Entriamo e saluto la piccola Giulia che si fionda subito tra le mie braccia
«piccolina» dico a lei mentre le accarezzo i capelli
«Giulia! puoi venire un secondo?!»
sentiamo una voce di una donna che viene in cucina
Ha i capelli neri lisci ed è bellissima.
Ha un fisico perfetto, e non è tanto alta.
La sua voce è soave e i suoi occhi sono neri proprio come Vincenzo.
«oh cara, mi chiamo Patrizia ti ricordi? sono la mamma di Vinci e Giulia» dice porgendomi con gentilezza la mano in modo da farmi sorpassare la soglia della porta
«certo!» dico sorridendogli
«cara resti a pranzo qui?»mi chiede
«mi farebbe piacere, ora avverto anche mia sorella» dico prendendo il telefono e mandandogli un messaggio, dove risponde subito e mi dice che allora lei andrà da Andrea
«va bene»
«siii sono super felice» dice Giulia
«Vinci lei è la tua ragazza?»
Guardo Vincenzo e lui è giusto un po' in imbarazzo
«si» risponde con un sorriso sulle labbra mentre mi mette il braccio sulle spalle
«è davvero bellissima» dice Patrizia
«grazie mille..» rispondo facendomi tutta rossa
«cara chiamami pure Patty»
«va bene»
«allora noi andiamo in camera» dice lui
«vengo pure io» dice Giulia
La prendo in braccio e ci dirigiamo in camera di Vincenzo.
È molto grande, comprende un letto matrimoniale, due armadi a specchio, comodini,un balcone eccetera
Ci sono post-it attaccati al muro di lui quando era piccolo e molti dove era evidente fosse al suo concerto.
Tra l'altro una bacheca è interamente dedicata ai suoi amici (Marco-Loris-Emanuele-Lele-Luigi..)
Poggio la bimba sul letto e il suo odore mi provoca un senso di piacere
«la mia camera è più bella!» dice Giulia e io rido
La mia è quasi uguale alle loro.
Comprende un letto matrimoniale, un comodino, armadio con gli specchi, balcone, scrivania e tanti mobili.
Anche nella mia camera ci sono due bacheche. Una è dedicata a me, con le mie passioni proprio come c'è là lui.
L'altra invece è dedicata agli amici.
Poi chiaramente anche io ho fotografie con papà, Luigi e Gaia, che sono la mia famiglia.
A riportarmi nella realtà è Giulia
«Ky ma tu vai a scuola?»
«amore no, ho continuato fino al quinto superiore perché sennò papà non era contento» roteo gli occhi.
Eh si, ho dovuto continuare lo studio perché papà diceva che non facevo una bella figura con la terza media, tra l'altro lui è il primo.
Questa cosa non glielo mai rinfacciata perché so bene che lui non ha potuto per altri motivi, però io già iniziavo a lavorare nelle giovanili a cosa mi serviva prendere un diploma? odio quando la gente sceglie al posto mio, che sia mio padre o un mio amico è uguale.
«che scuola hai fatto?» mi chiede Vincenzo mentre si siede affianco a me e a Giulia
«scienze umane, sono laureata in Psicologia»
«quindi se tu non riesci più a giocare a calcio puoi aprirti uno studio tutto tuo?» dice Giulia e io annuisco
«però per il momento sono felice di essere una giocatrice di calcio» e sorrido
«voglio esserlo anche io da grande»
«devi solo crederci» dico io sedendomi a gambe incrociate
«come hai fatto tu?»mi domanda lei
«alla tua età ho iniziato la scuola calcio, poi a tredici anni mi hanno spostata a Posillipo dove io giocavo con le sedicenni. Poi a sedici anni ho fatto il provino per il Napoli Femminile.» gli racconto
«voglio esserlo pure io, Vinci mi iscrivi a scuola calcio?»io sorrido
Mi piace essere un esempio per le persone
«ma tu non volevi fare il medico?» dice lui «faccio tutte e due le cose, come ha fatto Kylie» dice indicandomi «piccola, è difficile perché non trovi mai il tempo per fare qualcosa, però se a te piace e sei felice allora va bene»
«Dante Alighieri sei tu?» dice Vincenzo prendendomi in giro «più che altro sono discorsi che dovresti fargli tu» dico rimproverandolo perché è così.
«sono passai solamente due anni da quando sei ufficialmente calciatrice» dice lei con tono fantasticoso
«mi manca tanto giocare al Diego Armando Maradona» dico con area malinconica
«fai finta che il San Siro sia il Diego»
mi dice lui
sospiro
«si ma non sarà mai la stessa cosa»
«almeno domani ci sono io»dice lui facendomi tornare di nuovo il sorriso
«pure io voglio venire allo stadio a vederti!» dice la bimba
«quando ti farai più grande verrai, promesso» dice il suo fratellone
«uffi va bene»
per farla felice le rispondo
«domani se riesco a toccare porta ti dedico il goal, va bene piccola?»
e lei mi salta addosso facendomi sdraiare
«sei la migliore di tutte quelle ragazze che Vincenzo ha portato a casa»
Che cosa? Vincenzo ha avuto "tutte quelle ragazze"?
Lo fulmino con lo sguardo e lui si gratta la nuca
Fortunatamente è Patty che lo salva dicendo che è pronto a tavola
Ha preparato i maccheroni col sugo e poi per secondo un dolce fatto da lei
«allora, Kylie di cosa ti occupi?»
«ho continuato la scuola fino al quinto superiore, sono laureata in psicologia però sono una giocatrice di calcio, due anni fa giocavo nel Napoli Femminile ma adesso nel Milan»
«wow domani so che giochi vero?»
annuisco e lei con un sorriso a 32 denti dice che guarderà la partita da casa.
Mangiamo ed è tutto squisito.
Verso le sette e mezza di sera me ne vado e Vincenzo mi accompagna fino sotto casa mia
«a domani madame»
«a domani» gli rispondo ma lui mi prende per il braccio
«sei gelosa?»
«di chi?»
«di me e le altre ragazze»
«no io non sono gelosa di nessuno»gli dico incrociando le braccia
«vieni qua stupida» dice abbracciandomi
«sei solo tu quella che voglio»
annuisco
«con quelle era una scopata e basta, con te non voglio solo sesso voglio molto di più»
dice e io lo guardo
«per me è la stessa cosa»
Mi bacia e poi mi saluta
Questo ragazzo mi farà impazzire