Quando passi tre anni infernali in cui tutto sembra volerti ferire, ogni singola cosa bella che ti succede sembra un sogno. Ogni mattina rimango a bocca aperta quando realizzo che questo che sto vivendo adesso non è solo un sogno, ma la mia vera vita.
Sono davvero ufficialmente la signora Diamond da tre mesi. Ci siamo sposati davvero con un matrimonio da sogno come ho sempre voluto io fin da bambina.
Anche ora, nel letto con lui che dorme pacificamente davanti a me, mi sembra di essere in un sogno e che da un momento all'altro mi risveglierò non so nemmeno io in che momento della mia vita. Forse nel loft sopra il mio primo bar, o nella casa di Ivan o la notte prima di trasferirmi a casa di Nate. So solo che, qualsiasi sia il momento in cui mi risveglierei, sarei la persona più infelice del mondo. Quelli sono stati i peggiori momenti della mia vita.
—Non sapevo fossi una guardona— dice Nate sorridendo con gli occhi chiusi. E anche oggi mi ha beccata mentre lo fisso. È così bello che non puoi non farlo.
—Non dovresti essere così perfetto, se non vuoi essere guardato!— dico io e lui apre gli occhi mostrandomi quel bellissimo verde che ho poco per volta iniziato ad amare più di quanto vorrei.
—E chi ha detto che non voglia essere guardato?— chiede lui appoggiandosi sul gomito e guardandomi dritto negli occhi con il sorriso da centomila follower (sempre che non siano aumentati negli anni).
—Egocentrico— dico scuotendo la testa e lui mi mette una mano sul fianco e in un secondo mi ritrovo sdraiata sul letto con lui su di me. Metto le mani intorno al suo collo e lui appoggia la sua fronte alla mia e poi mi bacia e io perdo completamente la testa. Mio marito, essendo un vero stronzo egocentrico, si stacca subito da me e scende dal letto lasciandomi sola. Faccio un verso di frustrazione e lui ride.
Il baby monitor sul mio comodino mi fa capire che è andato nella nursery, perché lo sento lì che parla. Sospiro rumorosamente ed esco nel letto per vedere che non faccia quello che penso che stia per fare. Lo fa ogni sabato mattina perché non lavora.
—Guai a te se svegli...— dico entrando nella stanza, ma ormai è troppo tardi. Nate ha già in braccio la piccola Brenda e sta per prendere il piccolo Braxton. Odio quando lo fa. Si sveglia e la prima cosa a cui pensa è prendere i gemelli in braccio. Sembra quasi che anche loro abbiamo una sveglia incorporata, perché si svegliano sempre insieme a lui.
—Era già sveglia. Il piccolo invece è come la madre e non ama svegliarsi presto— dice con la piccola che ride in braccio a lui.
Alla fine non era un solo bambino, ma ben due. L'abbiamo scoperto al secondo mese di gravidanza e sono rimasta shoccata. Non pensavo di farcela, ma alla fine non è stato così difficile . Forse per il fatto che Lina e Nelly fossero qui tutti i giorni. O per Grace e Jason. O forse per la Ignora Diamond e mia madre, o per Mary. Sicuramente non grazie a me. Durante la gravidanza era tanto se mi lasciavano fare la doccia da sola e dopo il parto avevano un vero e proprio orario per fare a turno per fare da babysitter ai gemelli. A cosa servo io? Allattarli. I bambini compiono due anni oggi e io credo di riuscire a contare sulle dita i pannolini che ho cambiato in questo tempo.
Durante il giorno è un via vai di gente e di notte Nate non mi lascia fare niente se non allattarli. A volte sembro io la zia e tutti loro le madri.
—Non era sveglia. Lei è come te. Egocentrica. Se si sveglia e non c'è nessuno a darle attenzioni urla— dico andando verso il migliore dei due gemelli. Il piccolo Braxton è tranquillo. Lui ha preso da me. L'altra è più simile a Nelly di quanto vorrei.
Braxton è sveglio, e come potrebbe dormire con quei due nella stanza? Sta lì nel letto a guardare il soffitto e appena ami vede sorride. Per avere giusto due anni devo ammettere che sono veramente bravi, perché parlano già. Una lingua tutta loro, ma si capiscono già abbastanza le parole e sanno i nomi di quasi tutti, tranne Luke, che lo chiamano Lu. Ovviamente la chiacchierona dei due è Brenda, Braxton sta più per le sue.
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CHIAMAMI PER NOME
RomanceLui vuole solo lei, lei vuole solo essere libera. Nora viene catapultata nella casa di Nate Diamond per una convivenza forzata e un imminente matrimonio organizzato.