Avevo appena detto a Peter che pochi giorni dopo sarei partita con Dylan e lo avrei accompagnato a New York. A differenza di come me lo ero immaginato l'aveva presa bene e non aveva accennato a nessun tipo di gelosia. Mi aveva semplicemente raccomandato di fare attenzione e di dargli aggiornamenti su come stavo o cosa stavo facendo. Il fatto che Peter non avesse fatto opposizione rendeva il tutto molto ambiguo e aveva fatto crescere in me un senso di colpa inspiegabile. Ero felice di partire con Dylan, eppure ero molto agitata all'idea di dover allontanarmi con lui e trascorrere tutto quel tempo con i suoi genitori.
In quel momento, io e Peter eravamo in macchina e stavamo andando a cena dai miei genitori. Mia mamma compiva gli anni e aveva organizzato una riunione di famiglia. Era da un paio di settimane che non li vedevo, nonostante abitassimo a soli tredici chilometri di distanza, ma tra il lavoro e impegni vari non riuscivamo a vederci. Per quella sera avevo preparato un dolce, il preferito di mamma: la torta alle mele.
Mentre mio fratello guidava, appoggiai la testa sul finestrino e osservai il paesaggio scorrermi sotto gli occhi. Vidi centinaia di alberi rimasti senza foglie e queste erano tutto sparse sul giardino davanti all'ingresso di ogni abitazione. All'improvviso iniziarono a scendere grosse gocce di pioggia e Peter fu costretto ad azionare i tergicristalli.
«Che rottura, ha cominciato a piovere», sbuffò mentre si fermava al semaforo rosso.
«Hai visto che ho fatto bene a mettere l'ombrello in macchina? Io l'avevo previsto.»
«Certo, tu sai sempre tutto», mi prese in giro.
Sorrisi e continuai a guardare fuori dal finestrino, quando mi arrivò un messaggio sul cellulare.
Il mio sesto senso sapeva già chi fosse il mittente e con le mani tremanti e la fretta di rispondere, aprii la sezione messaggi.
Da: Dylan Walker a Chloe Montgomery
ore: 11:42 A.M.
Buongiorno e buona domenica spero tu abbia già cominciato a preparare la valigia e mi raccomando metti qualche vestito elegante perché mia madre mi ha già organizzato una festa di benvenuto.
Alzai gli occhi al cielo e cominciai a digitare una risposta, ma presi a scrivere e a cancellare ripetutamente le lettere che comparivano sullo schermo. Non sapevo proprio cosa rispondere, quando poi ebbi l'ispirazione.
Da: Chloe Montgomery a Dylan Walker
Buongiorno capitano, sono convinta che a New York faccia abbastanza freddo in questo periodo, perciò non credo metterò abiti da festa nella mia valigia. Credo che metterò una decina di maglioni, sono molto freddolosa e non ci tengo ad ammalarmi per conformarmi ad uno stupido dress-code.
Ti auguro una buona giornata, baci.
Dopo aver letto "valigia" e "festa di benvenuto" mi era venuto un colpo il cuore e mi stavo chiedendo come era possibile che fossi ancora viva. L'agitazione mi stava divorando e avevo la sensazione di essermi cacciata in un enorme guaio, tutto per colpa della mia incapacità di dire "no" alle persone. Con la differenza che Dylan era una persona speciale.
Stavo iniziando a cambiare idea su sua madre... Come poteva organizzare una festa quando mancava ancora una settimana prima che io e Dylan partissimo.
Inoltre, mi ero appena ricordata che avrei dovuto informare i miei genitori della mia partenza. Fin da piccola avevo l'abitudine di raccontare loro ogni cosa mi accadesse, soprattutto a mia madre. A lei potevo dire qualsiasi cosa, mi ascoltava parlare e poi cominciava con la sua lista di consigli. Mentre mio padre era il solito rompiscatole, con la mentalità del 1800 e tanti pregiudizi sui giovani di oggi, sempre pronto a criticare. Non era in grado di trovare i lati positivi, in nessuna situazione.
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Un bacio tra le nuvole • |COMPLETA|
RomanceIl dilemma è solo uno. Possono due cuori infranti ricucirsi a vicenda? *** Dylan Walker è un pilota di linea, deciso, testardo, ambizioso e proviene da una famiglia benestante. Per motivi di lavoro, si troverà costretto a lasciare la sua città natal...