"Ti volevo chiedere scusa"

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Sofia pov's

Io: Ij sto ancor pnsann a chillu scem.

Christian, è il mio pensiero costante di questi giorni.
I suoi occhi verdi che mi guardavano con sfida, non riesco a dimenticarli.

Rosaria: Ja Sofì nemmeno noi riusciamo a dimenticare gli amici.
Kekka: Ah a proposito, ho cercato tra i follower e ho cercato i nomi.
Denise: Embhe come si chiamano? Nun dic e cos a metà.
Kekka: Ma damm o tiemp.
Francesca: E parl.
Kekka: Allora quello che ha risposto a me si chiama Lorenzo, quello che ha risposto a Rosaria si chiama Ciro, quello che ha risposto a Den si chiama Edoardo, quello che ha risposto a Fra si chiama Giacomo, e poi quello che ha risposto ad Ale si chiama Emanuele. E po sta Christian.
Io: I nomi fanno le facce.
Rosaria: Ah Ciro m sap e malessr
Alessandra: Emanuele cuozzo

Le mie amiche stanno già sotto mille treni. Non posso negare che siano brutti per carità. Ma devono abbassare le ali. E non fare i prepotenti con tutti.

Io: Raga io vado a prendere mia nipote a scuola, volete venire con me? Così dopo andiamo a mangiare qualcosa.
Denise: Si amo, io amo tua nipote.
Rosaria: Si, nun vec l'or e vre a version toij piccolin.
Kekka: pure io ci sto.

Fracy e Ale, invece vanno via avevano degli impegni con la propria famiglia.

Azzurra è la figlia di mia cugina, essendo che sta a lavoro, mi ha chiesto se potessi andarla a prendere e stare tutto il giorno con me.
È in prima elementare, ha 5 anni.
È una mini me, miei stessi comportamenti ed è vivace e solare come me.

Ci stiamo incamminando e parlando tra di noi, su cosa fare stasera che è venerdì. Credo che staremo sui quartieri a bere come sempre o a ballare.

Azzurra esce mano nella mano con un bambino biondino con degli occhiali carinissimi, che belli che sono.

Azzurra: Ziaa
Mi viene ad abbracciare forte forte
Io: Ciao amore, lui chi è?
Azzurra: Lui è Filippo, è il mio amico
Io: Ciao Filippo, che bello che sei. Aspettiamo insieme la tua mamma o il tuo papà?
Filippo: In realtà c'è mio zio, ma non lo vedo.
Io: Allora lo aspettiamo insieme qui.

Intanto Azzurra si è fiondata sulle mie amiche.

Azzurra: Sai zia, oggi abbiamo fatto i numeri fino a 5.
Io: Oh che bravi, dopo me li fai sentire.

Mentre parliamo
Filippo: Zioo, sei arrivato finalmente.
x: Si scusa a zio non trovavo il parcheggio, grazie per aver aspettato insieme a lui.
Io: Di nulla, è un bambino gentilissimo.

Mi alzo per vedere chi fosse, non l'avessi mai fatto.
Christian. Cioè questo bambino bellissimo è suo nipote.

Io: Ah tu. Strano che sia nipote tuo. Nun ten nient e te.
Christian: l'importante è che lei non abbia nulla di te. E che non vada a rovesciare drink in testa alla gente.
Io: E l'importante è che lui non abbia nulla te, e che abbia i buoni modi.

Mentre lui sta per controbattere

Rosaria: Ueue jamm, stann e creatur. Christian è stat nu piacer cia
Denise: Nun tant nun piacer, però s fa p dicr

Kekka: Azzú vieni andiamo.

Lui continua a guardarmi mentre prende Filippo

Christian: Ah piccré, c vrimm.
Io: Ciao Filippo
E gli do un bacetto.

Filippo: Ciao Sofia, a presto

Loro si allontanano, e anche noi

Io: No sntit eh, sij a chist m l agg trua pur ca. Nun a vac a piglia chiu ad Azzurra
Kekka: Ja Sofì, sarà stato un caso
Denise: Infatti ja nun essr semp scorbutica. Magari iss vulev esser gentil
Rosaria: Ma qual gentil, o schif eh nun m scenn proprij
Io: Eh però o cumpagn si

E ci mettiamo a ridere.

Siamo andate al mc, che abbiamo mangiato insieme la. Così poi dopo siamo andate a casa.

