22. Tell Me Who's Gon' Save Me From This Hell Without You I'm All Alone

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TOM

Quando Tesh partì, sentii come se una parte di me fosse in viaggio con lei, e in cuor mio sapevo che non l'avrei ritrovata forse mai più.

Terminato il tour e ritornati a Berlino, eravamo tutti seduti a tavolino, insieme a Peter, e stavamo degustando la cena in uno dei ristoranti di lusso più belli della città. Fu allora che ce lo comunicò. Indossava i suoi soliti abiti extralarge, una bandana sulla testa e mi abbracciava come se tra pochi istanti non avesse rivelato la triste novella, che mi colpì come un pugnale dritto al fegato.
-Andrò in America, per una collaborazione con Eminem-
Ci spiegò anche i dettagli, ma non afferrai una parola, ero troppo impegnato a fissarla e tentare di schematizzare all'interno della mia testa i suoi lineamenti, timoroso di poterli dimenticare.

Eravamo a casa, nel nostro angusto appartamento, Bill era andato a fare visita ai nostri genitori, Tesh giaceva sul letto con il suo libro in mano, come se alla mattina non avesse dovuto attraversare l'Oceano Atlantico.
-Tesh-
La chiamai. Si rigirò verso di me e pregai che tutto ciò fosse uno scherzo, che non fossi destinato a perderla, ancora un altra volta. Dedussi che il destino davvero ce l'aveva con me e iniziai a interrogarmi su che cosa avessi fatto nella mia vita passata per meritarmi questo.
-Tu sei ancora mia, non è vero?-

Il suo sedicesimo compleanno era arrivato, come il nostro diciassettesimo (mio e di Bill), eravamo più maturi, o almeno così credetti, fino a quando non scoppiai in lacrime accasciandomi accanto al corpo caldo della ricciolina, che mi cullava come fossi un neonato.
-Lo sarò per sempre, Tom... Io ti appartengo-
Mi rispose, e fui contento di sentirglielo dire, perché fino ad allora sembrava che soltanto io mi fossi fatto problemi sull'appartenenza, nonostante sapessi che, infondo, apparteneva anche a mio fratello, o era lui ad appartenerle. In ambedue i casi, lei restava comunque mia. Bella e mia. Solare e mia. Arrogante e mia. Irritante e mia. Manesca e mia. Mia. Mia. Mia.

Quella notte facemmo l'amore, e non avrei mai creduto sarebbe stata l'ultima volta, per i successivi quattro anni. Fu una notte accesa, la sentii tramare sotto di me, gemere il mio nome e fui contento di sentirlo pronunciare in quel modo da lei, probabilmente non avrei mai dimenticato quel suono.

Al gate trattenni le lacrime, ma quando la vidi salire a bordo, dopo il nostro ultimo bacio, iniziai a piangere come un poppante al quale hanno appena tolto il ciuccio. E piansi per i successivi giorni, per le successive settimane, per i successivi mesi. Senza di lei tutto era cambiato. Ora ero io a cantare con Bill, anche se la mia voce era a dir poco stonata, contrariamente alla sua, ero io a suonare da solo la chitarra, senza nessuno che potesse accompagnare i miei accordi, Tesh non c'era più.

Provai a chiamarla, diverse volte, ma non ebbi mai risposta. All'inizio credetti che fosse soltanto perché oramai si trovava in un altro Stato, ad un Oceano a da me, e fu per questo che mi arresi all'idea che non l'avrei più vista. Non avrei mai più riavuto la mia Tesh. Le notti insonni che passai pensando a lei... Ho perso il conto di quante sono state, ho perso il conto di quanti incubi ho fatto, vedendola da lontano, con qualcuno che non fossi io. Mi ero svegliato nel cuore della notte, un martedì di ottobre. Fu nel duemilasei, ad un anno e qualche mese dalla sua partenza, che sentii alla radio la sua canzone.

"E ora mandiamo in onda 'Stan' di Eminem in featuring con l'emergente artista Tesh Shwarz, ex cantante e chitarrista dei Tokio Hotel"

Era lei. Era fottutamente lei. Alzai la voce della radio che si trovava sul tavolo della cucina, portandola quanto più vicino era possibile al mio orecchio, al quale avevo fatto un dilatatore.

"My tea's gone cold, I'm wondering why I got out of bed at all
The morning rain clouds up my window and I can't see at all
And even if I could it'll all be grey, but your picture on my wall
It reminds me, that it's not so bad, it's not so bad"

Era Tesh. Erano la sua voce angelica e la sua Gibson SG '61 che le avevo regalato prima che partisse. Era Tesh, lontana da me, che cantava senza Bill al suo fianco, e suonava senza di me. La immaginai suonare insieme a Eminem, che le diceva cosa fare e lei si arrabbiava, lanciando qualche spartito per aria, tipico di Tesh, sorrisi nell'immaginarmela in quello stato, mentre probabilmente da lei ora era pieno giorno e non le quattro della mattina.

Non che durante la sua assenza noi fossimo stati fermi, sia chiaro, nel duemilasette io e Bill scrivemmo "1000 Oceans" che venne immediatamente accettata da Peter e ci mettemmo subito all'opera, con i soundcheck, qualche melodia in più e magari qualche battuta di charleston in più. Quella era tutta farina del mio sacco. "1000 Oceans" era il frutto del mio dolore per la perdita di Tesh, che sarebbe dovuta tornare soltanto pochi mesi dopo la sua partenza, e invece due anni erano già abbondantemente passati.

Avevo rimosso i miei fottutissimi rasta sostituendoli con delle trecce attaccate alla testa, perché mi ricordavano di lei, in quel periodo iniziò la mia fase di negazione e ripudio verso la cosa, o meglio la persona, non rinnegai di certo l'amore che provavo per lei, perché quello d'altronde lo avrei provato per sempre, ma tentai di nascondermi dal suo ricordo.

Iniziai ad uscire con diverse ragazze, anche sotto consiglio di Bill, per dimenticarla, ma ciò non fece altro che peggiorare le cose: più facevo sesso e più mi ricordavo che non avrei mai più fatto l'amore. Inoltre avevo cura di scegliere le mie prede: non troppo basse, senza alcun piercing, con labbra non troppo carnose e soprattutto niente capelli ricci. Cosa stupida, perché quando mi soffermavo su questi tratti tutte le ragazze mi ricordavano che lei non era lì con me, e che non era equiparabile a nessun'altra, che era ad un Oceano da me, nonostante me ne sembrassero mille per davvero.










[Tom è ormai solo e si consola con altre ragazze che non cercano altro che una sola notte di fuoco. E Bill invece? Come la sta prendendo l'assenza di Tesh, che non ha mai più richiamato?
Un grande abbraccio,
Arabelladoove❤️]

ɪғ ʏᴏᴜ ᴀʀᴇ ᴛʜᴇ ʀᴏᴄᴋ, ɪ ᴀᴍ ᴛʜᴇ ʀᴏʟʟ [ᴛᴏᴍ ᴋᴀᴜʟɪᴛᴢ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora