Smile || Ashton Irwin

Ashton-10th January

Caro diario,
rifletto poco su quanto sia importante essere felice.
E soprattutto, su quanto sia bello. Sono felice. Felice. Felice.
Sono riuscito a conoscere quella strana ragazza.

È stato bizzarro, molto bizzarro.
Stamattina, quando Jen è uscita dall'autobus, lei si è accorta che la stavo guardando e ha girato gli occhi al cielo.
È così bella che mi toglie il respiro.

Siamo scesi, a scuola, ma poi non l'ho vista più.
Giuro di averla vista scomparire tra la folla, chissà dove si era infilata tra i corridoi della scuola.

Sono andato in classe, ho salutato Cal e Mike, di Luke nessuna traccia.
La sua classe è dispersa nel nulla.
Il preside è stato un vero imbecille a separare Luke da noi tre, prima eravamo tutti e quattro insieme; ma lui era troppo violento e non piaceva ai prof.
Per questo lo ha bocciato.

Un po' mi manca avere Luke in classe che faceva lo scemo e che prendeva i nostri compagni in giro.
Mi manca il nostro quartetto, più che altro, perché adesso Lukey è quasi sempre da solo.
Sta con noi solo in mensa, alla pausa pranzo, l'unico momento in cui possiamo vederci.

Infatti oggi ci ha raccontato che c'è una ragazza nuova nella sua classe, dice che sia davvero bella e vorrebbe provarci con lei.
Io non sono per niente d'accordo con le sue tattiche, finisce sempre per spezzare il cuore a tutte le ragazze che riesce a conquistare.
È un gesto brutto ed insensato, ma lui a modo suo si diverte.
Io non sono d'accordo, ma sono comunque curioso di conoscere questa ragazza.

Eh poi, comunque, la parte più bella della giornata è stata quando sono salito sull'autobus, a ritorno da scuola.

C'era la ragazza dai capelli blu, seduta di nuovo da sola.
Mi sono seduto accanto a lei di botto, è trasalita, e ha abbassato di nuovo gli occhi sul cellulare.

L'ho salutata e mi sono presentato.
Lei mi ha risposto solo "ciao".
Le ho chiesto il suo nome, devo dire che non sono rimasto molto deluso dalla sua reazione perché me lo aspettavo. Ne sembra il tipo.

Mi ha risposto: "Cosa ti interessa?"
A quel punto mi sono offeso e le ho detto: "In questo strano mondo non si può neanche provare ad essere amico di qualcuno. Ti ho chiesto il tuo nome, non ti ho chiesto di vendermi due chili di droga."

Speravo che ridesse, anche se questa battuta non faceva ridere. Infatti non l'ha fatto.
Io le ho sorriso lo stesso.
Lei ha alzato gli occhi, di nuovo, per guardare poi dritto nei miei.
Verdi.
Totalmente verdi ed ipnotici.

"Roxanne." Mi ha detto, abbassando di nuovo lo sguardo.

"Bene, Rosie." Le ho detto.

Lei ha sbuffato pesantemente e mi ha guardato di nuovo, con una faccia arrabbiata, accusandomi di aver capito male perché non si chiama Rosie ma Roxanne.

"Ho capito benissimo," le ho detto, "ma ho deciso di chiamarti Rosie. È carino e ti si addice."

Mi ha guardato come se avessi detto qualcosa di scandaloso e mi ha risposto malissimo, dicendo: "Fa davvero cagare. Mi ricorda il colore rosa, il più merdoso del pianeta. E se proprio io ti so di rosa, beh, cambia spacciatore, amico."

Mi sono messo a ridere perché era davvero buffa con la faccia arrabbiata e il tono corrucciato.
"Voglio chiamarti Rosie, quindi Rosie sei e Rosie resti."

Mi ha risposto di andare a quel paese in maniera molto più pesante ma io l'ho presa a ridere, di nuovo.

L'autobus si è fermato in ospedale e siamo scesi entrambi.
Mi ha chiesto se la stessi seguendo, le ho detto di no, che tutti i giorni vado lì tranne il mercoledì.
Ha alzato le spalle e mi ha salutato con la mano per poi sparire dentro l'ascensore.
Le ho urlato: "Ciao Rosie!"
Penso proprio che non l'abbia sentito.

Sono felice, finalmente l'ho conosciuta. Vorrei conoscerla meglio e diventare suo amico.
Vorrei sapere cosa fa in ospedale perché sono anche un po' preoccupato.
Vorrei riuscire a farla sorridere.
Spero di riuscirci, davvero.

Buonanotte,
Ashton. xx