Stasera saremmo andare sui quartieri alla fine per restare in una serata tranquilla.
Spero solo di non incontrare quel ragazzetto odioso.

Ho indossato una gonna, è un body scollato per i miei gusti ma le altre hanno detto che stavo bene.
E poi ho messo dei stivali.

Ho detto alle ragazze che ci saremmo incontrate direttamente la. Tanto alla fine abitiamo tutte vicino, solo che volevo scendere prima per salutare papà.

Papà: Sofí, che ci fai qua?
Io: Niente papà t so vnut a salutá, aspetto le altre.
Papà: E dove andate stasera?
Io: Da nessuna parte papà, stiamo per di qua, ci facciamo una passeggiata per via toledo e po riveniamo qua.
Papà: Vabbuò m arraccumann eh.

Mentre continuano a parlare entra l'ultima persona che avrei voluto vedere stasera.

Papà: Ue Christian, ch c faij ca accussi ambress?
Christian: Ue Francè, nient sto aspttann e uagliun, accussi po jamm a fa nu gir p toled
Papà: Ah pure mia figlia stasera va la, la conosci a mia figlia. Sofia lui e Christian, Chri lei è mia figlia.
Christian: Oh la conosco molto bene
Papà: Ch vo ricr
Io: Nient Ba, che è venuto sabato quando tu non c'eri e ho servito a lui e ai suoi amici, nient e che

Fulmino Christian con uno sguardo.
Sul serio stava per dire a babbo che gli ho buttato il drink addosso

Io: Vabbe ba, io vado le ragazze mi stano aspettando giù, ci vediamo dopo

Mentre io esco dal bar una voce dietro di me....

Christian: Sofí aspettami, scendiamo insieme.

Mannagg, era una scusa quella delle mie amiche che stavano già qua.

Mo m aggia subì a chist.

Scendiamo per i quartieri in silenzio.

Christian: Hai dimenticato la parte dove mi butti il drink addosso.
Non gli rispondo.
Christian: Sient, io volevo chiederti scusa per come mi sono comportato. È ca nisciun m a maij tnut test comm a te. E la m so girat e pall
Io: Mh okay, non aspettarti che io ti chieda scusa. Il drink te lo sei meritato.
Christian: Colpito e affondato

Mi scappa un sorrisino.

Christian: Ah allor ridi anche, non sei sempre arrabbiata
Io: Ah allor sei anche spiritoso, non sei sempre scostumato

Lui mi guarda con la cosa dell'occhio, nel frattempo ci siamo fermati in un punto dove aspettiamo io le mie amiche e lui i suoi

Christian: Ecco cosa intendevo con tenermi testa
Io: E questo è un male?
Christian: Si, perché nisciun se maij prmis e m risponnr accusi
Io: E m dispiac, e sbagliat person.

Da lontano vedo le mie amiche.

Io: Ah eccole, senti io vado. Non posso dirti che sia stato un piacere.
Christian: Eh sisi, cia piccré. Ah comunque stai bell vestit accussi.

Mi fa un sorrisino, dai molto carino.
Non posso non dire che il suo sguardo sia bello, e mantiene il contatto visivo.
Potrebbe essere il mio prototipo, ma non umanamente.

Rosaria: Che vuol dire che tu e il signor Stefanelli stavate insieme e non vi siete scannati?
Io: Stavamo per farlo, se avesse detto tutto a papà
Denise: In che senso?
Io: Che per aspettare a voi, so andata da babbo. E bell e buon s'è presentato la. E babb ci ha presentati, e iss stava per dire tutto. O giall agg fatt
Kekka: Vabbuò Sofì, però t agg vist normale.
Alessandra: E il che non è normale.
Io: Si raga ma alla fine è un ragazzo apposto. Cioè mi ha chiesto scusa per come si fosse comportato. E ij agg itt che non gli avrei mai chiesto scusa per il drink in testa. O sapit comm song
Francesca: Ah ch nun chied scus nemmanc sotto tortur.
Denise: Si o sapimm.

Io rido, perché è vero, mi dispiace pure. Perché io non so chiedere scusa. Sono orgogliosa, e non mi fido di chi mi chiede scusa.

Ma Christian sembrava sincero, quando ha detto che nessuna gli mantiene testa, li ho capito fosse sincero.
E questo lato mi incuriosisce.

Una voce dietro alle nostre spalle ci fa voltare

x: Sofí, perché non ci facciamo un giro tutti insieme?

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