicina alla disperata Shiho e dolcemente le disse:
-Sai che devi andare avanti... Devi farlo per il tuo amore segreto... Lo ritroverai...
-Già fatto...- Disse l'altra con le lacrime agli occhi.
-Davvero!?- Ayumi si entusiasmò- Ma è fantastico!
Guardando l'amica capì che non vi era nulla di così fantastico.
-Lui... lui comprerà la villa...è fidanzato...Non mi ha riconosciuta...è cambiato...
-Shiho...
-Sto bene.- Disse lei evasiva.
-Come farai adesso...?
-Non lo so.
Shiho si avviò nei corridoi per avvisare che il pranzo era pronto. Poi si fermò: c'era anche lui per il pranzo? Ovvio. Fece un respiro profondo: era sopravvissuta a tutto e sarebbe sopravvissuta anche questa volta. Forse. Stava per bussare alla porta del salotto, quando per poco non diede un pugno in faccia alla signorinella che aveva aperto la porta prima che lei potesse bussare.
Shiho e Ran si fissarono a lungo.
-Ehm...volevo avvisarvi che la cena è pronta...- Disse lei scuotendosi
-Oh grazie. Arriviamo subito.
Shiho fece un inchino in modo tale che le si nascondesse il volto, rosso, addolorato con gli occhi pieni di lacrime che non volevano uscire. Alzò poi lo sguardo risoluta con l'intenzione di andare in cucina ad avvisare le cuoche e poi mettersi a piangere in camera.
-Perché non mostri il salone agli ospiti?
La voce di Vermouth. Lei sapeva...?
-C...Certo...
Il castello era ancora una volta troppo grande per Shiho. Troppo grande. Gigante, più che altro; e lei era troppo piccola e insignificante per poter trovare conforto in quelle pareti, in quei volti severi nei quadri, in quei gioielli. La sala da pranzo era una delle camere più belle che ci potessero essere in tutto quel colossale edificio.
-Vi faccio portare qualcosa?- Domandò Ayumi, entrando.
Shiho la fissò a lungo. Solo allora capì che quella ragazzina voleva davvero aiutarla.
-Che tipi di alcolici avete?- Domandò Shinichi distratto,lanciando l'ennesima freccia velenosa alla ragazza.
-Quelli meno alcolici.- Rispose Ayumi con una battuta, cercando di smorzare la tensione.
Il ragazzo la guardò con uno sguardo calcolatore e freddo:
-Non scherzare con me.
La ragazza deglutì:
-Vi porterò qualcosa. Il più alcolico possibile, se preferite.
Shiho seguì Ayumi. Appena arrivate nelle cucine, quest'ultima si girò a guardare la Miyano, che si sedette sconcertata su una sedia. Il mondo era destinato a finire per lei. Poco ma sicuro.
-Mi dispiace, Shiho...- Tentò di dire Ayumi- Se posso fare qualcosa per te io...
-No. Mi dispiace. Non puoi. Cerchiamo qualcosa che accontenti i nostri ospiti.
La serata passò senza guardarsi in faccia. Le cameriere portavano il cibo e gli ospiti lo ingerivano. Normalmente era così. Ma il silenzio era palpabile. Era arrivato finalmente il momento del dolce.
-Porto io la torta.- Sillabò Shiho.
-Sicura?- Le domandò ancora Ayumi.
-Sì.
Ed ecco che la camera da pranzo si affacciò di nuovo alle porte del corridoio. Shiho si sentiva le mani tremare, oltre che le gambe. Non c'erano altre domestiche, quindi sarebbe rimasta da sola con la coppietta e la padrona. Entrò ma non venne minimamente osservata, se non da Ran, che attirò l'attenzione di Shinichi.
-Era ora che arrivasse il dolce! Ma queste domestiche sono sempre così?- Domandò rivolgendosi a Vermouth.
-No. Mi spiace. E' lei il nostro punto morto.
Shiho contò mentalmente fino a dieci e continuò a camminare come se niente fosse, cercando di far scorrere via le parole, come se fossero state acqua calda. Ma quella era acqua fredda. Cercò di fare il prima possibile. Aveva appena raggiunto il tavolo, quando uno sgambetto la face cadere e con lei la torta. Solo che il dolce si spiaccicò su tutto il corpo di Ran, che emise un gridolino.
-Ran! Stai bene?!- Domandò Shinichi alzandosi dalla sedia per raggiungere la fidanzata.
Shiho era a terra tremante, e alzò lo sguardo verso Vermouth, che la osservava compiaciuta: era stata lei a farle lo sgambetto.
-Tu!
Alzò lo sguardo, in tempo per accorgersi di essere stata sollevata di peso e buttata fuori dalla stanza dal ragazzo che tanto aveva amato. Sì. Perché non era sicura di amarlo.
-Dovreste disfarvi di quella incapace!- Sentì dire dalla porta chiusa.
-Ma è stato un incidente...- La voce di Ran
-Che ti è costato un bagno carissimo! Spero che rimediate a questo!
Shiho si incamminò barcollante in camera sua, non voleva nemmeno tornare alla fontana. Si stese sul letto ed iniziò a piangere a dirotto.
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Il diario della Cenerentola alla ciliegia (fanfiction ShinxShiho)
FanficQuesta è la mia prima storia e ho tentennato molto prima di pubblicarla. Cioè, più che altro è una fanfiction. Sono stati alcuni miei amici di Google+ a convincermi... Ecco. Spero che vi possa piacere, siccome questa storia l'ho scritta un anno fa...