17. Amiche...particolari

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"Come ha fatto Pansy a sapere di noi?"

"Non lo so. Era tremendamente seria nel parlarmi...ed era fuori di se"

Draco calciò un sassolino sulla riva del lago, dove i due stavano passeggiando nella notte.

"Che cosa ti ha detto?"

"Ha...ha detto che non poteva credere ai suoi occhi. Harry ho il terrore che qualcun altro lo venga a sapere"

Harry prese per mano il ragazzo, cercando di rassicurarlo, e quest'ultimo gli lasciò un dolce bacio sulla tempia.

Avrebbero voluto restare insieme tutto il resto della notte, ma entrambi dovevano riposare un po'.

Erano circa le tre quando i due si salutarono davanti alla finestra di Draco; poi Harry prese il volo con la sua Firebolt, tornandosene al dormitorio.

Dormì con la serenità di avere chiarito con Draco, e con la preoccupazione per la faccenda di Pansy.

Gli sembrò passati una manciata di minuti quando, il mattino dopo, Ron lo svegliò per fare colazione.

Scese le scale della torre come fosse uno zombie ritardato, inciampando ogni due gradini nei suoi stessi piedi.

"Vedo che qualcuno non ha dormito stanotte"

Scherzò Ron.

Harry rispose con un immenso sbadiglio.

Si avvicinarono al tavolo dov'era seduta Hermione, intenta a leggere le pagine di un vecchio e polveroso libro.

"Ciao ragazzi"

Sorrise lei

"Harry hai una faccia..."

"Si lo sa, glie l'ho fatto già notare io"

I due presero posto di fronte a lei.

"Sapete, io e Fred avevamo pensato di fare una piccola festa ai Tre Manici di Scopa... per il nostro fidanzamento"

"Wow Hermione, imperdibile..."

"Antipatico! Harry lo so che tu ci vieni volentieri non è vero?"

"Certo Hermione, ucciderei pur di venire alla vostra festa di fidanzamento"

La ragazza sospirò esasperata

"Comunque, se mai deciderete di essere due migliori amici come si deve, sappiate che vi aspetto lì domani pomeriggio"

Finita la loro colazione i tre si recarono in aula di incantesimi, dove il professor Vitious mostrò loro come rendere la bacchetta magica di un altro mago, molle come uno spaghetto scotto.

Harry ci riuscì al primo colpo, ed Hermione solo dopo qualche tentativo. Ron invece, dopo una dozzina di incantesimi alla bacchetta del suo compagno, riuscì a rendere molle solo la metà superiore, come fosse un fiore che sta appassendo.

"A che diavolo mi serve imparare queste idiozie"

Si lamentava mentre con Harry si dirigeva verso la piccola torre di Aritmanzia. (Hermione aveva babbanologia a quell'ora)

"Sai, può sempre tornare utile come minaccia dire a qualcuno che gli fai diventare molle la bacchetta!"

Scherzò Harry

"Come al tuo Dracuccio ad esempio?"

Lo prese in giro l'amico.

"Lui ce l'ha già molle. Molle come le mura di Hogwarts"

Rispose Harry con un occhiolino malizioso.

A Ron comparve una smorfia di puro disgusto

"Giuro che non volevo saperlo"

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