26. All I Wanna Ever Say Is "Are You Mine?"

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TOM

Non saprei dire perché le risposi in quella maniera brusca, forse perché non volevo vederla. Non volevo vederla cresciuta e maturata, non volevo vederla felice senza di noi, senza di me, non volevo vederla non mia.

-Cosa cazzo hai fatto?-
Mi domandò Bill mentre mandavo giù l'ennesimo drink della serata, probabilmente dopo averla vista correre via dalla villa.
-Lei voleva chiarire con te, scusarsi! Dirti che ti ama ancora e che non ha mai smesso di pensare a te! Ma cosa cazzo hai in testa Tom! Era meglio quando i rasta ti opprimevano i pensieri...-
Fu allora che sgranai gli occhi e capii che Tesh, nonostante la lontananza, mie era sempre appartenuta, come mi apparteneva a nove, a tredici e a sedici anni.

-Io...-
-Lei è sempre stata tua, Tom. Quando lo capirai, sarà troppo tardi-
No. Non lo avrei permesso. Non era troppo tardi. Non lo era per me. Non lo era per noi. Corsi alla mia auto, avvisando Bill che probabilmente avrei fatto fatica a prendere Tesh data la sua testardaggine e che quindi avrei forse tardato.
Fu durante il viaggio in auto che pensai a cosa mi aveva detto Bill: lei mi era sempre appartenuta. Ed era questo che forse lui non riusciva a mandare giù, il fatto che fossimo predestinati l'uno all'altra. Non lo seppi mai; In quattro anni di assenza di Tesh non aprimmo mai bocca su di lei, non chiarimmo mai davvero quella famosa litigata, in hotel a Barcellona.

Mi fermai davanti a un bar, quando la vidi con il suo vestitino azzurro e senza scarpe. Solo allora mi accorsi del suo corpo sempre più scolpito e allenato, non l'avevo mai vista con vestiti del genere, lei vestiva come me. Quando vidi il barista lo riconobbi subito: quel coglione di Connor, delle scuole superiori. Le stava affondando una mano nei capelli riccioluti e folti, arrivai in tempo per scacciarlo, portando via Tesh con me, che mi seguiva domandandomi dove stessimo andando.

Non risposi a nessuna delle sue domande, fino a che non si piantò con i piedi per terra pretendendo delle risposte.
-Cosa cazzo mi significa "Lei è mia"? Non era troppo tardi?!-
La guardavo vedendo in lei stessa ragazzina di nove anni che mi sbraitava contro perché alcune volte prendevo in giro Bill, quella che a dodici mi disse che avevo dei fottutissimi rasta, con la quale a quindici feci per la prima volta l'amore, quella che a sedici mi aveva abbandonato.

Non persi tempo e la baciai, volevo sentire di nuovo le sue labbra sulle mie, il suo respiro contro il mio, il calore della sua pelle sulla mia. Io volevo lei, e la volevo da sempre, ci erano voluti però quindici anni netti per capirlo. Io volevo tutto di lei, e l'incubo di perderla, che si era realizzato, era finalmente terminato, dopo quattro anni di agonia.
-Io ti voglio-
Questa era la risposta che forse avrei dovuto darle tanti anni fa, quando me lo chiese dopo aver picchiato lo stesso Connor Dawson che ora continuava a starle dietro.

-Ora di chi sei Tesh?-
Avevo infine pronunciato, ad un palmo dal suo naso alla francese.
-Dimmelo-
Insistei. I nostri sguardi concatenati, i nostri respiri sincronizzati, i battiti dei nostri cuori accelerati. Lo vidi chiaro e tondo, nei suoi occhi, ancora una volta, dopo averle posto quella domanda. Io appartenevo a Tesh, forse da sempre, e niente avrebbe potuto mai separarci, perché ci possedevamo da tutta la vita.
-Tua-
Mi rispose in un sussurro, baciandomi con passione, ancora una volta, facendomi passare davanti agli occhi chiusi tutti i nostri ricordi insieme, e giurai che ne avremmo creati altri, ancor più significativi.

Salimmo in auto, andando verso casa, Tesh fu stupita dalla villa che si ritrovò davanti, le dissi che l'avevo scelta io, nonostante non fosse vero, perché al principio non volevo che ci fosse una stanza in più anche per lei, rifiutavo l'idea che sarebbe potuta tornare.

Bill non era ancora rientrato, così ci dirigemmo in camera mia, e parlammo molto, fino a notte fonda. Parlammo dell'America, di ciò che entrambi avevamo fatto in questi quattro lunghi anni, e lei si scusò un milione di volte per la sua assenza prolungata. Quello fu il tipo di amore più bello che potessi mai fare: con i vestiti indosso, mentre ci spogliavamo dalle paure e dalle ansie che ci avevano attanagliato per quattro lunghi anni di distanza. Mi fece anche vedere il suo meraviglioso tatuaggio sul braccio, con una strofa della nostra canzone "1000 Oceans".

Quasi non mi commossi. Le dissi anche che io purtroppo in questi anni ero comunque andato a letto con altre donne e lei mi rispose che se lo aspettava, un po' mi si strinse il cuore: lei mi amava anche se non ero stato corretto come lei.
E io amavo lei. Amavo il suo essere così arrogante, schietta, talvolta manesca. Amavo il suo carattere forte e il modo in cui potevo fare l'amore solo con lei.

-Ti amo Tesh, e lo farò per sempre-
Anche quella sera finimmo per fare l'amore. Quello vero, passionale, intenso, veemente, quasi burbero, perché mi mancava sentire la sua carne calda sotto il mio tocco esperto.
-Anche io Tom, e non ho mai smesso-
L'abbracciai, forte e a lungo, sperando che quello non fosse un sogno, come se servisse a non farla più scappare da me.

E non lo fece. Non scappò più. Tornò nella band, suscitando molte critiche dai fans e dai Mass Media. Fu quando la sentii nuovamente suonare con me, con la sua chitarra che accompagnava la mia, che capii che era quello il nostro destino: stare insieme e brillare sul palco, diventare i più bravi musicisti del mondo, e mettere su famiglia.

Ci sposammo anche e prendemmo una casa da soli, insieme, a circa ventisette anni. Fui la persona più felice del mondo e, durante la cerimonia mi commossi anche.
Mia madre e Gordon erano contenti, consapevoli che prima o poi forse sarebbe accaduto.
-Se tu sei il rock, io sarò il roll-
Disse, prima di suggellare il nostro amore con un bacio, quello di un nuovo inizio, né l'ultimo né il primo, ma forse il più importante di tutti.










["Se tu sei il rock, io sarò il roll". Mi sono quasi commossa a scriverlo😪 Ma adesso che si sono ricongiunti ancora una volta, la loro storia continuerà? Io credo proprio di sì dato che questo è il penultimo capitolo ragazze, scusate per il poco preavviso😓
Un caloroso abbraccio,
Arabelladoove❤️]

ɪғ ʏᴏᴜ ᴀʀᴇ ᴛʜᴇ ʀᴏᴄᴋ, ɪ ᴀᴍ ᴛʜᴇ ʀᴏʟʟ [ᴛᴏᴍ ᴋᴀᴜʟɪᴛᴢ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora