Dopo aver scartato 10 outfit che a Luigi non piacciono non ho idea di che mettere.
«Luigi la prossima volta resta a casa tua» dico sbuffando
«sono troppo corti i pantaloncini» dice lui mentre mi rimprovera «ng n fott proprj» dico e prendo un completino a caso:Chiaramente la zip me la sbottono un poco.
Mi lavo mi vesto e poi passo ai capelli che decido di fare mossi
«ooo abbottona sta cosa» dice Luigi quasi urlando
«maronn» dico io mentre lancio con forza il cuscino sul letto
«mi dai fastidio quando fai così» dico isterica.
Bussano e vado ad aprire mentre io e Luigi litighiamo.
Vincenzo rimane un secondo confuso da quel che sta succedendo e chiude la porta alle sue spalle.
«vi sentite fino fuori al palazzo» «eh chell è chest'a scem» dice lui spingendomi «Luigi!» dico io urlando e ricambiando la spinta
«sei antipatica» «lo so!»
«Uagliu!!» a portarci alla realtà è Vincenzo che grida peggio di noi.
«basta mo fate pace sennò il pallone che ha Kylie nel borsone ve lo spacco in testa» okay forse si è un po' arrabbiato.
Luigi mi abbraccia e dice «ma noi ci vogliamo bene, vero Kylie?» «verissimo» dico io dandogli uno schiaffo sulla mano perché voleva abbottonarmi la zip.
«Kylie chiudi la zip» dice serio pure Vincenzo «basta uscite da soli»
Mi fiondo sul letto con il telefono in mano e apro insta.
Mi da fastidio questo comportamento da parte loro, perché non sono nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare.
«non fare la bambina!» urla Luigi «azz io? e voi chi siete per dirmi cosa posso fare?» alzo la voce e sospirano.
Lo sanno benissimo che se non vinco io allora il gioco non finisce mai, però sono troppo orgogliosi per ammetterlo.
Vincenzo mi prende in braccio e mi fa scendere le scale mentre io urlo di lasciarmi stare.
«non scendo, lasciatemi stare!»
«smettila di urlare» dice Luigi
«ma tanto io non la faccio scendere» Vincenzo mi rivolge questa frase palesemente di sfida ma non sa che io e lui abbiamo un conto in sospeso.
«fai così e poi vedi come facciamo pace io e te» a quelle parole mi mette giù ma penso più perché siamo arrivati in piazza
«come sei permalosa» dicono in coro e si accendono una sigaretta.
Io cambio strada e me ne torno a casa.
Forse ho esagerato con Vincenzo, con Luigi un po' meno tanto lo sa che non litighiamo per davvero.
Però mi hanno fatto proprio incazzare.
Sono fatta così io, quando mi arrabbio hai voglia di scusarti non risolvi niente.
Forse è una cosa che devo migliorare perché in questo modo allontano tutti.
D'altra parte mi dispiace aver litigato con loro due, perché alla fine li voglio bene.
L'orgoglio prima o poi mi ucciderà.Pov's Luigi
«è propio permalosa tua cugina» dice sbuffando ed ha ragione.
Però secondo me il suo intento non era quello di litigare, la conosco troppo bene.
«assomiglia a te» dico al ragazzo difronte a me mentre porto la sigaretta alle labbra.
Gliene offro una e accetta l'offerta.
«in che senso?» «nel senso che siete tutti e due testardi» lui rotea gli occhi al cielo «infatti gli scemi si apparano» aggiungo e mi fulmina con lo sguardo però dagli occhi si legge che pensa all'ultima parola "apparano"
«mi sa che non ci appareremo mai io e lei».
Sospiro pesantemente.
«lei è innamorata, fallo tu il primo passo» «perché proprio io?» «perché lei non lo troverà mai il coraggio» ammetto e forse ho parlato un po' troppo.
Kylie si è confidata con me di questa cosa, forse non avrei dovuto parlarne con Vincenzo ma è per loro, sennò quando faranno mai pace?
«andiamo da lei» dice lui e lo seguo.Pov's Vincenzo
Siamo fuori la porta di casa di Kylie aspettando che ci apra ed eccola lì.
Ci fa entrare e ci buttiamo sul suo letto.
«se siete venuti per rimproverarmi di nuovo andatevene» dice lei mentre si siede sulla sua sedia difronte la scrivania «no, in verità volevamo scusarci per ciò che è successo oggi è vero Vincenzo?» dice il cugino pizzicandomi la spalla e io annuisco, stessa cosa lei.
«mi scuso anche io forse devo regolare il mio nervosismo» dice sorridendo e interviene Luigi e dice ironicamente «no ma che dici tu sei una persona calmissima» «visto?» dice lei altrettanto e sorrido pure io
«non sono antipatica» questa volta si riferisce a me e io rispondo a tono «infatti solo con me lo sei».
Non è vero però noi amiamo stuzzicarci a vicenda.
Vorrei solamente aggiustare questa situazione che si è creata tra di noi.
Per la prima volta mi sono fidato e confidato con una persona, nemmeno ai miei amici più cari mostro i miei più umili sentimenti.
Però loro lo sanno che io li voglio bene, è solamente il mio carattere che è così.
«perché dici così?» risponde la ragazza mentre porta un lecca lecca alle labbra.
Faccio spalline e Luigi decide bene di lasciarmi solo con lei «io vado ho fame» beh era ora di pranzo «se avete bisogno sono da Marco» dice prima di uscire definitivamente dalla porta
«un bacio» la cugina lo saluta e lui ricambia salutando anche me.
Eccoci qui solo io e lei.
Si siede affianco a me, e accarezza la mia mano piena di ferite
«perché sei sempre pieno di ferite?».
Mi porge spesso questa domanda, non accetta il fatto che io faccia risse.
Ci tiene molto a me, e sta impazzendo per colpa mia.
«non lo so»
È la verità, non so perché io sia sempre pieno di sangue, so solo che tutto questo sangue perso prima o poi verrà ripagato.
Il giorno del giudizio arriverà.