21.

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Misi un vestito attillato nero con uno spacco vertiginoso sulla coscia destra, con delle décolleté fucsia abbinate alla borsetta mini di Daniele Amato, raccolsi i capelli in uno chignon ordinato lasciando liberi due ciuffetti davanti che ho abboccollato. Mi guardai allo specchio più volte, non riuscivo a togliere dal mio viso un enorme sorriso, ero così emozionata. Poco prima che uscissi, sentii bussare alla porta, andai ad aprire e mi ritrovai un Max Verstappen imbambolato, intento a fissarmi; "Tutto sommato quel Leclerc non poi così un cretino, almeno ha buon gusto" commentò il mio migliore amico sorridendo, risi alla sua battuta e poi lo abbracciai forte a me. "Se dovesse farti soffrire ancora lo rifaccio nuovo, ricordaglielo baby" aggiunse, "Si mamma!" gli risposi mentre gli facevo la linguaccia. Ritornai per un istante seria e con il cuore in mano gli dissi "Grazie Max, di tutto. Non so veramente come avrei fatto senza di te, sei sempre stato il mio porto sicuro e spero tu vinca il titolo mondiale perchè te lo meriti. Sono davvero orgogliosa di te perchè dopo lo scontro con Lewis sei maturato tanto sia come pilota che a livello umano, guarda quanti amici hai ora" conclusi dandoli una piccola gomitata scherzosa. Ci abbracciammo e dopo avergli dato un bacio sulla guancia corsi da Charles che mi stava aspettando. Una volta arrivata sul tetto dell'albergo, vidi un tavolo apparecchiato e delle candele accese, mi guardai intorno ma non vidi nessuno, mi avvicinai al tavolo e trovai una busta con scritto "Per Lucia", all'interno c'era una lettera, l'aprii e iniziai a leggere.

"Mia principessa,

Non sono molto bravo a parlare, quando ti guardo vado spesso in confusione e non riesco mai a dirti quello che sento veramente per te.

Quando ci siamo conosciuti ho capito subito che mi avresti cambiato la vita, nel momento esatto che le nostre mani si sono incontrate quella piccola scossa mi fece intuire che eri diversa dalle altre. Spesso quando passeggiavo per il paddock, i miei occhi istintivamente ti cercavano e quando si posavano sulla tua figura, il mio cuore iniziava a battere sempre più veloce. Eri sempre sorridente, affettuosa, un raggio di sole che portava a tutti noi tanta allegria ma anche l'energia giusta per affrontare la giornata.

Sono stato da subito geloso di te, ma non tanto perchè non riponevo fiducia in te o negli altri ma perchè volevo che i tuoi occhi vedessero solo me e che le tue mani stringessero solo le mie. Sono un egoista lo so, ma non riuscivo a sopportare di vederti così complice con Max mentre io restavo nelle retrovie.

Non sono stato un corteggiatore ideale lo ammetto, non abbiamo mai avuto un vero e proprio primo appuntamento ideale, la nostra conoscenza è stata caratterizzata da alti e bassi, forse troppo bassi perchè tu meriti sempre il meglio, nonostante ciò tu non sei mai scappata, sei rimasta al mio fianco, mi hai preso per mano e mi hai accompagnato in ogni avventura capitasse.

Bene, ora eccomi qui, a scrivere questa lettera per dirti grazie, grazie per non essertene andata mai, per avermi amato, per avermi fatto capire quali sono le cose che contano nella vita e per le quali vale la pena lottare. Tu sei fra queste, perchè da oggi, ti prometto, che qualsiasi cosa succeda io lotterò per te e resterò al tuo fianco fino a quando tu lo vorrai e forse anche dopo.

Mi sono innamorato di te al primo sguardo e oggi voglio rinnovare quelle emozioni forti che tu mi hai fatto provare, quindi girati e vieni a darmi un bacio.

Ti amo

Charles

P.S Buon compleanno amore mio, questo, spero, sarà il primo di tanti"

Mi girai e trovai il monegasco in smoking che mi stava aspettando con un mazzo di rose rosse in mano. Ero commossa da tutto l'impegno che ci aveva messo Charles per farmi capire quanto mi amasse e per rendere questo giorno speciale, posai la lettera sul tavolo e gli corsi incontro, lo abbracciai e baciai. Finalmente era mio e potevo urlarlo a tutto il mondo.

Leclerc aveva pensato davvero a tutto, aveva organizzato una cena a base di pesce, con tutte le mie portate preferite, aveva scelto il mio vino del cuore e aveva ordinato anche una torta, sulla quale mise una candelina da farmi spegnere.

Aveva chiamato anche una piccola orchestra di archi per avere un sottofondo musicale e a fine cena mi porse la mano e mi disse "Balla con me Chérie".

Ballammo stretti l'uno all'altro per una quantità di tempo indecifrabile, volevamo solo stare vicini, abbracciati stretti nelle braccia dell'altro. A un certo punto, Charles mi fece fare una giravolta e quando tornai vicino a lui, prontamente mi mise al collo una collana: era molto fine, con un piccolo punto luce su cui retro era inciso il numero 16, il suo numero. "Charles, è bellissima. Grazie" mi girai e gli diedi un tenero bacio a stampo, "Mai quanto te principessa, e questo spacco, beh.. meglio che mi fai stare zitto" sorrisi maliziosamente e lo baciai di nuovo, non ne avrei mai avuto basta di lui, di questo ero certa.

A fine serata decidemmo di restare soli a guardare le stelle dal tetto dell'albergo, il cielo era meraviglio e le luci della città erano il contorno perfetto che si mescolavano ad una serata perfetta. In quel momento non desideravo niente di più, ero felice, accanto a me c'era l'uomo che amavo e per la prima volta, il macigno che mi portavo dietro, era sparito, mi sentivo finalmente libera. Da quel momento io e Charles eravamo ufficialmente una coppia, potevamo condividere alla luce del sole i nostri sentimenti, non dovevamo più lottare contro niente e nessuno e potevamo finalmente goderci ogni momento d'amore. Lo avrei sostenuto in queste ultime due gare per l'assegnazione del titolo mondiali e poi il destino ci avrebbe guidati verso il nostro futuro insieme.

Balla con me, ChérieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora