Project 137.43.M.D

Capitolo 28: XXIV. | CONFESSIO REGINA PROBATIONUM

XXIV.

CONFESSIO REGINA PROBATIONUM

(La confessione è la regina delle prove)

"Signorina Granger, permette una parola".

Hermione trasalì nel sentirsi chiamare. Era già in procinto di concludere la giornata e non si aspettava di essere trattenuta di nuovo.

Il suo ultimo atto ufficiale della giornata - completare il rapporto provvisorio sulla riabilitazione di Malfoy - aveva richiesto più tempo del dovuto. E a parte il fatto che aveva già superato la scadenza, cosa che non era affatto nel suo stile, voleva solo farla finita.

In effetti, non vedeva l'ora di lasciare finalmente il Ministero dopo questa lunga giornata. Ciononostante, si adeguò obbedientemente alla richiesta che l'aveva raggiunta in modo così inaspettato ed entrò nell'ufficio del mago minuscolo e occhialuto, che le tenne aperta la porta.

Tiberius Ogden era un membro del Wizengamot. Inevitabilmente, calcolò che doveva esserlo anche quando Malfoy era stato condannato più di dieci anni prima.

Hermione si bloccò inorridita quando le venne in mente che Malfoy avrebbe potuto presentare una denuncia formale perché erano andati a letto insieme. Ma perché avrebbe dovuto farlo? Comunque lei non lo aveva legato e costretto. E in realtà non lo riteneva capace di fare una cosa del genere. Tuttavia, le crebbe un sentimento di disagio, ma cercò di non farlo trasparire. Invece, si chiuse la porta alle spalle e si accomodò su una delle sedie per i visitatori di fronte all'ampia scrivania in mogano.

"Signor Ogden".

Ricomponendosi, allontanò i pensieri con veemenza e sfoderò quello che sperava fosse un sorriso rilassato. Per fortuna Ogden andò subito al sodo e lei fu sollevata nello scoprire che non si trattava dell'incidente nella cucina di Malfoy. Tuttavia, la cautela era necessaria.

"Vorrei sapere come procede il suo progetto, signorina Granger. Di cosa si trattava?" Lui fece una smorfia come se cercasse di pensare intensamente, ma Hermione capì subito il suo stratagemma. "Il progetto 137.43. - Il ragazzo Malfoy. È corretto?"

"Il signor Malfoy non è certo più un ragazzo. È stato ad Azkaban per dieci anni".

La sua voce era tagliente, anche se probabilmente era più che sciocco non mostrare a Ogden il rispetto che meritava. Il solo fatto che avesse servito il Ministero come membro del Wizengamot avrebbe dovuto imporre a Hermione di essere educata in sua presenza. Ma nonostante lui non avesse detto quasi una parola fino a quel momento, lei si sentiva come messa alla prova. La sua difesa era un riflesso.

"Suppongo di sì". Ogden sembrava convinto, ma la fissò pensieroso. "Aspettavamo il suo rapporto intermedio la settimana scorsa. Ci sono stati problemi?"

La sua preoccupazione era ipocrita e Hermione se ne accorse.

"In realtà ho depositato il rapporto intermedio nella cassetta della posta del Wizengamot pochi minuti fa. Mi scuso per il ritardo, signor Ogden, ma come certamente saprà, ho richiesto il fascicolo sigillato del signor Malfoy. Volevo verificare le mie impressioni con le informazioni contenute nel fascicolo prima di scrivere il mio rapporto, ma ho dovuto aspettare qualche giorno per l'approvazione. Questo ha scombussolato un po' la mia agenda".

Hermione capì dall'espressione del suo viso che aveva anticipato Ogden con la sua lunga risposta e sventato il suo piano per metterla in agitazione. L'aveva messa come se fosse stata solo meticolosa. Tuttavia, si chiese se Ogden avesse partecipato personalmente al processo di Malfoy e quindi conoscesse il contenuto della memoria. Forse era per questo che era seduta qui ora. Forse voleva davvero metterla alla prova.