Ciao a tutti, questa é una long in collaborazione con _oryo_. Lei ha gestito la storyline di Keigo e Saori io quella di Toya e Hana.
Buona lettura!×××
Quella sera la musica rock degli Electric Dreams aveva catapultato tutti in un universo quasi alternativo.
C'era chi ballava ad occhi chiusi strusciandosi tra loro senza preoccuparsi di sembrare animali in calore, o chi ubriaco o fatto si godeva in relax sui divanetti rossi il momento. Alcune coppie più focose erano già sparite nei bagni, chi invece aveva meno pudore si nascondeva negli angoli bui del locale a fare sconcezze.I camerieri del pub Black Angel,- le donne con una gonna nera stretta e la camicia rigorosamente bianca, e gli uomini con gli smoking, - si muovevano esperti nell'ambiente circostante schivando ubriachi o qualsiasi incidente di percorso.
"Tomura due caraffe di birra al tavolo 6!" urlò Hana al suo collega dietro il bancone, continuando la sua corsa verso un altro tavolo.
Il suo collega, capelli bianchi lunghi fino alle spalle e occhi con strane sfumature di rosso, annuì cominciando a spinare la birra.
Tomura aveva sui vent'anni, era più giovane di lei, era il collega con cui aveva condiviso più serate. Avevano iniziato lo stesso giorno, e si erano subito trovati bene tra loro.
Non era uno che parlava a sproposito, stava abbastanza per le sue.
Sapeva che era un gamer incallito che la sera per guadagnarsi da vivere, si destreggiava tra vassoi e caraffe di birra. Non lo faceva per passione, ma solamente per soldi.Tutto il contrario di Hana che amava da matti il suo lavoro.
Spostò la lunga coda di cavallo rosso scuro e con un sorriso arrivò al tavolo.
"Signori, una bionda da mezzo, un Mojito, un Americano, e infine una birra rossa sempre da mezzo! Eccoci qua!" fece appoggiando tutto sul tavolino nero con i divanetti rossi.
I quattro uomini ammiccarono verso di lei.
"Grazie splendore."
Hana alzò i suo occhi verdi al cielo.
Ormai li conosceva da un sacco, erano lì ogni sabato sera.
Uomini sui trent'anni che lavoravano in una fabbrica li vicino, che non facevano altro che provarci tutte le volte.
Lei stava al gioco liquidandoli poi con un sorriso di circostanza, esattamente come stava facendo in quel momento."Ahh Hana tu hai il cuore di ghiaccio!" le dissero sconsolati.
"Forse avete ragione!" rise allontanatosi dopo avergli fatto l'occhiolino.
I quattro ammirarono il sedere grande e sodo della cameriera che si stava allontanando facendo qualche apprezzamento forse non troppo lusinghiero.
Ma Hana ci era abituata, fare quel lavoro aveva i suoi pro e i suoi contro.Ritornò dietro il bancone e lanciò un'occhiataccia a un suo collega che si era appoggiato al bancone e stava guardando il cellulare.
Si avvicinò con passi pesanti, posizionandosi davanti a lui."Che vuoi?" le chiese senza alzare lo sguardo dal cellulare.
Un metro e settantasei, fisico slanciato, capelli bianchi sempre in disordine e occhi blu notte, erano accompagnati da un atteggiamento disinteressato e strafottente.
Toya Todoroki era un vero bastardo e Hana lo detestava da quando ne aveva memoria.
Gli rubò il cellulare dalle mani e lui alzò un sopracciglio.
"Dovresti lavorare. Qui abbiamo bisogno di una mano!" lo rimproverò.
Fece per riprendersi il cellulare ma lo nascose dietro la schiena.
"Ma come, tu e Tomura ve la cavate alla grande."
Quella voce maledettamente fastidiosa come il proprietario riuscivano ad urtarla nel profondo.
"Il locale é pieno nel caso non te ne fossi accorto, Toya. E tu te ne stai con sta merda di cellulare a fare i cazzi tuoi."
