Special guest

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Passarono varie settimane dall'ultimo incontro tra Hyunjin e Felix.
Entrambi presi da troppi impegni per poter pensare a ciò che accadde tra di loro giorni prima.
Anzi, forse quella degli impegni all'università diventò una scusa per non incontrarsi di nuovo.

La vita di Hyunjin sembrava stranamente più calma. Niente più attacchi, niente più minacce, niente più sensi di colpa.
Il rosso voleva solo sistemare delle cose prima della sua laurea, della sua partenza per Los Angeles e passare il resto del tempo con Felix.

Quest'ultimo aveva quasi completato la sua tesi di ricerca non si sa con l'aiuto di quale tipo di preghiera, dato che la sera, quando era a casa, si affacciava al balcone e guardando le strade di Manhattan immaginava ancora il rosso davanti a sé; il principe che con lui era sempre.

Intanto Minho e Han non erano nel migliore dei rapporti dopo quel giorno nello studio di Chan. Han si sentiva in colpa per aver mentito sia a Felix sia ad Hyunjin. Non voleva accettare il fatto che Minho avesse ragione sul suo conto perché questo avrebbe significato doversi scusare con lui e si sentiva troppo ferito nell'orgoglio per farlo.
Intanto però raccontò tutto a Felix, di ciò che sapeva e non sapeva sul conto di Hyunjin e anche della lite con Minho. Chiese scusa al suo amico per avergli nascosto tutto. Egli anche se scettico accettò le scuse e diventò ancor più confuso di prima su Hyunjin.

Minho stesso riferì ciò che accadde con Han al suo migliore amico e Hyunjin non se ne stupì più di tanto.

il nostro principe infatti sapeva che prima o poi avrebbe dovuto scoprire qualcosa ma aveva deciso che non si sarebbe fatto scappare Felix per niente al mondo.
Con lui stava provando emozioni che non aveva mai nemmeno immaginato. Emozioni belle, che gli colmavano il cuore. Un cuore su cui ormai era scolpita l'immagine di quel ragazzo lentigginoso.
Può sembrare banale ma per un ragazzo come Hyunjin che da quando aveva 15 anni visse lontano da casa, senza genitori, strappato da qualsiasi forma di normalità per un ragazzo della sua età, è un enorme passo avanti.
Quando è con quel ragazzo minuto dai capelli scuri si sentiva come se il suo infinito senso di solitudine finisse, come se lui fosse stato al suo fianco da sempre.
"Strano" si diceva lui. Come poteva essersi legato ad un ragazzo in così poco tempo?

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Negli scontri tra giustizia e crimine succedono sempre cose orribili e il riscontro più brutto è quando ci vanno di mezzo gli innocenti.
Hyunjin però era colpevole solo di essere figlio di un'importante agente della polizia di New York, Hyejin Hwang, che indagava su commercio di droga e appropriazione indebita da parte di alcune gang di Manhattan. Arrivò a sapere troppo e da quel momento la vita di Hyunjin finì in un certo senso.

Felix rappresentava forse la sua rivalsa? Non lo sapeva ma finalmente, dopo settimane, Hyunjin si presentò sotto casa del ragazzo dai capelli neri mandandolo completamente in panico.
"Ma che diamine! Potevi avvisare Hyunjin" si ripeteva, mettendosi le mani nei capelli e sistemando ciò che poteva nella sua casa immersa nel disordine mentre il rosso saliva le scale. Era il suo giorno libero e mai si sarebbe aspettato una visita del genere.
" MAI "

                Hyunjin's pov

Tecnicamente dovrei essere arrivato al piano di Felix. Cerco sulle targhette dei campanelli il suo nome. Finalmente lo leggo inciso su una targhetta dorata
"Lee Felix"
Quando  busso, sento dall'interno un suono di passi e l'abbaiare di un cane.
Lui mi apre mostrandomi uno dei suoi sorrisi imbarazzati, facendo uscire solo la testa dallo spiraglio della porta.
" Hey Hyun..."
"Ciao Lixie"
"Che ci fai qui?"
" Volevo vederti. Posso entrare?"
" Uh? Oh sì, certo"
Decide di lasciarmi entrare e appena entro mi trovo di fronte a un bellissimo cagnolino che inizia ad annusarmi e girarmi intorno come per assicurarsi che non abbia niente che non gli piaccia
"Ti piacciono i cani? Se ti dà fastidio la porto di là"
" Ma no, tranquillo. Anche io ho un cagnolino è più piccolo della tua ma si fa rispettare" non riesco a non ridere alla mia stessa affermazione
" Davvero? Come si chiama?"
" Kkami" intanto la cagnolina di Felix aveva iniziato a scodinzolare per farsi accarezzare leccandomi le mani.
" E invece lei? Come si chiama? Che carina" intanto mi piego sulle ginocchia per accarezzarla
" Yasu... Penso che tu le piaccia"
"Io piaccio a tutti" sposto i capelli di lato in modo altezzoso facendogli l'occhiolino
"Tzk hai finito di fare il principe e sbattermi in faccia la tua bellezza?"

Prince of the districtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora