Continuai a correre mentre sentivo i polmoni bruciare. Corsi il più veloce possibile, non volevo assolutamente che Josh mi raggiungesse. Mi voltai un attimo a guardare indietro per verificare se mi stesse veramente seguendo, ma quando lo feci, rimasi delusa nel constatare che non ci fosse nessuno.
Mi fermai e piegandomi, appoggiai i palmi delle mani sulle ginocchia. Ero senza fiato e il cuore mi batteva fortissimo. Girai lo sguardo e mi accorsi della presenza di una panchina alla mia destra. Decisi di sedermi un paio di minuti nel tentativo di riprendermi.
Chiusi gli occhi e nascosi il viso con le mani. Scoppiai in un pianto liberatorio, sapendo che così facendo avrei attirato l'attenzione dei passanti. Sentii le ciocche di capelli poste ai lati del mio viso, bagnarsi a causa delle lacrime fin quando il sapore amaro di quest'ultime giunse sino alle labbra. L'immagine di Josh e quella ragazza rimase impressa nella mia mente, come se avessi scattato una fotografia solamente con lo sguardo. Mi si contorse lo stomaco al pensiero che qualche mese prima c'ero io accanto a lui.
La verità è che non lui non era più mio ed io non ero più sua.
Ed averlo trovato in compagnia di un'altra dimostrava quanto poco ci avesse messo a rimpiazzare il mio posto.
Mi pentii amaramente di essere uscita di casa quella sera, anche se c'era una minuscola parte di me che era felice di averlo rivisto.
E' vero, non lo amavo più, ma in ogni caso gli volevo ancora bene ed era pur sempre una persona a cui avevo dato tanto. Mi risultava impossibile cancellare dalla memoria tutti quegli anni trascorsi insieme a lui.
D'altro canto, ringraziavo il cielo che Josh fosse andato avanti, così non avrei più continuato ad immaginarmi di nuovo insieme a lui. Finalmente il quadro si era completato ed ogni speranza di un possibile ritorno era morta.
«Chloe, che ci fai qui?».
Tolsi le mani dal viso e velocemente mi asciugai le lacrime con le maniche della felpa. Alzai la testa per guardare Dylan che si era fermato davanti a me.
«Stai bene?», mi chiese, avvicinandosi a me. Il suo tono di voce faceva trapelare preoccupazione e confusione allo stesso tempo. Non ero sicuramente un bello spettacolo da vedere e provai un leggero senso di vergogna a farmi vedere da lui.
Scossi la testa in risposta e senza riuscire a trattenermi scoppiai nuovamente piangere. A quel punto Dylan venne a sedersi accanto a me e mi avvolse fra le sue forti braccia. Affondai la testa nell'incavo del suo collo, mentre ad intermittenza gemiti e singhiozzi fuoriuscivano dalla bocca.
Mi accarezzò la schiena dolcemente e mi strinse sempre di più a lui. «Va tutto bene, ci sono io qui con te.»
Il suo corpo a stresso contatto con il mio mi scaldò e mi protesse dal vento freddo della sera.
Chiusi gli occhi e mi lasciai inebriare dal profumo del suo dopobarba, mentre provavo a rallentare i battiti cardiaci attraverso il respiro. Incapace di controllarle le lacrime continuarono a scendere, intanto che Dylan continuava ad accarezzarmi la schiena. Mi sentivo al sicuro in quella posizione, protetta dalle malvagità del mondo.
Non volevo per nessuna ragione staccarmi da quell'abbraccio, così gli passai la braccia intorno alla vita e mi aggrappai a lui come se fosse la mia ancora. Subito dopo Dylan mi lasciò un soffice bacio sui capelli e successivamente prese ad accarezzarli fino a quando non terminai le lacrime.
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Un bacio tra le nuvole • |COMPLETA|
RomanceIl dilemma è solo uno. Possono due cuori infranti ricucirsi a vicenda? *** Dylan Walker è un pilota di linea, deciso, testardo, ambizioso e proviene da una famiglia benestante. Per motivi di lavoro, si troverà costretto a lasciare la sua città natal...