8. Passeggiata ad Hogsmeade

23.6K 1K 1.1K
                                    

Per poco non si ribaltarono dal letto.

Ron stava lì, immobile. I suoi occhi erano spalancati, parevano quelli di un gufo. Nient'altro lo avrebbe sconvolto più che la vista del suo migliore amico a letto con il ragazzo che entrambi odiavano.

Draco, fulmineo, arraffò gli indumenti che si era tolto e sfrecciò via; scomparendo nel buio.

Harry e Ron, nell'estremo silenzio, si fissarono per un tempo che parve interminabile. Poi Harry cercò di parlare.

"R-Ron ti prego ascoltami... "

"HARRY !"

Gli occhi del ragazzo erano diventati lucidi e dal suono della voce, era chiaramente arrabbiato.

"...Sapevo che prima o poi lo avresti scoperto e quindi ti devo dare delle spiegazioni."

Iniziò Harry, provando a sembrare calmo; ma il battito del suo cuore affermava il contrario.

"È dal primo anno ad Hogwarts che sono innamorato di quel ragazzo. Lo amo, davvero... e non so per quale assurda ragione, anche io gli piaccio un po'... Almeno credo."

"Ma...perchè lui, Harry...perchè? Disprezza tutto ciò che non è come lui. Ci odia."

Ron era sul punto di piangere.

"Ascolta...Draco non è come suo padre. Può sembrare uno stronzo, uno a cui non importa degli altri, o che si senta superiore a tutto e a tutti, ma quando è con me...è diverso."

Udendo queste parole, Ron sussultò.

"Io non credo che..."

"Ron ti chiedo solo di fidarti di me."

"Mi sono sempre fidato di te Harry, lo sai. Io sono il tuo migliore amico e se hai fatto questa scelta ti rispetto; anche se è difficile credere che Malfoy possa essere diverso da com'è... In ogni caso sappi che niente mi farebbe cambiare idea sul suo conto."

"Grazie per la tua comprensione"

Ron, che si era calmato lievemente, rispose

"Harry lo sai, anche se sposassi Tu-sai-chi in persona non potrei rimanere arrabbiato con te... !"

I due si abbracciarono ed Harry scoppiò in lacrime.

" Significa tanto per me"

*

Finita quella insolita nottata, Harry svegliò gli Weasley e, insieme, decisero di fare una passeggiata a Hogsmead.

Quando uscirono dal castello, trovarono una lucente coperta di neve a terra, perfettamente liscia. Brillava al sole pallido come fosse polvere di diamanti. Il freddo dell'inverno gelava ogni cosa. Poco dopo essere partiti, infatti, mani e guance erano diventati blocchi di marmo.

Ron non parlava molto, stranamente. Era evidente che stava ripensando alla notte prima. Era incredibile quanto poco ci avesse messo ad assimilare quella notizia scioccante e a farsene una ragione...forse troppo poco in effetti.

Camminarono velocemente, per cercare di non diventare ghiaccioli ed arrivarono presto ai Tre manici di scopa.

"Cosa vi porto cari ?"

"Quattro burrobirre grazie "

Rispose Fred dopo che si furono accomodati all'interno della calda e accogliente taverna.

"Ho ancora il pranzo di ieri sullo stomaco..."

Si lamentò.

"Fred,ti sarai mangiato tanto cibo quanto una persona normale ne mangia in un anno ad Hogwarts, credo sia naturale che tu non abbia digerito!"

Rispose George ridendo.

"E per di più, quando eravamo in Sala comune, hai divorato metà del regalo di Harry."

Aggiunse Ron accigliato.

"Stai tranquillo Fred, è meglio che facciano male a te quelle caramelle, piuttosto che a me. Sei libero di mangiare quante ne vuoi."

Tutti scoppiarono a ridere.

"Grazie che ti preoccupi per me Harry"

Rispose poi Fred tra le risate.

Quando arrivarono a tavola i boccali colmi di burrobirra, istintivamente li afferrarono con entrambe le mani. Erano bollenti, ma la loro pelle aveva perso completamente la sensibilità stando fuori al freddo.

Harry trangugiò metà della bevanda dorata, che subito lo riscaldò. Era decisamente una delle cose più buone che preparavano i maghi e lui la adorava.

Rimasero a lungo seduti al caldo, a chiacchierare e discutere di Quidditch.

"Credete che riusciremo a battere Corvonero, nella prima partita dopo il rientro dalle vacanze ?"

"George, noi abbiamo il signor Harry Potter in squadra, non un pivello qualunque del primo anno"

Rispose scherzoso Fred.

Harry ormai aveva capito che quella sarebbe stata la giornata delle prese in giro, ma in fondo se lo meritava. Aveva traumatizzato il suo migliore amico, che ora si comportava come se nulla fosse successo.

"Perché più tardi non facciamo un salto alla Stamberga Strillante? "

Propose. Gli altri acconsentirono.

Fecero sparire anche gli ultimi sorsi di Burrobirra, si alzarono dal tavolo e uscirono.

Il calore nelle loro bocche creava una nuvola bianca ad ogni respiro, che si disperdeva nell'aria gelida.

Camminarono canticchiando in coro gli inni di alcune squadre di Quidditch.

"...I vincitori siamo noi, siam gialli e blu, segnamo, sù ! ..."

Appena finirono di cantare anche le ultime strofe dei Cannoni di Chudley, si trovarono davanti alla grande catapecchia fatiscente.

"Sapete che vi dico, questo posto è così rilassante, e non c'è mai nessuno. Sarebbe perfetto per un appuntamento segreto ahah non è vero? "

Disse George ad un tratto.

Harry notò subito che Ron aveva abbassato lo sguardo, cercando di ignorare il suo. Chiaramente stava pensando che George avesse totalmente ragione. Meglio spaventare qualche presunto spiritello che un ragazzo nel cuore della notte.

" Appena riesco convincere Angelina ad uscire con me ce lo facciamo un giro quassù "

rispose il fratello ammiccando.

"Sei un maiale Fred"

Sghignazzò George.

"Ti ringrazio, anche io ti trovo adorabile "

Tutti e quattro risero.

Note dell'autore: Oook lo ammetto, sono stata un po' assente in questo periodo (dannate scuole babbane) Cercherò di pubblicare i capitoli con più frequenza. :) Buon Halloween a tutti, bei maghetti !

DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora