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Dopo aver abbracciato Charles, mandai di soppiatto un messaggio ad Isa per dirle che lo avevo trovato e che potevano stare tutti tranquilli. Dopo aver parlato per un bel pò della situazione che ci circondava, Charles si stese, appoggiando la testa sulle mie gambe, mi teneva salda a lui mentre gli accarezzavo delicatamente le tempie e la guancia. "Sono stato uno stupido, scusami se ti ho fatto soffrire, ma ora ho capito cosa voglio" mi confessò il monegasco non muovendosi di un millimetro, "E cosa vuoi?" gli domandai curiosa. Calò il silenzio per una frazione di secondo e con nonchalance affermò "Voglio te, voglio tutto di te"; non so come potesse dire quelle parole con tanta calma visto come batteva forte il mio cuore, credevo potesse esplodere da un momento all'altro, così mi chinai fino al suo orecchio e gli sussurrai "Era ora che tu scegliessi me, scemo" e gli lasciai un dolce bacio sulla fronte. Lui si alzò, mi fece sedere sopra le sue gambe e mi baciò, un bacio pieno di desiderio e passione, ci eravamo mancati e ogni millimetro della nostra pelle si attraeva, i nostri corpi erano come due calamite incapaci di staccarsi e ben presto andammo oltre al bacio, facemmo l'amore per la prima volta lì sul suo gommone, sotto le stelle e cullati dalle onde.

Quando tornammo al porto, notammo che tutti i nostri amici e la famiglia di Charles erano lì ad aspettarci e mentre li abbracciava scusandosi per lo spavento, notai che il suo sguardo era tornato a brillare, i suoi occhi erano di nuovo quelli di cui mi ero innamorata.

Nei giorni seguenti io e Charles non ci siamo visti, ci siamo sentiti a stento, per prima cosa doveva sistemare le cose con Charlotte e dedicarsi pienamente al lavoro, era in lotta per il titolo mondiale, era a pochi punti da Max e se non sbagliava niente forse sarebbe riuscito a diventare World Champion.


GP USA - LAS VEGAS

Amo Las Vegas, è una città piena di vita, libertà, piena di stimoli. C'era fibrillazione nell'aria, questo era un gran premio elettrizzante anche per i piloti, erano tutti eccitati e felici di correre qui.

Oggi ero più emozionata del solito visto che era anche il mio compleanno. Non avevo ancora incontrato nessuno dei miei amici, perchè questa volta non avevo seguito Max ma ho deciso di partire in anticipo e godermi a pieno questa città per una intera settimana e non solo per un weekend, possiamo definirlo un auto-regalo di compleanno. Arrivai al paddock e mentre mi incamminavo al MotorHome RedBull, notai che vi erano pochissime persone che correvano a destra e sinistra, a differenza del solito, guardai più volte l'ora per capire se fossi io troppo in anticipo o troppo in ritardo, fino a quando non alzai gli occhi e vidi tutti i piloti schierati dietro una torta; come li guardai, iniziarono a intonare "Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Lucia, Tanti auguri a teeee!" Seguito da un super applauso. Ero commossa dal loro gesto, in questi mesi avevamo condiviso tanto insieme, chi più e chi meno, ma eravamo diventati davvero uniti, li consideravo come una seconda famiglia, il mio posto felice. Max e Daniel, che ovviamente erano in prima fila, mi corsero incontro e mi abbracciarono forte, "Credevi me lo fossi dimenticato eh baby" mi disse l'olandese, "Grazie ragazzi è bellissimo, io... io.. non so cosa dire davvero. Grazie a tutti di cuore, vi voglio bene!". Spensi le candeline sotto lo sguardo attenti dei venti piloti e delle mie amiche e dopo aver promesso una fetta di torta per tutti, ci dirigemmo ognuno verso il proprio box per dare il via alle qualifiche. Nel dividerci, vidi Charles farmi dei gesti che in realtà non capii bene, e dopo avermi mandato un bacio volante, si girò e corse verso Andrea che lo stava rimproverando per la sua estrema lentezza nel tornare a lavoro.

Il Q1 e il Q2 furono frenetici, il circuito era davvero strepitoso, trasudava esaltazione da ogni centimetro e questo lo sentivano anche i piloti che erano esaltati e stavano lottando dando tutti sé stessi, la grafica infatti cambiava continuamente e fino all'ultimo non si riusciva a capire chi sarebbe stato escluso dallo step successivo. Mentre aspettavo che cominciasse il Q3, misi le mani in tasca in cerca del mio cellulare ma trovai un bigliettino: Ci vediamo sul tetto dell'hotel alle 21. Non fare tardi principessa. Buon compleanno. Tuo Charles". Un sorriso mi si formò spontaneamente sul viso, questo credo sarà il compleanno più bello che potessi mai desiderare. Quando riposi il bigliettino in tasca, notai che l'ultima fase delle qualifiche era già iniziato; io e Daniel ci prendemmo le mani che stringemmo fortissimo, chi partiva in pole domani avrebbe avuto alte probabilità di vincere e con un campionato così tirato, ove tutto veniva deciso nelle battute finali, sarebbe stato anche un vantaggio emotivo sul rivale. La grafica non si dava pace, ad ogni giro il nome di Charles e Max si invertivano.. "And P1 Max! Pole Position!" Sentimmo urlare da Christian Horner nelle cuffie, esultammo tutti insieme a Max, aveva fatto un capolavoro ed ero super felice per lui, se lo meritava e poi oggi per la prima volta a vederlo c'era pure la sua neo-fidanzata Kelly con la figlia, quindi c'era una motivazione in più a fare bene. Un lato di me era ovviamente dispiaciuto per Charles, ma alla fine partiva secondo e poteva recuperare domani in gara lo svantaggio di oggi.

Mentre andavo a congratularmi con il mio migliore amico, incrociai lo sguardo deluso del monegasco, non potevo avvicinarmi troppo a lui così con la bocca gli mimai "Good job, smile baby", lui mi capì e mi fece un bellissimo sorriso e prima che andasse a fare le interviste, mi si avvicinò e mi sussurrò "Vestiti elegante stasera, mi raccomando". La sua vicinanza e il suo respiro sulla mia pelle, scatenarono una serie di brividi che percorsero la mia schiena. Si dice che la curiosità uccise il gatto, beh mi sa che avrei fatto pure io quella fine perchè ero estremamente curiosa di sapere cosa avesse in mente quel bellissimo pilota monegasco.

Balla con me, ChérieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora