CAPITOLO 18

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JASON

Le ultime tredici ore sono state le ore più lunghe della mia vita. Tra Nora che è scomparsa e quello che è successo a Nate io non so più dove andare a sbattere la testa. Nelly e Lina stanno letteralmente impazzendo e tocca a me fare tutto. Ho cercato ogni angolo della città.

Quel bastardo questa volta non la passa franca. Mia sorella non può dover soffrire così tanto per colpa di quell'essere inutile. Non posso permetterlo. Non sarò il miglior fratello del del mondo, ma questa volta farò tutto quello che serve per vendicare lei e Nate.

Luke e Grace sono nel soggiorno di Nora e Nate insieme a noi e aspettiamo notizie da ore dalla polizia, ma nessuno dice niente. Pure l'FBI sta lavorando al caso, visto e considerato che Nora è una testimone chiave per un loro caso.

Camille è arrivata appena ha finito il suo turno circa tre ore fa e devo ammetterlo che la sua presenza qui sta facendo la differenza. Non parla davvero, ma di tanto in tanto mi stringe la mano giusto per ricordarmi che si trova qui e io non posso non sorriderle ogni volta.

Come diavolo è possibile che Ivanov viva in città da anni, ma nessuno sappia esattamente dove si trova la sua casa? Mia sorella aveva tanti vuoti di memoria, ma è comprensibile se si considera tutto quello che Camille le trovò in circolo quando la ricoverarono.

Grace non la smette di piangere da quando ci siamo resi conto di quello che è successo. La signora Diamond è distrutta. Siamo tutti seduti qui come se fossimo ad una veglia ad aspettare notizie che sicuro non arriveranno presto. Se non la trovai allora, non la troveremo sicuramente in una notte. Eppure andare a dormire dopo oggi sembra quasi impossibile.

Mi alzo da dove sono seduto per andare a cercare dell'acqua. Credo che nessuno di noi si sia mosso dal proprio posto nelle ultime sei ore. Io non sono abituato a stare così fermo e per tanto tempo. Trovo il tavolo pieno di cibo. Mary è nervosa e non la smette di cucinare da quando è successo tutto il casino. Prendo una bottiglietta dal frigo e torno in soggiorno, ma mi fermo vicino alla scala a guardare la scena davanti a me. I signori Diamond, Nelly, Lina, Luke, Grace e Mary tutti quanti seduti con gli sguardi smarriti nel nulla come non avevo mai visto nessuno di loro.

Questa serata non sarebbe dovuta essere così. Oggi saremmo dovuti andare nella villa dei Diamond per festeggiare il coraggio di Nora. E invece siamo qui a sperare che sia almeno viva ovunque sia. Non possiamo perderla. Non adesso che iniziava a stare meglio.

Suona il campanello e tutti quanti sobbalziamo sorpresi, perché non ci aspettiamo davvero che qualcuno venga qui presto, nonostante stiamo aspettando notizie. Strano lo so.

Vado io ad aprire perché sono già in piedi e perché i padroni di casa non ci sono. Apro la porta e mi ritrovo Diego con mia grande sorpresa. Tutto mi aspettavo, meno che vedere lui qui a quest'ora. Però è amico nostro ed è normale che sia passato. Per Nate almeno.

Lo faccio entrare e lui va dritto da Luke e gli bisbiglia qualcosa all'orecchio. I due si alzano e Luke mi fa segno di seguirlo verso le scale. Saliamo al secondo piano e ci fermiamo davanti ad una delle mille stanze che ha questa casa.

—Una cliente abituale del locale è venuta stasera e mi ha detto di darti questo. Il destinatario finale sarebbe Nate.— dice Diego porgendo un tovagliolo tutto stropicciato a Luke.

—Cos'e?— chiede Evans esaminando il foglietto.

—Non mi ha detto niente. Ha solo detto di dirti Nora— dice Diego e io strappo il foglio di mano a Luke per dargli un'occhiata. Sembra un indirizzo. Leggo bene cercando di capire dove possa trovarsi, ma non riesco a localizzarlo. Prendo il telefono dalla tasca e compongo il numero dell'unica persona che possa effettivamente controllare cosa sia.

CHIAMAMI PER NOMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora