Drarry

25. Lieto fine...?

Finalmente era arrivato il giorno della tanto attesa gita ad Hogsmeade. Tutti gli studenti erano in fermento, seduti al tavolo per la colazione.

"O Harry non fare quella faccia... Non l'hai detto tu stesso che non t'importava poi così tanto di venire con noi?"

"Si Hermione ma il fatto è che il castello sarà vuoto fino a domani pomeriggio... Per quanto ami passare il tempo da solo mi annoierò a morte"

"Beh ma puoi sempre andare da Hagrid, giusto?"

"No, Seamus e Luna mi hanno detto che accompagnerà i ragazzi del primo e secondo anno. Hanno deciso di far rimanere anche loro a dormire fuori"

"Oh"

Bisbigliò la ragazza posando nuovamente gli occhi sul suo porridge.

"Dai Harry, ti porterò una valanga di dolci e caramelle. E anche un po' di quelle bacchette che danno la scossa"

Intervenne entusiasta l'amico.

"Grazie Ron..."

Cerco di sforzarsi a sorridere.

Come se non bastasse il dover saltare la gita, ora l'intera casa di Grifondoro lo odiava a morte. Avevano avuto la coppa delle case in pugno per settimane, ma il Signorino Prescelto Potter li aveva mandati in rovina proprio gli ultimi giorni di scuola.

"Dopo ciò che mi ha detto mia sorella, se non glie l'avessi spaccato tu il naso a Nott, l'avrei fatto io"

Continuava a ripetergli l'amico per consolarlo. I gemelli, invece, utilizzarono un approccio diverso.

"Harry ci hai salvato! Questo è stato l'anno in cui abbiamo fatto perdere più punti a Grifondoro nella storia...Ma grazie al tuo nobile intervento, ora nessuno si ricorda di essere arrabbiato con noi....perché lo sono con te!"

Per non parlare dei Serpeverde, che battevano le mani ogni volta che lui passava vicino al loro tavolo, o li incrociava nei corridoi.

"Grazie Potter, davvero generoso da parte tua"

Gli aveva gridato una volta Blaise Zabini.

"Ti assicuro, è stato un puro gesto di carità. Entrambi sappiamo che altrimenti Serpeverde non avrebbe vinto neanche quest'anno. Come sempre"

Aveva risposto lui a tono.

Ma soltanto uno, tra i Serpeverde, non si azzardava a deriderlo, gridargli, o in generale rivolgergli la parola.

Passava le ore dei pasti fissando i piatti vuoti, con il viso appoggiato sulla mano e lo sguardo spento; privo perfino della sua consueta scintilla d'odio.

Fortunatamente la scuola stava per finire, e non lo avrebbe visto per tutta l'estate; perché ormai non sapeva più cos'aspettarsi da lui.

"Ron è meglio andare a prendere le borse"

Ruppe i suoi pensieri Hermione

"Si sta facendo tardi"

Il ragazzo annuì, e insieme andarono verso le loro stanza. Harry finì di bere il suo calice di succo di zucca e si preparò a salutare gli amici davanti al portone di ingresso, dove già una marea di studenti si preparava ad uscire.

Arrivarono dopo una manciata di minuti, accompagnati da Luna, Seamus, Dean, i gemelli e Ginny.

"Allora a domani"

Disse Hermione appena raggiunto l'amico. Lui sorrise, e salutò anche tutti gli altri.

"Divertitevi, mi raccomando"