Si riappoggiò al bancone e le fece un sorrisetto.
"Che linguaggio poco consono per una ragazza tanto carina."
Gli alzò un dito medio e poi sbuffò.
Da quando aveva memoria Toya era sempre stato antipatico con lei.
Si conoscevano da una vita.
I loro genitori avevano frequentato le scuole insieme e tutt'ora erano grandi amici.
Così avevano fatto conoscere anche i loro figli sperando che diventassero inseparabili com'erano stati loro ai tempi della scuola.Hana adorava Fuyumi, avevano la stessa età e uscivano spesso a fare shopping insieme.
Adorava anche Natsuo, che a volte aiutava a studiare visto che stava facendo l'università.
E Shoto, il più piccolo, se lo coccolava e lo viziava sempre comprandogli i libri che adorava o dandogli passaggi con la macchina ovunque volesse.Con Toya però era sempre stato diverso.
Aveva due anni più di lei e le aveva sempre fatto i dispetti.
Le tirava i capelli, oppure le lanciava addosso gli insetti.
Facevano scommesse che puntualmente la ragazza perdeva e che le faceva pagare con prezzi schifosi come mangiare ragni o robe del genere.Hana tante volte era scoppiata a piangere andandosi a riparare dietro Enji, il padre di Toya, che era sempre pronto a difenderla.
La trattava come una figlia e Toya probabilmente non l'aveva mai sopportata anche per quel motivo.Gli lanciò il cellulare che prese al volo.
"Vedi di darti da fare, io faccio pausa sigaretta." comunicò prendendo una sigaretta e portandosela alla bocca.
Toya alzò gli occhi al cielo.
"E poi sarei io quello che non lavora." la provocò avvicinandosi.
Il ragazzo si dimenticava spesso però che Hana non aveva più otto anni e che ora non si faceva più trattare male da nessuno, soprattutto da lui.
Lo spintonò continuando a guardarlo male.
"Non rompere il cazzo e mettiti al lavoro. Quegli ubriachi hanno bisogno di altro alcol e tu di un posto di lavoro, quindi se non vuoi che butta merda su di te ti conviene muovere il culo."
Toya le rubò la sigaretta dalla bocca e si avvicinò al suo orecchio.
Hana strinse i pugni pronta ad incassare il colpo che sapeva gli avrebbe tirato.
"Tanto é tutto facile per chi si scopa il capo non é vero?" sussurrò, allontanandosi subito e mettendosi la sua sigaretta dietro l'orecchio.
Hana conficcò le unghie nel suo braccio facendogli male.
Sicuramente gli sarebbero rimasti i segni.
"Non ti azzardare.." ringhiò.
Quell'argomento la rendeva sempre su di giri.
Era vero, stava con il proprietario del bar da ormai un anno, Jeanist, e Toya non faceva che rinfacciarglielo.
Non si ricordava nemmeno come si erano messi insieme.
Sicuramente l'aveva colpita il suo essere così maturo e intelligente, e anche estremamente curato.
In più era calmo e sapeva gestire persino situazioni complicate mantenendo il sangue freddo.
Erano usciti insieme un paio di sere ed era scattata la scintilla.
Sapeva che era il suo capo e che probabilmente vista da fuori poteva sembrare che lei fosse la privilegiata, ma Jeanist non faceva differenze sul lavoro e la trattava esattamente come trattava Toya o Tomura.Prese un'altra sigaretta e uscì all'aria aperta a fumare.
Ispirò a pieno polmoni e poi buttò fuori il fumo.
La nicotina la faceva sempre stare meglio.
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in love with judas
FanfictionToya e Hana non si sono mai sopportati. Keigo e Saori sono fortemente attratti l'uno dall'altro. Cosa succederà quando i quattro si ritroveranno ad essere vicini di casa? -storia estremamente toxic per un pubblico maturo🔞